Osteria Garibaldi a Terni, perchè osti si nasce
di Marco Contursi
Terni è una bella cittadina del centro Italia, famosa per la basilica dedicata al santo protettore degli innamorati, San Valentino, che secondo notizie agiografiche fu sepolto qui, dopo il martirio. Ma Terni è anche il capoluogo di una provincia ricca di cose buone e di borghi pittoreschi. Qui, in Umbria, sopravvive ancora l’osteria, quella di un tempo, magari in piccole frazioni, fatta di una accoglienza calda e familiare, e di una cucina genuina. Tutte cose che si ritrovano anche al centro di Terni, alla osteria Garibaldi, gestita con passione dalla signora Catia.
Cosa mi ha colpito di lei? Che dinanzi ad un cliente che garbatamente faceva presente che il piatto di pasta era un po’ salato, lei non ha accampato scuse, come purtroppo fanno tanti ristoratori ma ha semplicemente detto che le dispiaceva e ha offerto quello che avevano consumato. Un gesto che denota professionalità e signorilità, degne di plauso e assai rare. Brava.
L’osteria è accogliente e centrale, il menù di territorio. Si può iniziare con un ricco antipasto di salumi e formaggi (molto buona la coppa di testa e le salsiccette, da rivedere quella che credo fosse una spalletta o un prosciutto sgambato che presentava una distorsione olfattiva), coratella di agnello, fagioli di Spagna, insalata di patate, bruschette, con la mia preferenza assoluta per la trippa e i fagioli con le cotiche, davvero eccellenti entrambi, perché gustosi ma delicati, qualità non facile da infondere in piatti simili, solitamente per stomaci forti.
Come ogni trattoria che si rispetti, i primi di pasta fresca la fanno da padrona, per me tagliatella con un ragù saporito, ancorchè preparato con carne macinata, porzioni abbondanti e gusto di casa, a cui un pizzico di pepe regalava uno sprint da velocista.
Per secondo un po’ di maiale alla brace, tra cui la gustosa salsiccia umbra, bella agliata, e semplici ma croccanti patate saltate in padella col rosmarino, come contorno insieme alla verza.
Bottiglie del territorio, ma quasi tutti prendono lo sfuso della casa, un goccio di amaro a chiudere. Mi dicono fosse ottimo anche il tiramisù, sarà per la prossima volta. Servizio informale e gentile, conto amico, da osteria, con 25-30 euro mangi bene e sei accolto con garbo e signorilità, che, e mi ripeto, non è scontato, in un tempo in cui molti si improvvisano osti e ristoratori senza esserlo e senza neanche provare a diventarlo.
La signora Catia invece lo è. Al 100%!!!!
Osteria Garibaldi
via Garibaldi 27 Terni,
tel 0744 429511
Ce vo’ tiempo(Peppino di Capri). FRANCESCO