Pisciotta nel Cilento. Il ristorante Angiolina recensito dallo chef Federico Valicenti


Rinaldo Merola, Angiolina di Pisciotta

Ristorante Angiolina
Via Passatello, 2
Telefono: 0974-973188

di Federico Valicenti

“In quel mentre, mentre passiamo di fianco a Pisciotta, ci appare, penetrato nel mare, Palinuro, come uno squalo smisurato, cariato d’oro. Pisciotta si svolge in tre fasce su una parete: la più alta è il vecchio paese, di case gravi e brune e a grandi arcate; in mezzo, sono ulivi sparsi come pecore a frotte; la terza, a livello dell’acqua, la formano case nuove e leggere, i cui muri sembrano torniti dall’aria in peristili”.
Cosi descrive questo bellissimo e limpido lembo di terra il grande ed ermetico poeta Ungaretti.

Probabilmente non ha avuto la fortuna di assaggiare la cucina di Angiolina che in questo piccolo paradiso si celebra tutt’uno con la natura, il territorio e le sue meraviglie gastronomiche.  Nel primo dopoguerra Pisciotta era un semplice borgo di pescatori, in seguito si è scoperto il Cilento come angolo di paradiso e ricercata meta di vacanze diventando terra di turisti alla ricerca della vera dieta mediterranea, fatta di Omega3 donati dal pesce azzurro e dall’olio extravergine di oliva.

Marina di Pisciotta

Partendo da questi semplici prodotti il ristorante Angiolina , fondatrice che dà il nome al locale, patron e cuoca ottuagenaria, capelli argento, viso vispo e gioviale , mamma di  Rinaldo coadiuvato dalla moglie Ivana, ha ottenuto riconoscimenti regionali, nazionali ed internazionali.

Il ristorante Angiolina si affaccia sul mare con il suo il verdeggiante dehors con una cinquantina di posti apparecchiati con coprimacchia azzurri, quasi sempre affollato. Aperto da Pasqua a ottobre perchè d’inverno la famiglia si dedica alla raccolta e spremitura delle olive, alla ricerca dei prodotti e alla creazione di nuove ricette da proporre poi alla selezionata clientela.  Rinaldo ha preso in mano le redini dell’osteria, apportando qualche moderata innovazione in un menù che rimane tradizionale.

E poi c’è la moglie di lui, Ivana, prevalentemente addetta ai dolci. “Non ho mai visto acqua di pari trasparenza a quella che scopro avvicinandomi al porto. Vediamo la sabbia del letto come pettinata soavemente, e i nastri delle alghe trasformare in serpenti agitati, la bella capigliatura” cosi continua Ungaretti parlando del mare di Pisciotta, pieno di alici e di pesce azzurro, sapientemente legati ai prodotti della terra cilentana dalle abili ed esperte mani di Rinaldo e Ivana. La ciualedda si prepara con l’orto mediterraneo del Cilento, peperoncini, melanzane, fagiolini, patate, pomodori, cipolla e basilico, il tutto condito con un filo di olio extravergine di oliva ottenuto dall’omonima cultivar Pisciotta che dal nome all’oliva autoctona.

Un quadretto del ristorante Angiolina di Pisciotta

Altro piatto forte della tradizione è il cauraro, a base di patate, fave, alici e finocchietto selvatico. Le alici di Pisciotta, dette di menaica dal nome della rete che si utilizza per pescarle, sono tra le migliori del mondo. Si comprano direttamente dai pescatori al porto al mattino.  Si tratta di un prodotto di altissima qualità confezionato solo con tecniche artigianali, da qui ne discende una produzione limitatissima.

Le “alici di menaica” si pescano solo nelle giornate di mare calmo, tra aprile e luglio, durante la notte. La menaica, rete, acciuffa solo le alici più grandi, lasciando passare le altre, le alici imbrigliate nella rete si dissanguano naturalmente, già nel mare. Questo è un passaggio importantissimo, questa fase, infatti, avviene nell’acqua gelida che, come per magia, raffredda il sapore del pesce, che acquista un colore bianco ed un sapore molto particolare. I pescatori, a bordo, estraggono i pesci dalle maglie staccando la testa ed eviscerandoli. Quando termina il lavoro del pescatore si trasportano subito a terra, le alici non vanno refrigerate e la lavorazione deve essere istantanea ed inizia il lavoro delle donne. Sono messe in salamoia e poi stipate nei “terzigni”, vasi di terracotta, e lasciate stagionate nei magazzini sul porto. Il liquido che fuoriesce dalla pressatura nei terzigni viene raccolto e cosi si ottiene la famosa colatura di alici fresche con cui si condisce la pasta da centinaia di anni. Piatto forte i vermicelli che si preparano con il sugo di alici, aglio, olio, peperoncino, origano ed erbette di campo, sia in bianco che con i pomodorini.

