Panificio Leonetti dal 1827 a Piedimonte Matese, Alta Campania
Panificio Leonetti dal 1827, Piedimonte Matese (CE)
Via Salvo D’Acquisto, 2
Telefono +39 392 115 7141 (anche WhatsApp)
Aperto dalle 7.00 alle 13.30. Chiuso la domenica

Domenico Leonetti – Panificio Leonetti dal 1827
di Antonella Amodio
Ci sono passata davanti diverse volte, incuriosita da quel nome inciso sull’insegna: “Panificio Leonetti dal 1827” e dal via vai continuo di persone, un segno positivo se poi frequentato della gente del posto. Siamo a Piedimonte Matese, cittadina porta del Parco Regionale del Matese, un’area naturalistica protetta e incontaminata al confine tra Campania e Molise. Quel “dal 1827” inciso all’ingresso del panificio, parla di una tradizione lunga quasi due secoli, tramandata di generazione in generazione.

Panificio Leonetti dal 1827
In realtà, la storia della famiglia Leonetti ha origini a Casoria, da dove partirono gli antenati di Domenico Leonetti, attuale proprietario e fornaio. Arrivati nell’Alto Casertano, portarono con sé una visione del pane ispirata a quello di Camaldoli. Un insediamento durato secoli e arrivato oggi all’ottava generazione e Domenico, con il figlio Gigi, porta avanti l’eredità con passione. Dal 1946, il panificio si trova in Via Salvo D’Acquisto 2, proprio di fronte a Piazza Carmine di Piedimonte Matese. Fin dalle prime ore del mattino, il piccolo forno inizia a sfornare pane casereccio cotto a legna: tondo, a filone e integrale, biscotti secchi della tradizione, taralli, e la pizza in teglia alla marinara, condita solo con pomodoro, aglio e origano, come vuole la ricetta più semplice e contadina, e qualche volta con le patate.

Forno – Panificio Leonetti dal 1827

Pane – Panificio Leonetti dal 1827

Pane – Panificio Leonetti dal 1827

Pizza Marinara – Panificio Leonetti dal 1827
Il pane è realizzato con lievito madre, lo stesso rinnovato giorno dopo giorno da anni, e cotto con legna di faggio, proveniente dai boschi del massiccio del Matese. Questo tipo di legna, bruciando lentamente e in modo uniforme, garantisce una cottura che conferisce al pane una crosta croccante e morbidezza interna, senza alterarne il sapore. Il pane ha una forma irregolare, segno di un lavoro artigianale. L’ho comprato e conservato per diversi giorni e perdendo quel poco di umidità, si è ammassato leggermente, diventando più tenace, ancora più buono.

Legna di faggio – Panificio Leonetti dal 1827

Panificio Leonetti dal 1827
Un consiglio: andateci presto, oppure prenotate per telefono, perché le quantità giornaliere sono limitate e si esauriscono velocemente. Io ci sono entrata a mezza mattinata e ho rischiato di uscire a mani vuote, perché gli scaffali erano già quasi vuoti. Il Panificio Leonetti dal 1827 funge anche da punto di incontro. Le panchine e le sede disposte all’ingresso consentono di intrattenersi per una chiacchera. Un ritratto sociale di una quotidianità che vive ancora in poche realtà fuori dalle città.
Una nota per chi non è mai stato a Piedimonte Matese
Vale davvero la pena visitare questa cittadina adagiata alle falde di tre monti: Monte Cila, Monte Castello e Monte Muto. Si trova allo sbocco di tre valli: la Valle Paterno, la Valle del Rivo e la Valle del Torano, e attraversata da tre corsi d’acqua: il Torano, il Rivo e il Maretto. Un fatto davvero eccezionale. Un luogo dove natura, geografia e storia si intrecciano. Da non perdere il Museo Civico Raffaele Marrocco, per chi vuole scoprire le radici culturali del territorio, e per chi viaggia in treno, la tratta ferroviaria che dal Matese scende verso Napoli è considerata una delle più suggestive d’Italia.
Il pane costa 2,50 € al kg, mentre un pezzo di pizza marinara costa 1 €.