L’Oro di Napoli a Montecorvino Rovella, la pizza di Pierino Cardonia nel cuore dei Picentini
L’Oro di Napoli a Montecorvino Rovella
Viale della Repubblica, 56
Tel 324.7767015
Chiuso il lunedì

L’Oro di Napoli, Pierino Cardonia con la moglie Lucia
Ha compiuto da poco otto anni L’Oro di Napoli che Pierino Cardonia gestisce con la moglie Lucia e i figli a Montecorvino Rovella, nella fresca cornice dei Picentini, siamo in provincia di Salerno, una realtà dove la ricerca e lo studio degli impasti sono una missione di vita.
Pierino ha una sorta di venerazione per il lievito madre che coccola come se fosse uno dei suoi figli, e per i prodotti a “km 0 Vero” del ricchissimo territorio che lo circonda. Gli ortaggi provengono da piccoli produttori locali così come buona parte dei salumi, le nocciole dalla vicina Giffoni Valle Piana, la mozzarella, rigorosamente ed esclusivamente di bufala (anche senza lattosio), da un piccolo caseificio che si trova a pochi km dalla pizzeria.
Pierino, dunque, è sempre all’opera, è infaticabile, e l’ultima sua proposta consiste in un menù degustazione che consente di fare un viaggio attraverso la sua “idea di pizza”. Un’idea semplice e complessa allo stesso tempo che fonde tecnica, passione e tradizione.
Per iniziare golose e fragranti nuvolette che si fanno mangiare una dopo l’altra. Queste le farciture: borragine dei Picentini, alici di Cetara e stracciata di bufala; ricotta di bufala mantecata con pesto di basilico fatto in casa e datterino giallo infornato; guanciale di Amatrice e stracciata di bufala.

L’Oro di Napoli, Nuvolette
A seguire una fritta e al forno con ragù di braciola montecorvinese cotto dolcemente per 8 ore in creta, stracciata di bufala e olio extravergine di oliva.

L’Oro di Napoli, fritta e al forno con ragu’ di braciola montecorvinese
Un morso autentico nella storia del paese con l’aggiunta della stracciata di bufala che, oltre a rendere super goloso il boccone, rinfresca il palato.
Filante e saporito poi il calzone fritto con la parmigiana di melanzane dell’orto cotta nel forno a legna, bufala e scaglie di parmigiano.

L’Oro di Napoli, calzone fritto con parmigiana di melanzane

L’Oro di Napoli, calzone fritto con parmigiana di melanzane – particolare
Chiude la carrellata la pizza da cui è iniziata la storia del locale, quella con cui nel 2018 Pierino è risultato tra i vincitori nella categoria Pizza Napoletana STG nell’ambito della 27esima edizione del Campionato Mondiale della Pizza a Parma: bufala, patate, guanciale di Amatrice, granella di nocciole di Giffoni, menta e perline di bufala.

L’Oro di Napoli, Pizza Campione del Mondo 2018
Conclusione dolce col Pan Pierino al limone bio con un fresco e intenso gelato al fior di bufala, un lievitato in versione estiva ben fatto e dal profumo intenso.

L’Oro di Napoli, Pan Pierino al limone bio con gelato al fior di bufala

Montecorvino Rovella, tramonto
In conclusione Pierino Cardonia è la dimostrazione che lo studio e la ricerca danno sempre l’input per proporre qualcosa di nuovo e interessante al cliente senza mai dimenticare le tradizioni che sono da proteggere e divulgare, perché è dalle radici più solide che crescono gli alberi più forti e più belli.
L’Oro di Napoli
Viale della Repubblica, 56
Montecorvino Rovella (Sa)
Tel 324.7767015
Chiuso il lunedì
Menu degustazione: 20 euro a persona (prima bottiglia di acqua inclusa)
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Scheda del 19 dicembre 2017
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L’Oro di Napoli, Pierino Cardonia con la sua famiglia
L’Oro di Napoli a Montecorvino Rovella. La vita può mettere spesso con le spalle al muro tuttavia ci sono casi in cui chi è caduto non si è fatto mettere al tappeto ma si è rialzato e ha provato a ricostruirsi, riuscendoci.
E’ quanto accaduto a Pierino Cardonia, oggi pizzaiolo che in passato ha lavorato in un ambito diverso, quello della pittura e delle decorazioni a Montecorvino Rovella, piccolo centro nei Picentini (qui la mia guida enogastronomica al Parco Regionale).
Quando la crisi spazza via l’impegno di una vita e fa crollare tutte le certezze e le possibilità di sostentamento della propria famiglia, la moglie Lucia e dai tre figli Giuseppe, Erika e Asia, Pierino Cardonia decide di tentare una scommessa.
Dal 2007 al 2010 frequenta la Scuola Chef Passion di Salerno che lo inizia al mondo della cucina e si appassiona ai programmi su Alice TV dove fa il suo primo incontro “visivo” con il pizzaiolo Antonino Esposito della pizzeria Acqu’ e Sale di Sorrento che è protagonista del programma “Passione Pizza”. Nel 2012 partecipa al I Trofeo Nazionale Pizza Amatoriale di Sorrento “Pizza che passione” alla pizzeria Ahum classificandosi al terzo posto. L’anno successivo, frequenta un corso tenuto da Antonino Esposito in cui apprende i principi teorici e gli insegnamenti pratici che gli serviranno come preziosa base per continuare a tenere le mani in pasta nel campo della pizza che così tanto lo avvince e per sperimentare, elaborare, provare, senza sosta.
Nasce così una bella intesa professionale e una solida amicizia con quello che diventerà in breve tempo il suo mentore e il suo punto di riferimento motivazionale, il punto di partenza di un cammino professionale in cui Antonino Esposito non ha mai lasciato solo Pierino ma lo ha sempre affiancato e tuttora lo affianca in un processo di formazione continua.