Le alici inchiappate, farcite con formaggio caprino, uova, aglio e prezzemolo, oppure infarinate, fritte e cotte nella salsa di pomodoro. Le alici ammollicate prevedono un’imbottitura di mollica di pane bagnata e strizzata, aromatizzata con varie spezie ed aglio. Il tortino di alici, infine, è sempre presente nei menù, nella sezione tradizione. Dalle alici ‘nchiappate a quelle in tortiera, a quelle fritte o marinate, è un vero e proprio festival del pesce azzurro, Ma di non solo pesce e azzurro vive la cucina di Angiolina.
Il risotto con gamberi ed arance riscuote notevole successo, da segnalare i ravioli di bufala con melanzane, paccheri con pesce di scoglio, polpo con crema di cavolfiore, le melanzane alla pisciottana imbottite con pasta, mozzarella, capperi e olive, il riso scampi e peperoncini verdi, il pescato del giorno al forno o all’acqua pazza, le fritture di paranza in olio d’oliva. Ed i dolci di Ivana, fra le sue proposte da menzionare con lode, il croccante ai cereali con ricotta di bufala e le sfogliatine con crema di melanzane e cioccolato, un abbinamento molto particolare e diffuso dalla costiera fino al Cilento.

Il risultato di tante attenzioni sono piatti semplici e saporiti, leggeri e gustosi, dove in questa atmosfera incantata, la dieta mediterranea trova la sua piena realizzazione senza troppi fronzoli o rivisitazioni, nella semplicità sospesa nel tempo tipico dei Parchi dove i ritmi assumono la giusta velocità e l’ansia si sopisce vivendo in armonia con l’ambiente.

19 Commenti

  1. Circa due settimane fa mi trovavo in vacanza a Marina di Camerota ed una sera ho fatto una “spedizione punitiva” da Angiolina (scoperta lo scorso anno grazie a questo sito). Che dire? E’ stato il momento più bello della vacanza! Non posso far altro che rinnovare i miei complimenti a tutto lo staff per continuare a regalare intatti sapore e freschezza del mare negli stuzzicanti piatti proposti.
    A proposito, ma quando la aprite una succursale a Roma? No, meglio di no, non sarebbe la stessa cosa…..

  2. Un locale piacevole, l’unico (ma attendo sempre suggerimenti) dove vale davvero la pena andare se siete a Palinuro centro balneare dal mare fantastico che offre quasi zero al palato, purtroppo.

    1. Cara Monica ce ne sono di posti all’altezza: uno è poco lontano da Angiolina si chiama La Tartana ed è un nome storico a Pisciotta, a Palinuro si mangia abbastanza bene all’Anema e Core , tornando verso Ascea ti consiglio l’enoteca di Vito Puglia ” Per Bacco” ma l’esperienza con la cucina cilentana la potrai fare a Pioppi alla Pauciona- Buon Appetito _

  3. io Marco Contursi, Lorenzo Principe e Carmine Sedino, una delle giornate più belle della mia vita proprio da Angiolina.

  4. Complimenti per l’obiettività: evidentemente avrai scroccato qualche cena gratis…..

    1. questo è un commento idiota.Che vuol dire?che ci sei stato e hai mangiato male?l’illazione lascia il tempo che trova.Quando uno è niente,l’offesa è zero.

      1. ” L’idiota è colui che prima che gli altri lo appellino, lui già risponde….”
        per il resto bassa manovalanza da mestieranti da quattro soldi…..evidentemente nella vita riesci a godere di cose che non sono tue!

        1. Il commento è idiota perché insinua una malevolenza inutile: che cioé la recensione è favorevole per un pranzo scroccato
          Non so se questo sia il suo prezzo (parliano di 35-40 euro) per esprimere una opinione, l’esperienza mi dice che chi fa queste osservazioni vive di corto
          Ma è idiota soprattutto perchè l’autore è uno chef famoso che di tutto ha bisogno tranne che di scroccare pranzi.
          La curiosità del posto è nel fatto che uno chef viene recensito dallo chef
          Dunque si può essere d’accordo o meno, ma non rilasciare commenti idioti e, aggiungo, da ignoranti

    2. PS – cosa avrà di bellissimo, mi sfugge ancora, ma tant’è io sono un idiota.
      di certo prima si mangiava mediocremente, ora peggio e ci sono in settembre ed in mezza settimana……

