Parigi, Bistrot Thoumieux


di Giancarlo Maffi

Liquido Thoumieux in poche parole, che è anche meglio. Jean Francois Piege , nell’attesa di aprire il suo ristornate stellabile, ha magnificamente recuperato una delle brasseries piu’ belle di Parigi. Decoro in stile anni ’30 , parte con grande successo ad ottobre dell’anno scorso.

Bistrot Thoumieux, particolare dell’interno

Fa tendenza, è un  bistrot che piace molto a giovani e meno giovani. Centinaia di persone di giorno e di sera in plurimi servizi. Non vengo qui per poulard ,anatre o fegati nobili, cerco i , mi dicono, cult-issimi hamburger della casa e patatine fritte  come si facevano una volta.
Che poi in un posto così devono essere  l’A-B-C  delle capacità di uno chef. Insomma è come se da noi un cuoco non sapesse fare uno spago al pomodoro (questa suona un po’ provocatoria…)
Si arriva ad ore 2 pomeridiane.

il panino del Thoumieux

Si parte bene: deliziose e gentili fanciulle in fiore  all’accueil, gentile ed iperveloce direttore di sala, tavolo bellino, gente che sbafa pare felicemente. Arriva subito un fantastico pane di campagna con simpatica scatola di sarde con mousse all’acciuga direi parecchio golosa. Tutti felici si parte con semplice insalatina con lardon e aceto balsamico: dignitosissima.
E poi via di hamburger ,al sangue per me e ben cotto per madame. Arrivano, sbagliati tutti e due : cottura mezzo e mezzo. Troppo rossa per Yo ,troppo grigia per me. Si rimanda tutto indietro- il direttore non fa una piega- insieme a patatine talmente ricoperte di sale da non poter essere nemmeno commestibili.


Torna il tutto come richiesto: hamburger di una carne appena potabile con passaggio di una crema formaggiata difficilmente identificabile e banale salsa di cipolle.
Lontano mille miglia dai migliori hamburger  di ogni dove, Berton per dirne uno.
Per non parlare delle frites, cotte in un olio che ha visto passare almeno decine di chili di tubero, secondo me peraltro congelato, se non centinaia. Un’indegnità morale, oltre che un avvelenamento chimico. Saremo stati sfortunati?
Vediamola così: il posto è di talmente successo che hanno probabilmente virato verso  il – facciamo più denaro possibile- in breve tempo.  Non era un pranzo che voleva essere troppo impegnativo e quindi non ce la siamo presa più di tanto. Speriamo sia stato solo un passaggio a vuoto.
Mi astengo dal dare un voto e speriamo che Piege apra presto il suo gastro. In futuro ci si riproverà in doppia sequenza.

79, Rue Saint Dominique VII
Téléphone : 01 47 05 49 75