Nirumaru Negroamaro Salento Igt 2022 – Luigi Pezzuto
di Enrico Malgi
Un amico mi ha regalato una bottiglia di Negroamaro, conoscendo la mia passione per questo vino salentino, di un piccolo produttore di Guagnano che si chiama Luigi Pezzuto. L’etichetta è quella di Nirumaru Negroamaro Igt Salento 2022, nome che si rifà ad uno degli appellativi che contraddistingue questo vino e che ripete due volte la parola “nero”: niger in latino e mavro in greco, in quanto è contrassegnato da un colore rosso molto scuro.
Soltanto Negroamaro affinato in acciaio per sei mesi e poi elevato in vetro per un anno e mezzo. Tasso alcolico di tredici gradi. Prezzo finale di 20,00 euro. Sono mille le bottiglie prodotte attualmente sotto la direzione dell’enotecnico e perito agrario Antonio Scatigna.
Come da prassi, nel calice sfavilla una tonalità di rosso rubino carico quasi granato, appena screziato di lampi purpurei. Sintomatico e variegato il bouquet, affastellato com’è da una solidale e numerosa messe di profumi che si espandono a profusione nell’etere. In principio il naso viene scosso da gradevoli aromi fruttati di ciliegia ferrovia, melagrana, susina nera, mandorla, ribes, mirtilli, more e reminiscenze di frutta esotica. Di concerto affiorano poi spunti floreali di violetta e di ciclamino, sentori di erbe aromatiche e parvenze speziate. In bocca scivola giù un sorso coinvolgente, morbido, sapido, arioso, ben ritmato e sublimato da una spiccata nota di acida freschezza che alita per tutto il cavo orale. Polpa tenera. Trama tannica affusolata e vellutata. Allure aristocratica, sensuale, elegante, fascinosa e ben ricamata. Buona la serbevolezza. Incedete finale godibile e leggermente e piacevolmente amarognolo. Vino nel complesso molto approcciabile e “beverino”, che non ha bisogno di ostentare i muscoli, legittimato da un tannino dolce e da una alcolicità contenuta. Per questo ho preferito abbinarlo ad un piatto di riso e patate, tralasciando carni e formaggi. Scelta che si è rivelata molto azzeccata!
Azienda Agricola Luigi Pezzuto
Via degli Abruzzi, 13- Guagnano (Le)
Enologo: Antonio Scatigna
Ettari vitati: 2 – Vitigni: Negroamaro e Primitivo
Bottiglie prodotte: 3.000