Le Pergole Torte: la verticale organizzata dall’Ais Caserta


Degustazione Le Pergole Torte Vini in degustazione

Degustazione Le Pergole Torte Vini in degustazione

di Ambrogio Vallo

Quando assaggi un grande vino sei consapevole del rischio che corri: non puoi più tornare indietro. Un’impronta indelebile condizionerà, inesorabilmente, il tuo giudizio negli assaggi futuri.

Le Pergole Torte Vini in degustazione

Le Pergole Torte Vini in degustazione

Degustazione Le Pergole Torte Foto di gruppo

Degustazione Le Pergole Torte Foto di gruppo

Ecco, qualcosa del genere è successo lo scorso 28 aprile quando l’Ais Caserta, capitanata dal delegato Pietro Iadicicco, ha organizzato presso l’Enoteca la Botte di Casagiove una degustazione sui vini della prestigiosa cantina toscana di Montevertine.

Pergole Torte momento della serata

Pergole Torte momento della serata

Le Pergole Torte: Sangiovese, Il mito”, questo il titolo della serata. I saluti iniziali sono affidati al Presidente regionale dell’Ais Tommaso Luogo mentre a guidare l’evento c’è Valentino Tesi, un autentico fuoriclasse. Già miglior sommelier d’Italia 2019, Tesi riesci sempre a comunicare il vino con una straordinaria capacità di coinvolgimento, anche se, come nel nostro evento, ad ascoltare ci sono decine e decine di appassionati ed esperti del settore. E così si apprende che tutto ebbe inizio nel 1967 in provincia di Siena, precisamente nell’omonimo borgo di Montevertine nel comune di Radda in Chianti.

Pergole Torte Pietro Iadicicco, Tommaso Luongo e Valentino Tesi

Pergole Torte Pietro Iadicicco, Tommaso Luongo e Valentino Tesi

Pietro Iadicicco, Tommaso Luongo e Valentino Tesi

Pietro Iadicicco, Tommaso Luongo e Valentino Tesi

Sergio Manetti, industriale siderurgico di Poggibonsi, finalmente trova un casolare da restaurare e destinare a casa per le vacanze tra le pittoresche colline senesi.  La proprietà aveva al suo interno una vecchia vigna a pergola con viti storte ed irregolari. Sergio decide di avviare una piccola produzione di vino per la famiglia e gli amici. La passione cresce e si rafforza dopo i primi successi riscossi da alcune bottiglie mandata al Vinitaly.

Sommelier di servizio Carmine Madonna

Sommelier di servizio Carmine Madonna

Di lì a poco Manetti lascia definitivamente il lavoro da industriale per dedicarsi a tempo piano al suo progetto enoico. Compra altri terreni e pianta la prima vigna con l’aiuto del signor Bruno Bini che in quei luoghi ci era nato. In cantina c’è Giulio Gambelli, un maestro di paese dalle straordinarie capacità sensoriali ed un amore viscerale per il Sangiovese in purezza.

Degustazione Le Pergole Torte dettaglio tagliere salumi e formaggi

Degustazione Le Pergole Torte dettaglio tagliere salumi e formaggi

Siamo nel comprensorio del Chianti Classico, ma quel disciplinare sta troppo stretto ai nostri tre protagonisti. Rinunciano al Gallo Nero e da quel mix di passione, amore per il territorio e una buona dose di testardaggine nascono il Pergole Torte, dalla vigna originaria, il Montevertine, il Pian del Ciampolo ed il Sodaccio. Il resto è storia. La platea ascolta con grande attenzione mentre vengono, pian piano, serviti e raccontati i grandi vini in degustazione: Le Pergole Torte 2018, 2015 e 2013, Il Montevertine 2014, 2012 e 2011 ed il Pian del Ciampolo 2004 in blind tasting. Una serata memorabile dal grande valore culturale ed enologico, un racconto avvincente ed una degustazione preziosa di un sogno diventato vino.

Degustazione Le Pergole Torte 2018

Degustazione Le Pergole Torte 2018

Degustazione Le Pergole Torte 2015

Degustazione Le Pergole Torte 2015

Degustazione Le Pergole Torte 2013

Degustazione Le Pergole Torte 2013

Pergole Torte degustazione Montevertine 2014

Pergole Torte degustazione Montevertine 2014

Pergole Torte degustazione Montevertine 2012

Pergole Torte degustazione Montevertine 2012

Pergole Torte degustazione Montevertine 2011

Pergole Torte degustazione Montevertine 2011

2 Commenti

  1. Caserta ormai non solo capitale della pizza ma anche del buon bere!Complimenti di cuore ai colleghi AIS.Per il resto non so se è finito lo spazio o l’inchiostro fatto sta che dopo aver letto questo interessante post la delusione è stata grande non essendovi nessun accenno alle singole annate che poteva tornare utile a chi ha qualche bottiglia in cantina al fine di tirargli il collo al momento giusto come si fa con una gallina perché la storia è arcinota e secondo me poteva essere sintetizzata per dare spazio ad una degustazione dettagliata.Pazienza.PS Assaggiare grandi vini è come fare un record nello sport ma non per questo nella vita normale non si debba e si possa tornare a vini semplici chiaramente ben fatti per accompagnare buon cibo a cena o moderatamente anche al desinare FRANCESCO

    1. Io sono di un’altro avviso. A me l’articolo è piaciuto. Scorrevole, coinvolgente e dinamico. Ha ha un taglio comprensibile a tutti, anche a chi come me non è una “tecnica” della materia ma solo un’ appassionata. Certamente sono punti di vista, ma credo che la recensione sia coerente con il Blog dove è pubblicata: uno spazio rivolto al grande pubblico e non solo ai “tecnici”.
      Viva il buon vino e chi lo racconta così bene!

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