La cucina di Luigi Salomone da Re Santi e Leoni a Nola.


 

Qui di seguito la scheda di Ugo Marchionne del 25 novembre 2020:

Re Santi e Leoni, Luigi Salomone e la squadra di sala

Re Santi e Leoni, Luigi Salomone e la squadra di sala

Re, Santi e Leoni a Nola
Premessa
Si festeggia la nuova stella campana. Luigi Salomone. Il Re Santi e Leoni di Lucio Giordano, la creatura che prende il nome dal suo tesoro, i suoi figli è Stella Michelin.

Re Santi e Leoni, Re Santi e Leoni, Seppia arrosto, broccoli e rafano

Re Santi e Leoni, Re Santi e Leoni, Seppia arrosto, broccoli e rafano

E’ stata una vera e propria rivelazione a Nola la creatura dell’imprenditore napoletano Lucio Giordano. Il Re Santi e Leoni non è solo la nuova casa dello chef Luigi Salomone, ma è una vera e propria nuova referenza del mangiare gourmet in Campania. Luigi Salomone nasce a Saviano, un piccolo paese non molto distante da Nola. Fin dagli inizi rimane affascinato dal mondo della gastronomia, attraverso le esperienze familiari ed il contatto con i mercati della Napoli popolare di Porta Nolana. Per lui la cucina non è solo un gioco, ma molto di più e inizia a sviluppare una grande curiosità verso l’universo gastronomico, tanto da ricordare ancora oggi quel banco del pesce, quei mercati, il mondo vegetale ed il modo in cui si relazionava ad essi. La sua sfida più grande dopo numerose avventure in giro per lo stivale e non solo, inizia nel 2015 quando prende le redini dei fornelli del ristorante Piazzetta Milù a Castellammare di Stabia, conquistando dopo nemmeno un anno, nel 2016 la tanto sognata Stella Michelin, che oggi ritorna dal suo titolare legittimo nella meravigliosa cornice del Re Santi e Leoni di cui rimane ad oggi il più giovane detentore campano nel mondo. Oggi il suo presente ed il suo futuro si chiama appunto Re Santi e Leoni, un ricercato ristorante nel cuore di Nola, che è nato dalla volontà di Lucio Giordano, coraggioso imprenditore campano che da ormai sei anni investe in iniziative legate alla ristorazione. Per questo progetto Luigi Salomone è stato il primo nome in cui Lucio Giordano, amico ed imprenditore vero e coraggioso, al quale vanno le mie più sincere congratulazioni, ha creduto per la sua tenacia e passione da subito e che ora tiene saldamente il comando di una progettualità che mira a diventare un vero e proprio riferimento per la regione e non solo e che da oggi può contare su un riconoscimento prestigioso in più, oltre che sul successo di pubblico.

Re Santi e Leoni, Re Santi e Leoni, Baccala', mela, puntarelle e carcade'

Re Santi e Leoni, Re Santi e Leoni, Baccala’, mela, puntarelle e carcade’

 

Re Santi e Leoni, Re Santi e Leoni, Pasta e polpo, fagioli e chorizo

Re Santi e Leoni, Re Santi e Leoni, Pasta e polpo, fagioli e chorizo

Una scommessa dunque il Re Santi e Leoni di Nola. Una scommessa che Lucio Giordano ha voluto intraprendere con una progettualità precisa in mente, avente al centro proprio la cucina dello chef Salomone. Raffinata, puntuale e mai altalenante, la cucina di Luigi Salomone fonda se stessa su una grande tecnica, una capace manualità ed un ricercato lavoro di sintesi, espressivi di un pensiero completamente a servizio del gusto. Il suo menù si caratterizza quale una sequela di piatti che parlano del territorio, del mare, della componente vegetale, ormai onnipresente sulle tavole raffinate della Campania e di recupero, concetto che rimane attuale ora più che mai.

L’autunno nella cucina di Luigi Salomone è un autunno in Campania, materico e concettuale al contempo, declinato attraverso le ottime tempistiche di servizio in una sequenza in cui proteine, vegetali e paste secche assumono una centralità materiale veramente invidiabile.

Re Santi e Leoni, Spaghetto alle vongole, finocchietto, pinoli e aglio nero.

Re Santi e Leoni, Spaghetto alle vongole, finocchietto, pinoli e aglio nero.

Una scommessa che è diventata Stella Michelin il 25 novembre 2020, in un anno difficile, in un momento difficile, in un periodo di passione decisamente intenso.

Luigi Salomone non tradisce mai la sua idea di cucina moderna fatta di tecnica e di ricerca. È sempre attento alla scelta della materia prima e il suo stile è riconoscibile in piatti che fanno dei sapori ben chiari il tratto distintivo. Una cifra gastronomica che ha centrato puntuale il suo obiettivo anche facendo perno su un team di sala in cui il lavoro di Michele Beneduce e Silvana di Domenico è assolutamente encomiabile.

Dalla Seppia arrosto con broccoli e rafano, al Gambero Rosso con porcini, maggiorana e nocciole, dalla Pasta e Polpo alla Luciana con fagioli e Chorizo fino al Baccalà fritto con mela, puntarelle e Karkadè, Luigi Salomone è riuscito a tirar fuori da se stesso un menù sì compiutamente territoriale nelle linee guida, ma che non rinuncia ad una chiara leggibilità identitaria, fatta di varie declinazioni del medesimo ingrediente nel piatto, diverse tecniche di cottura che coesistono simultaneamente e di un grande rispetto per la materia prima e per le paste secche, vero caposaldo e pietra d’angolo di ogni buon campano che si rispetti.

La maturità della cucina di Luigi è davvero piena. Espressiva di una grande tecnica, manualità e lavoro di sintesi, espressivi di un pensiero completamente a servizio del gusto. Una sequela di piatti che parlano del territorio, del mare, della componente vegetale, ormai onnipresente sulle tavole raffinate della Campania e di recupero, concetto che rimane attuale ora più che mai. Una cucina di grande dettaglio quella di Luigi Salomone che attinge a piene mani da una tradizione fortemente radicata, proiettata dunque nella contemporaneità del Re Santi e Leoni, nuovo imperdibile riferimento in Campania, con leggerezza, sincerità espressiva, nitidezza dei sapori e giusto piglio.

Una scommessa quella di Lucio Giordano che è diventata Stella Michelin il 25 novembre 2020, in un anno difficile, in un momento difficile, in un periodo di passione decisamente intenso. Un progetto che ci riporta ancora una volta ad un concetto fondamentale: quando si punta sugli uomini giusti, sulle materie prime giuste e sulla sincerità della materia prima, si vince sempre.

Congratulazioni.