Manteca, risotti e gnocchi di alta scuola a Salerno
di Marco Contursi
Un risotto fatto bene a Salerno? Si può si può.
Dove? Da Manteca Risotti e Gnocchi.
Manteca, nome omen è un bel locale del centro di Salerno, con cucina a vista, che ha in Gaetano Morese il suo executive chef, che però oggi fa il cliente e pranza con me. E qui, apro una parentesi, Gaetano è per me uno dei più talentuosi chef della provincia di Salerno, un pensiero che mi accompagna da quando, tanti anni fa, un suo raviolo ripieno di minestra maritata mi rapì irrimediabilmente.
Ai fornelli di Manteca c’è il bravo Vincenzo de Martino di cui Gaetano ha piena fiducia, e fa bene perché nel giorno della mia visita non sbaglia un piatto. In sala, una mia vecchia conoscenza, Luigi Sasso maitre di lungo corso, che ha lavorato con mostri sacri come Raffaele Vitale.
Dopo un benvenuto con delle sfiziosissime chips da intingere in una ancora più sfiziosa salsetta, complice un calice dell’asprinio di Salvatore e Gilda Martusciello, sempre una gran bel calice, si inizia a fare sul serio, con un bellissimo ma soprattutto buonissimo carpaccio di ricciola all’aperol.
Piatto di grande impatto visivo ma anche palatale. Per poi continuare con un carciofo imbottito, in un sughetto di mare profumato e gustoso.
Il pane finisce e pure il calice di Asprinio ma Luigi è pronto con il Novaserra di Mastroberardino che terrò anche sul primo dei due primi: Risotto con emulsione di gambero, estrazione di mozzarella e lampone ghiacciato.
Materia prima indiscutibile, il riso è il carnaroli San Massimo coltivato nella Valle del Ticino, e il lampone ghiacciato offre la spinta acida che invoglia a prenderne ancora. Un signor piatto che mi riconcilia col riso, troppo spesso servito a mo’ di pappone canino, in Campania, anche in locali di una certa importanza.
I secondi non ci sono nel menù ma c’è un secondo primo, uno gnocco chiuso che nella forma ricorda un tortellone, con pesce spada, mozzarella e buccia di melanzana. Molto buono, tendente al goloso, da accompagnare ad una stilla di rosato da uve tintore della cantina Tagliafierro di Tramonti, che ha la potenza e (quasi) il colore di un rosso.
Capitolo dolci, francamente si potrebbe fare di più, le aspettative sono alte dopo un pasto dai sapori così netti e puliti, che ti aspetti un ultimo wow che invece non c’è. Ma il locale è aperto da meno di un anno e qualcosa ancora c’è da migliorare (vedi olio evo a tavola) ma Vincenzo e Luigi sono bravi davvero e l’occhio di superchef Morese fa presagire altri e alti traguardi. Glielo auguro di cuore.
Nel frattempo una sosta sicura, dove spendi 50 euro, che non sono pochi in assoluto ma sono più che giusti per la qualità e i sapori che incontri a questa tavola.
Poi, esci, e devi solo decidere se andare a fare quattro passi sul lungomare o a via dei mercanti.
Salerno è un luogo dove mi piace passeggiare.
E da oggi, anche dove mangiare un signor risotto.
Manteca
Via Velia 26 Salerno
tel 089 9848214
prezzo medio 45-55 euro.