      1. signor Alfio sono stanco di persone buone solo a lasciare commenti cattivi che prescindono dalla critica legittima e puntano solo a gettare fango…… sono stanco di chi insinua cose che giammai potrà provare…….sono stanco di chi mette post solo per dire “posto dunque sono” senza badare al contenuto di ciò che scrive……..sono stanco di chi si firma con un nome senza dire chi è e se c’è qualche interesse celato nei suoi commenti…….sono stanco di chi fa polemiche sterili quando ci sarebbero fior di argomenti su cui confrontarsi……..Alfio,la prego,se ha mangiato male lo dica,spiegando e motivando il suo dissenso e confrontandosi civilmente,altrimodo le sue osservazioni inevitabilmente verranno tacciate di essere solo un inutile e pretestuosa fanghiglia gettata addosso al prossimo.Mi permetto inoltre di farle notare che nessuno ha detto che lei è un idiota ma l’appellativo era riferito ai suoi commenti e a tal proposito la sua frase ” L’idiota è colui che prima che gli altri lo appellino, lui già risponde….” sa tanto di ZAPPA SUI PIEDI. :-)

  5. Sabato vado a Palinuro ed oggi vorrei già prenotare un ristorante…Datemi un ottimo consiglio per favore….

  6. Prima di tutto mi scuso con il titolare del blog dott. Pignataro, ma mi riferivo al Sig. Marco Contursi che “figlio” del vicerè di Napoli (Rita Abagnale) è stato seduto su un ….trono sic et simpliciter ed oggi sputa sentenza e fa propaganda ad esclusivo titolo personale , senza avere nè arte e nè parte e probabilmente stronca chi investe tempo, denaro e soprattutto dignità.

    Al maestro Valicenti vanno tutte le mie scuse per l’equivoco creato.

    Saluti.

  7. Caro Alfio,come forse ben sai io non HO MAI PRESO neanche un euro nè da slow food nè da ristoratori o produttori.Rita Abagnale non metterla in mezzo perchè se c’è una persona che fa tanto per il mondo dell’enogastronomia campana rimettendoci di tasca sua QUELLA E’ RITA,e il suo valore e’universalmente riconosciuto.Tu continui a lanciare accuse infondate nascondendoti dietro ad un nome che non dice nulla, in modo vile e codardo.Come già ti dissi,quanto UNO E’ ZERO L’OFFESA E’ NULLA.NON HO MAI STRONCATO NESSUNO,NON HO MAI PARLATO MALE DI UN RISTORANTE SU QUESTO BLOG,E NON HO MAI FATTO PUBBLICITA’ AD USO PERSONALE,.SE PUOI PROVARE IL CONTRARIO, FALLO,ALTRIMODO TACI.AL CONTRARIO ,CERCO DI DARE EVIDENZA A TANTI COME MICHELE CARTUSCIELLO CHE LAVORANO BENE E NELL’OMBRA.PRIMA PERO’ SE VUOI DARE UN VALORE A QUELLO CHE DICI,METTI IL NOME EIL COGNOME E LA FACCIA COME HO FATTO IO ALTRIMENTI VIENI PRESO PER QUELLO CHE FINORA HAI DIMOSTRATO DI ESSERE,UN CODARDO CALUNNIATORE .NON VOGLIO NEANCHE SFORZARMI DI IMMAGINARE CHI TU POSSA ESSERE PERCHE’ DI ARRIVISTI DA 2 SOLDI CHE VOLEVANO LA CONDOTTA DELL’AGRO PER SPECULARE CE NE ERANO ALMENO DIECI E LA SCELTA DI DARLA A ME HA PREMIATO L’ONESTA DELLA MIA PERSONA E I TANTI CHE MI CONOSCONO POSSONO TESTIMONIARE.AL CONTRARIO,CHI SFRUTTA I PRODUTTORI,CHI ORDINA LA MERCE E NON LA PAGA,CHI DICE DI VOLER AIUTARE UN TERRITORIO MA VUOLE AIUTARE SOLO SE STESSO TROVERA’ IN ME UN FIERO OPPOSITORE.detto ciò Alfio,se vuoi dirmi chi sei in privato e chiarire qualsivoglia problema col sottoscritto,scrivimi e ne parliamo.Non c’è nulla di personale con nessuno e se c’è stata qualche incomprensione la chiariamo.chiunque tu sia,CHIUNQUE,se ritieni di aver subito un torto basta parlarne in privato,questa la mia mail [email protected] Non farti nessun problema,sono sempre disponibilissimo ad incontrare chiunque magari davanti a un buon piatto e a discutere di tutto.Aspetto tue notizie per dimostrarti che non sono chi Mi accusi di essere,ma forse questo tu lo sai già!!!!!!

