Parigi, Le Pain Quotidien e la catena biologica di Alain Coumont


Le Pain Quotidien, croissant e caffè

Forse 25 anni sono pochi per parlare di ‘leggenda’. Ma la storia di Alain Coumont, chef belga cinquatatreenne, fondatore della catena Le Pain Quotidien ci va molto vicino.

La sua biografia racconta di un bambino molto attaccato alla madre e alla sua cucina, segnata soprattutto dal profumo del pane e della cioccolata. E di una carriera di cuoco formatasi tra il suo paese di origine e la Francia, con nomi del calibro di  Michel Guérard, Georges Blanc and Joel Robuchon.
Tornato in Belgio decide che il pane, così come lo fanno e lo presentano la maggior parte di forni e ristoranti, non gli piace.

Alain Coumont (credits: The Brander.com)

E così, nel 1990, in una piccola strada di Bruxelles, apre il suo primo Le Pain Quotidien, dove vende pane da farine biologiche, fatto artigianalmente. In pochi mesi le panetterie diventano dieci in tutto il Paese, e in ognuna Coumont comincia a proporre qualche piatto freddo, ideare qualche tartina e un paio di zuppe. Soprattutto nasce proprio con la sua bottega, il ‘tavolo sociale’: un lungo tavolone di legno semi-grezzo dove fare la prima colazione o consumare uno spuntino nel corso della giornata.

Le Pain Quotidien, uno dei tavoli sociali (credits: lepainquotidien.com)

Manco a dirlo, il suo sogno è portare però il «pane buono quotidiano» anche oltreoeceano. E così, sette anni dopo, apre il suo primo negozio a New York, in Madison Avenue.
Oggi Le Pain Quotidien vende il suo pane e cibo biologico a milioni di persone in 17 paesi, tra i quali purtroppo non c’è ancora l’Italia. E ti pareva, verrebbe da dire: qui da noi hanno attecchito catene che dispensano di tutto, dai panini con dentro suole di scarpe ai polli da batteria fritti chissà dove, ma non questa.
Invece, la catena va molto forte in Francia e in diversi quartieri di Parigi, dove oggi ci sono ben 9 di queste tables communes.

Le Pain Quotidien, il menu esposto fuori

L’ambiente è davvero molto accogliente, le proposte del giorno sono scritte fuori e dentro sulla lavagna gigante. Il lungo tavolo di legno serve a fare colazione, due chiacchiere, leggere un libro o un giornale. E anche i piccolissimi tavoli per due sono talmente ravvicinati che in realtà restituiscono anch’essi la dimensione comunitaria, di condivisione, che aveva in testa lo chef belga quasi 25 anni fa.

Noi questa volta abbiamo provato quello in rue Charonne aperto tutti i giorni, dalle 8 di mattina alle 8 di sera (più o meno gli altri negozi osservano lo stesso orario, sono tutti sul sito).

Le Pain Quotidien, i suggerimenti sulla lavagna

La prima colazione è molto ricca, dai croissant, davvero buoni, al pain au chocolat, brioche, muffin; a tutti i tipi di pane (naturalmente!) appena sfornato, con tante farine, semi e cereali diversi da accompagnare a miele, burro e marmellata; ai formaggi, alle uova, ai salumi.
Spremute, succhi e centrifughe, invece, li trovate sempre, lungo tutto l’arco della giornata, insieme ad una piccola carta di birra, sidro e vino, anch’essi bio. L’acqua, invece, potete sceglierla – vivaddio – del rubinetto, servita in belle bottiglie di vetro.

Le Pain Quotidien, spremuta d’arancia (e acqua del rubinetto!)

Le tartine sono rimaste il simpatico ‘signature dish’ dello chef, dai tempi di Bruxelles: sottili fette di pane a trinagolo,  da farine biologiche, e farcite con salmone, prosciutto, pollo, verdure grigliate, formaggi di tutti i tipi.
E poi, a pranzo, zuppe e piatti caldi con ricette che variano a seconda delle stagioni. Al tavolo, un olio extra vergine di oliva biologico dalla Tunisia, e l’immancabile aceto tradizionale di Modena, imbottigliato per la maison.

Le Pain Quotidien, la zuppa del giorno (di pomodoro)

Le Pain Quotidien, l’aceto balsamico di Modena per le insalate

Ricco infine, con circa venti proposte giornaliere, anche il menu dei dessert e, nota di merito, miscele di caffè davvero eccellenti.

L’ambiente è tanto easy quanto studiato, un pizzico di leziosità non guasta, negli arredi, vista la sobrietà del legno grezzo, delle sedute tutte diverse e di un servizio molto veloce ed essenziale.
Un approdo sicuro e piacevole quando si vuole fare una tappa defaticante (anche per il fegato!) tra le meraviglie di Parigi.

LE PAIN QUOTIDIEN
Città, indirizzi, orari e tutte le info su:

www.lepainquotidien.com

 

2 Commenti

  1. Se facesse franchising mi piacerebbe investire (poco) per la pensione in una cosa così: mette serenità.

  2. Non vorrei sbagliare ,ma a Roma,esattamente in via Tomacelli,fino a qualche anno fa c’era .Ricordo il tavolo comune ,l’ottimo pane e va da se i croissant.FM.

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