I“complimenti” e gli antichi bocconotti teramani

I complimenti, bocconotti teramani
La mia curiosità per i dolci della tradizione, in particolare per quelli legati alle ricorrenze importanti della vita, è inarrestabile, un po’ come la sfrenata golosità che mi contraddistingue.
Ciò mi porta, ogni volta che sono in viaggio, a ricercare piccole realtà che mantengono fede alle ricette della tradizione, che ne Bel Paese è diversa non solo da regione a regione, ma anche tra paesi limitrofi. Questo accade in special modo nelle zone dell’entroterra che racchiudono come in uno scrigno prezioso ricette antichissime, spesso tramandate solo oralmente.
In una delle mie frequenti visite in Abruzzo, un po’ di tempo fa, mi sono imbattuta in un piccolo laboratorio artigianale che si trova a Nereto, a pochi chilometri dalla magnifica costa teramana. Qui Cinzia Minora Bianconi titolare della Ghiottoteca – il nome è tutto un programma – produce gli antichi dolci abruzzesi tenendo fede a due principi: la tradizionalità e l’uso di ingredienti genuini. Additivi, coloranti, miglioratori, prodotti semi lavorati sono a lei totalmente sconosciuti.

Bocconotti, Cinzia Minora Bianconi
L’offerta è ricca e variegata, ma la sua specialità sono i bocconotti alla maniera teramana la cui pastafrolla è impastata con lo strutto, mentre la farcitura è esclusivamente a base di confettura di uva, a differenza di altri paesi limitrofi dove si usa l’olio d’oliva per l’involucro e confettura anche di altri frutti o di cioccolato per il ripieno.
Come dicevo il nome della pasticceria è già un programma: la passione di Cinzia nasce dalla sua spiccata golosità manifestatasi già da piccola e ostacolata dalla mamma che desiderava per lei uno stile di vita alimentare più salutare (ostacoli vissuti anche sulla mia pelle). A farla breve, in un paio di battute mi sono sentita subito a casa e sulla stessa lunghezza d’onda di questa bella signora.
<<I bocconotti sono i dolci che meglio mi rappresentano – mi racconta – sia perché racchiudono l’essenza della mia terra, la confettura di uva di Montepulciano tanto per fare un esempio, sia perché sono legati ad antiche abitudini, quasi un rituale, che appartengono alla mia infanzia. Ogni festa, dalla nascita al matrimonio, passando per compleanni, onomastici e feste patronali, vedeva la presenza di questo dolce. Ma non solo, lo si trovava in ogni casa quando si andava a fare le visite di cortesia – nel linguaggio comune era chiamato il “complimento”.

I bocconotti, interno
All’epoca la preparazione della confettura di uva chiamata scrucchijata iniziava dalla raccolta dei grappoli che poi venivano macinati con un apposito passino, lu criviell, operazione che richiedeva tanto olio di gomito, ma allo stesso tempo necessaria data la difficoltà di reperire il prodotto già pronto. Non ricordo se la ricetta dei bocconotti l’ho appresa da qualche libro di pasticceria, se me l’ha trasmessa oralmente qualche signora, oppure se è il risultato di un mix di ricette, certo è che resta il dolce a cui sono più legata e quello più richiesto nella mia pasticceria, credo per la sua scioglievolezza e per l’ineguagliabile gusto della confettura di uva nera>>.

La copertina del libro di Cinzia
La bella novità che ho scoperto in anteprima è che Cinzia Minori Bianconi è alle battute conclusione del suo primo libro “Paese che vai…delizie che trovi – Dolci e Tradizioni d’Abruzzo e dintorni”, un viaggio nel magnifico mondo della pasticceria tradizionale del Sud Italia. Vi spoilero che c’è anche un salto nel Cilento, ma di questo ve ne parlerò poi. Per ora godiamoci la ricetta dei suoi bocconotti.
Ricetta di Cinzia Minora Bianconi raccolta da Carmen Autuori
- Tempo di preparazione 50 minuti
- Tempo di cottura 8 minuti
Ingredienti per 10 persone
- Per la frolla
- 250 g di zucchero
- 200 g di strutto
- 2 uova e 2 tuorli
- 500 g di farina
- Scorza di limone grattugiata
- 8 g di lievito per dolci
- Per la farcia
- 500 g di confettura di uva
- 60 g di cioccolato fondente sminuzzato (no gocce)
- 40 g di mandorle tritate finemente
Preparazione
Fare la fontana con la farina ed il lievito, mettere al centro lo strutto morbido, aggiungere le uova, lo zucchero e la scorza di limone.
Impastare velocemente, formare una palla da riporre in frigorifero per almeno due ore.
Formare delle palline, schiacciarle ottenendo un dischetto per poi adagiarle negli appositi stampi di alluminio, precedentemente unti.
Riempire con la confettura precedentemente amalgamata con mandorle, cioccolato e rum, fin quasi all’orlo.
Con un poco di frolla formare dei piccoli cordoncini che serviranno per essere adagiati sul dolce come semi copertura a forma di spirale.
Infornare a 180° per circa 10 minuti. Sformare e spolverizzare, da freddi, con zucchero a velo.