La Guardiense riparte da Janare Identità, storia e viticoltura come strumento di rilancio del territorio


La Guardiense riparte da Janare

La Guardiense riparte da Janare

Presentazione del progetto speciale Janare e focus sulla viticoltura come volàno di sviluppo le conclusioni saranno affidate al ministro dell’Agricoltura, Stefano Patuanelli

28 giugno dalle 9 al Castello di Guardia Sanframondi in provincia di Benevento

Guardia Sanframondi. Lo hanno definito “una magia che non finisce mai” ed è il progetto speciale Janare, frutto del lavoro della cooperativa La Guardiense, storico caposaldo nella produzione vitivinicola nel cuore del Sannio. Un progetto che, dalla campagna alla bottiglia, è frutto di una attività di innovazione che segna un importante punto di snodo nel lavoro dei viticoltori sanniti.  Una linea di vini che diventa emblema del territorio e solido legame alla storia della cooperativa che trova dimora tra il Monte Taburno e il Matese tra le bellissime valli e colline a ridosso del fiume Calore. Le Janare, le streghe, le adoratrici di Diana, diventano così, attraverso questo progetto vinicolo, strumento di racconto e di marketing.

Lunedì 28 giugno il Castello di Guardia Sanframondi, a pochi chilometri da Telese, sarà protagonista di una giornata di studio alla presenza di ospiti autorevoli. La mattina sarà dedicata alla presentazione del progetto speciale Janare con la degustazione dei vini della Linea Cru del Sannio condotta da Riccardo Cotarella, presidente mondiale degli enologi e consulente enologo de La Guardiense, e dal giornalista Luciano Pignataro, voce storica del giornalismo enogastronomico campano e del Sud Italia.  Nel corso della mattinata sarà presentata la nuova identità visiva della linea di vini Cru del Sannio che rientra nel progetto Janare.

Il pomeriggio avrà un taglio istituzionale. «Ci piace l’idea di essere da collettore tra i diversi attori di quest’area particolarmente felice per la viticoltura – spiega il presidente de La Guardiense Domizio Pigna – e accendere i riflettori su temi cari allo sviluppo di questa terra, ovvero il legame inscindibile tra mondo enoico e territorio in ottica di sviluppo e rilancio.» Le sale del Castello di Guardia Sanframondi ospiteranno, dunque, il confronto sul tema “La viticoltura come strumento di sviluppo: ricerca, innovazione ed enoturismo”. Un parterre ricco di ospiti. Dopo l’introduzione del presidente Domizio Pigna, sono previsti i saluti istituzionali di Raffaele Di Lonardo, sindaco di Guardia Sanframondi, degli assessori regionali Nicola Caputo, Armida Filippelli e Felice Casucci, con delega rispettivamente all’Agricoltura, alla Formazione professionale e al Turismo, del presidente regionale e nazionale di Coldiretti, Gennaro Masiello ed Ettore Prandini, del giornalista e viticoltore Bruno Vespa, per poi lasciare spazio agli interventi di Riccardo Cotarella, del senatore Dario Stefàno, promotore della Legge nazionale sull’Enoturismo, e le conclusioni saranno affidate al Ministro Stefano Patuanelli. L’incontro sarà condotto da Federico Quaranta, conduttore televisivo e radiofonico esperto e innamorato del mondo agroalimentare.