La Pizza bufala e tartufo di Salvatore Salvo: la ricetta per farla a casa


Pizza bufala e tartufo di Salvatore Salvo

Pizza bufala e tartufo di Salvatore Salvo

PER L’IMPASTO:

  • 1 lt di acqua
  • 750gr di farina di tipo 0
  • 750gr di farina di tipo 00
  • 50 gr di sale
  • 1 gr lievito

 

PER IL TOPPING:

  • 150 gr di mozzarella di bufala campana (meglio se trecce di media grandezza)
  • 6/10 gr di tartufo nero di stagione fresco (Nero pregiato, o Uncinato o Scorzone)
  • Olio extra vergine Raro di Madonna dell’Olivo q.b.
  • Basilico q.b.

 

Salvatore Salvo

PROCEDIMENTO

Per l’impasto
In una ciotola capiente sciogli con acqua fresca da rubinetto il lievito ed inizia ad aggiungere la farina già precedentemente miscelata. Dopo aver aggiunto la metà della farina, aggiungi il sale e continua ad impastare fin a quando l’impasto sarà liscio e ben elastico. Al tatto dovrà risultare ancora un po’ umido ma comunque con una buona elasticità. Mettilo a lievitare per 18 ore coperto, in un posto fresco. Trascorso questo tempo, forma delle palline e lasciale riposare altre 24 ore sempre a temperatura ambiente ma questa volta più calda.

 

Per il topping
Togli la mozzarella dall’acqua di governo e riponila in dei colini in frigo ad una temperatura di 5 gradi per almeno mezza giornata. Questo passaggio sarà importante per evitare che al taglio la mozzarella perda il latticello ricco di grassi e zuccheri. Dopo almeno 12-15 ore procedi al taglio della mozzarelle in fettine sottili.

Fatto questo, stendi la pasta in un disco dallo spessore uniforme, facendo attenzione di limitare al minimo l’utilizzo della farina sul banco; successivamente coprilo con qualche foglia di basilico strappata a mano su cui poi andranno messi circa 120-130 gr di mozzarella tagliata. Prima di infornare la pizza aggiungi un filo d’olio e procedi con la cottura a forno vivace.

All’uscita dal forno aggiungi il tartufo scagliato coprendo tutta la pizza con circa 6-10 gr di tartufo a seconda del proprio gusto e soprattutto dell’intensità del nostro che deve essere necessariamente fresco e ben conservato.

Il suggerimento è di aggiungere un filo d’olio extra vergine robusto come il Raro di Madonna dell’Olivo.