  8. …non aggiungo altro, ti sei risposto da solo; il mio nome e la mia faccia l’ho messa in cose ben più importanti.
    Cosa credi che pensino di te i miei colleghi di Sarno, San Marzano, San Valentino, Scafati, Angri ecc. eccezion fatta per i tuoi “amici di merenda”? Sarebbe il caso di iniziare a fare qualche indagine; la sig.ra Abagnale è stata tirata in ballo perchè è stata Lei a voler ballare: quali erano i tuoi notori meriti e/o titoli per essere preferito a decine di persone? perchè le nomine sono pilotate? perchè parli sempre e soltanto degli “amici” di slowfood? Ce ne sarebbero altre di domande da fare e come vedi tutte lecite, ma mi fermo qui perchè ho abusato fin troppo di qualcosa che non è mio, e per me la vergogna è ancora un valore.
    Saluti.

  9. Caro Alfio,non c’è uno dico uno,ristoratore dell’agro nocernino che mi abbia chiesto una mano e non sia stato da me aiutato come potevo dando tutto me stesso.La porta della condotta è e sarà sempre aperta a quanti si comportano e lavorano con correttezza e passione.Di questi fantomatici tuoi colleghi che mi criticano,non ho notizia mentre sono tante le attestazioni di stima e affetto e il fatto che la condotta conti tanti amici ne è la prova.Tu invece CONTINUI A NASCONDERTI E A LANCIARE ACCUSE CHE NON PUOI PROVARE.PERCHE’ NON MI CONTATTI IN PRIVATO E MI SPIEGHI I MOTIVI DELLE TUE CRITICHE?COME TI COMPORTI FAI CHIARAMENTE CAPIRE CHE IL TUO E’ UN AGIRE MOSSO SOLO DA RANCORI PERSONALI DI CUI TI GIURO IGNORO LE CAUSE.Venendo alle tue domande ti rispondo,ma sappi che è l’ultima volta che lo faccio senza sapere chi sei perchè lanciare accuse stando nell’ombra è DA VILI:
    1) il meritio per essere fiduciario è avere la fiducia della dirigenza regionale di slow food prima ancora che competenze specifiche che pure non mi mancano(assaggiatore onas,corsi di degustazione vino,olio,distillati…).Dare a me la condotta significava darla ad una persona per bene che giammai ha perseguito un interesse personale.e mi ripeto,se puoi dimostrare il contrario FALLO,sennò TACI.
    2)le nomine non sono pilotate ma si cerca sul territorio una persona che garantisca un comportamento corretto e che si dia da fare per perseguire gli scopi associativi.
    3)Parlo degli amici di slow food dove gli amici sono i ristoratori e i produttori che seguono la filosofia slow poichè questo è il compito del fiduciario.Certo non posso parlare di un locale che fa una cucina diversa dai canoni di slow(e pure ci sono state delle collaborazioni) o di un produttore che persegue logiche opposte.Comunque,la CONDOTTA è APERTA A CHIUNQUE,RISTORATORE O PRODUTTORE,VOGLIA CON ONESTA’ PERSEGUIRE IL CREDO DI SLOW FOOD DI UN “CIBO BUONO PULITO E GIUSTO”.CHI LA PENSA DIVERSAMENTE,CHI CREDE NEI PRODOTTI STANDARDIZZATI O NEI RISTORANTI DOVE TROVI DI TUTTO,E’ RISPETTABILISSIMO MA NON E’ SLOW FOOD E QUINDI DISTANTE DAL CREDO DELLA NOSTRA ASSOCIAZIONE.DETTO CIO’,NON RUBO PIU SPAZIO A QUESTO SITO E SE VORRAI ALTRI CHIARIMENTI CONTATTAMI IN PRIVATO.NON RIFUGGO IL CONFRONTO ANCHE SE CONTINUO A PENSARE CHE DOVRESTI DIRE CHI SEI PERCHè SOLO CHI HA QUALCOSA DA NASCONDERE,SI CELA NEL BUIO.OLTRETUTTO CONSENTIMI,STIAMO PARLANDO DI GASTRONOMIA,UN TEMA LEGGERO,E CERTI ATTACCHI PERSONALI GRATUITI E L’ASTIO CHE DIMOSTRI MI SEMBRANO FUORI LUOGO.SIA TU UN RISTORATORE O UN RAPPRESENTANTE,CONTATTAMI,CHIARIAMO,E SONO SICURO CHE POTREMO ORGANIZZARE ANCHE QUALCOSA INSIEME PURCHè NE’ IL MIO CREDO NEè IL TUO VENGANO STRAVOLTI. :-) CIAO ALFIO,ASPETTO TUE NOTIZIE IN PRIVATO :-D

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