Mattodà: il nuovo rosso irpino firmata Luca D’Attoma


di Anna Santimone

Non stupisce che sia nuovamente l’Irpinia a regalare calici dalle grandi sorprese.
Ci troviamo in Località Scorzagalline, tra le campagne di Paternopoli, uno dei 17 comuni degli areali della docg Taurasi accolti della famiglia Fonzone Caccese che dal 2005 cura l’omonima l’azienda agricola di circa 30 ettari vitati e rappresenta, già da anni, un buon riferimento nel panorama della viticoltura irpina.

I vigneti, piantati su suoli calcareo-argillosi, sabbiosi e di origine sedimentaria, beneficiano di diverse esposizioni e di un’altitudine che varia dai 360 ai 430 metri sul livello del mare, nonché dell’ideale microclima grazie alla presenza dei due torrenti che circondano la collina: il Fredane e l’Ifalco.

Nasce allora dal desiderio di esplorazione e sperimentazione il nuovo progetto della famiglia Fonzone Caccese che ha stupito favorevolmente con l’anteprimaa Mattodà Irpinia DOC Campi Taurasini 2019, un aglianico in purezza prodotto da un unico appezzamento.

Pioniere della viticoltura biologica e grande esperto di biodinamica, nonché enologo di fama internazionale, è Luca D’Attoma a firmare questa nuova etichetta che, come un’anagramma, ne ricorda il cognome.

Il progetto nasce dall’esigenza di creare un rosso originale e stravagante, unico nel suo genere grazie al particolare affinamento in anfora e cocciopesto, ma allo stesso tempo in grado di rispettare l’autenticità di un territorio vocato nella direzione di una viticoltura sostenibile.

Il vigneto dal quale provengono le uve del Mattodà, è situato su terreni argillosi e questo permette di ottenere un’importante componente tannica e una notevole complessità aromatica, immediatamente percepibile al sorso. Il tutto influenzato da un microclima che regala una marcata  vibrante acidità, premessa di un buon invecchiamento negli anni.

Al calice, si veste di un rosso rubino brillante e al naso richiama note di mirtillo, ribes e una spiccata ma piacevolissima nota balsamica. Il sorso è autentico, verticale e di grande personalità, tipica dell’ aglianico.

Ad oggi, l’azienda produce 8 vini monovarietali che esaltano le caratteristiche dei vitigni iconici dell’Irpinia. A delineare l’altura della contrada, 12 ettari di Aglianico dai quali si ricavano Aglianico DOC, Irpinia Campi Taurasini e Taurasi DOCG Riserva e altri vigneti ( su entrambi i versanti scoscesi ) impiantati a Fiano, Greco e Falanghina.

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