La ricetta. Accio e baccalà


La zuppa di “accio” (sedano), è un piatto della tradizione gastronomica irpina che si usa preparare il 24 di dicembre, come spuntino delle ore 12,00 perché noi popolo di contadini abituati a svegliarci prestissimo (quando c’è da fare lavori particolari nella terra, anche all’alba e naturalmente non fa eccezione neanche la vigilia di Natale), proprio non riusciamo a digiunare aspettando il cenone della Vigilia.

In tempi lontani, quando alla manodopera familiare si aggiungevano anche i braccianti , per rendere il piatto più corposo e più appagante, essendo piatto unico, si usava aggiungere anche le patate, che in termini quantitativi, sovrastavano di gran lunga il baccalà.

L’accio non è altro che il sedano bianco, ortaggio dal gusto deciso, fresco e diuretico, che si presta egregiamente per questa minestra leggera e profumata, tra i suoi ingredienti figurano sua maestà il baccalà, l’aglio, l’0lio di oliva e la prugna.

Il sedano bianco

Ricetta di Lello Tornatore

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Ingredienti per 4 persone

  • 2 mazzi di sedano
  • 15 pezzi di baccalà già ammollato
  • 1 cucchiaio di olio di oliva
  • 1 spicchio d'aglio
  • 1 bicchiere d'acqua
  • 3 prugne secche.

Preparazione

Spuntare il sedano, lavarlo e sbollentarlo. Farlo sgocciolare bene ed unirlo in un tegame con l'aglio e l'olio facendolo soffriggere per alcuni minuti. Poi unire un bicchiere d'acqua e un paio di pezzetti di baccalà (invece dei pezzi più “nobili”, si aggiungono le pinne e la coda). Quando si saranno spappolati unire la restante parte di baccalà e le tre prugne, quindi terminare la cottura per una ventina di minuti regolando di sale se necessario.

Vini abbinati: Fiano di Avellino docg Cantine del Barone 2004

3 Commenti

  1. Lello non mi tornano i conti, allora: se sono 4 persone ci vogliono 16 pezzi di baccalà e 4 prugne secche perchè altrimenti 3 mangiano baccalà e 1 tutte le prugne con conseguente salto del cenone in quanto tra l’accio diuretico e le prugne secche non so come si mette per quel poveraccio.

    1. Ho considerato tre pezzi di baccalà per persona, e quindi il totale fa dodici. Gli altri tre pezzi, data la funzione delle prugne e del sedano, li conservo per chi eventualmente ne volesse un altro pezzo più tardi…dopo essersi svuotato. Le tre prugne, invece,sono tutte per l’editore, così impara a non mettere più on-line la più classica ricetta irpina della vigilia di Natale…a fine anno ;-)))))))))))))))))))))))))))))))))))))))))))))))))))))))))))))))))))))

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