Lsdm 2018: Rosanna Marziale, moderata da Livia Montagnoli: “neve” di mozzarella


 

Rosanna Marziale

di Luciana Squadrilli. Ph. Francesca Massa

Non un piatto, ma un “prodotto” – derivato dalla lavorazione della mozzarella, di cui la chef de Le Colonne è tra le più assidue e ingegnose ricercatrici – e soprattutto un messaggio, quello proposto da Rosanna Marziale moderata da Livia Montagnoli nella Sala dei Coralli: Hybris, parola greca che sta per “eccesso, tracotanza, superbia, accecamento mentale dell’essere umano che non vuole riconoscere i suoi limiti”.
E invece dei limiti bisogna porseli, che sia nel mangiare – bene, con gioia ma non in modo eccessivo, per stare bene con sé stessi e con gli altri – o in altro, per un benessere inteso in senso ampio e profondo.

Così, lei questa volta dalla mozzarella (frullata con xantana e farina di riso, passata ed essiccata lentamente in forno fino a farla asciugare) ricava una polvere piuttosto secca ma intensa che può diventare ingrediente per tanti piatti e si presta a diversi usi gastronomici non per sostituire la mozzarella ma magari per esaltarne il sapore o per aggiungere una texture.
Lei, prendendo spunto dalla ben nota “polvere bianca” che viene scelta da alcuni come presunto rimedio per superare le emozioni quotidiane di difficile gestione – quel mix di paura, noia, angoscia che tutti noi prima o poi sperimentiamo – la presenta al congresso in bustine, con tanto di piatto-specchio,  cialda di pomodoro con cui preparare le strisce e una lunga candela di Gragnano con cui tirarla su (in questo caso, con la bocca e non con il naso).

 

Una provocazione, certo, ma non fine a se stessa se si pensa che la Marziale collabora da anni con San Patrignano ed è proprio con i ragazzi ospiti della comunità che ha messo a punto l’idea. Il messaggio alla base è profondo, e legato (anche) al cibo: chi lo produce – che sia cucinando o realizzando prodotti come la mozzarella – trasmette energia positiva a chi lo mangia, ma permette anche a chi lo realizza di provare a superare in maniera sana i propri limiti, nutrendo al tempo stesso il corpo e la parte creativa che è in ognuno di noi. E allora l’atto di assumere questa polvere bianca di mozzarella dispensatrice di energia vitale diventa un modo per assorbire energia positiva, metaforicamente e non.

la “neve” di mozzarella