Montemiletto, Irpinia. Torna la festa dell'uva


di Antonella Petitti

Dopo 13 anni di sospensione rivive la tradizione

“Montemiletto oggi è un paese che si basa soprattutto sull’industria, ma le sue forti radici agricole sono ancora sentite e vanno tutelate”. Così Eugenio Abate, primo cittadino del comune situato tra le Valli del Calore e del Sabato, racconta di una realtà in cui forte è la scollatura tra vecchio e nuovo. Una scollatura che, però, cerca continuamente punti di unione. Un esempio? L’antica festa dell’uva montemilettese che si è svolta il 5 ed il 6 settembre scorso. Un momento di ritrovo e di condivisione in vista della vendemmia, dove oltre al vino e alla gastronomia i giochi tradizionali hanno un ruolo importante. Così ecco trovare il classico tiro ai barattoli, il chiodo nel legno, il torneo di briscola, San Giorgio mo me ne vengo, il tiro con la fune ed il torneo di bocce.
Questa è l’atmosfera di una manifestazione ripresa dopo 13 anni nella cornice del Parco Bosco, 40 ettari di verde dove sono state concentrate una serie di attività per il tempo libero. Nella zona rientrante nella Docg Taurasi non poteva mancare l’Aglianico, ma per i palati che prediligono il bianco la Coda di Volpe non era meno richiesta. D’altronde accanto agli immancabili fusilli avellinesi, alla carne di maiale accompagnata dai peperoni, il baccalà è stato espresso in quattro varianti intense: con patate e pappacelle, con pomodorini e olive nere, fritto e alla pertecaregna. Il baccalà, in effetti, è l’unica concessione al pesce della cucina irpina, e quello alla pertecaregna è senza dubbio la variante più antica.
Sull’origine del nome della ricetta ci sono opinioni discordanti, per alcuni è legato al nome di un vecchio aratro, per altri viene da “perteca” e cioè il bastone a cui i peperoni venivano appesi (una volta uniti con del filo) per l’essiccazione. Ma ora ecco la ricetta…Basta sbollentare il baccalà in pezzi porzionati, nel frattempo mettere a friggere molto olio aggiungendovi i peperoni cruschi. Ma soltanto per pochi istanti, l’alta temperatura potrebbe bruciarli completamente in pochissimo tempo. A questo punto l’olio caldo e i peperoni devono ricoprire completamente il baccalà. Bisogna lasciar riposare il tutto per una ventina di minuti, poi si recupera la porzione e la si impiatta assieme ai peperoni. C’è chi dice che d’obbligo è un abbinamento “in rosso”, ma una buona Coda di Volpe non credo sia da meno!