L’Oro di Napoli, Pierino Cardonia con Antonino Esposito
Durante questo tempo Pierino cerca di capire le farine, gli impasti, la lievitazione e tutto ciò che ruota attorno a questo mondo che gli offre uno spiraglio di speranza e fiducia nel futuro.
E’ il 20 luglio del 2014 quando con la moglie Lucia concretizza un sogno con l’inaugurazione del locale durante la quale Antonino Esposito stesso è al forno per aiutare a sfornare le pizze per i tanti ospiti convenuti.
Pierino Cardonia decide di puntare sulla qualità delle materie prime, sia per l’impasto che per la guarnizione delle sue pizze.

L’Oro di Napoli, Pierino Cardonia con Antonino Esposito
Per quanto riguarda l’impasto usa una farina con grani 100% italiani biologici povera di glutine dei Molini Spigadoro di Bastia Umbra in provincia di Perugia. Questo è ottenuto grazie alla pasta di riporto senza l’aggiunta di lievito di birra e viene sottoposto a 60 ore di lievitazione. Ne realizza anche una versione multi cereale.
Tra i prodotti per la guarnizione troviamo la mozzarella di bufala campana dop del Caseificio Ponte Molinello di Giffoni Sei Casali, il caciocavallo di Calitri e dei Monti Lattari, il Provolone del Monaco dop, le alici e il tonno di Cetara, la ‘nduja di Spilinga, il limone di Sorrento igp, le cipolle rosse di Tropea igp, l’olio extravergine di oliva di propria produzione ottenuto dalla varietà Tonda, i pomodori Così Com’è, il pomodoro San Marzano dop dell’Agro Sarnese Nocerino e quello pizzutello, gli affettati di Bracigliano e Picerno nonché verdure, ortaggi, noci e nocciole coltivate dal papà in un terreno di proprietà a circa un chilometro e mezzo dalla pizzeria.
Il menu, che cambia ogni 3 mesi, è una sorta di tassello di un puzzle. Quando gli chiedo quali sono quelle più rappresentative, infatti, Pierino mi risponde che ciascuna è un pezzo di un lavoro complessivo fatto di sudore, tenacia, passione e laboriosità che lo ha portato oggi ad avere tanti fedeli clienti che amano le sue pizze e il senso di calorosa accoglienza che trovano nel suo locale.
Tante sono infatti le testimonianze di stima e affetto che ogni giorno lo spronano a fare sempre meglio e Pierino considera proprio gli affezionati clienti il suo patrimonio più prezioso tanto da dedicare alcune pizze in menu a chi da sempre lo sostiene. Tra queste abbiamo assaggiato la “A Tutto Gas di Giuseppe Rossomando” con pesto di zucchine e menta, mozzarella, guanciale e parmigiano e la “Federico Mazza” con mozzarella, pomodorini gialli e rossi, parmigiano e salsiccia.

L’Oro di Napoli, la pizza A Tutto Gas di Giuseppe Rossomando

L’Oro di Napoli, la pizza Federico Mazza
Al forno Pierino è con il figlio Giuseppe. Invece la sala, che ospita 94 posti, è gestita con un garbo schietto dalla moglie Lucia aiutata dalle figlie Erika e Asia e da due ragazze che si occupano del servizio ai tavoli.
Per iniziare soppressata di Giffoni, capicollo e salsiccia dei Picentini.

L’Oro di Napoli, soppressata di Giffoni, capicollo e salsiccia
A seguire quattro varietà di pecorino servite con miele Millefiori locale (stagionato in fieno, in noci, in cenere e Romano) e la mozzarella di bufala campana dop di Ponte Molinello di Giffoni Sei Casali.

L’Oro di Napoli, miele e formaggi

L’Oro di Napoli, la mozzarella di bufala di Ponte Molinello di Giffoni Sei Casali
Si parte con una pizza di chiara identità contadina con borragine, nocciole e olive del posto.

L’Oro di Napoli, la pizza Viale della Repubblica
Poi è la volta della “Pizza del Maestro” con provola affumicata, cipolla rossa di Tropea e parmigiano a scaglie e la “Federico Mazza” con mozzarella, pomodorini bianchi e rossi, parmigiano e salsiccia.

L’Oro di Napoli, la Pizza del Maestro
Chiude la serie delle bianche la “Pizza del Golfo” con mozzarella, mortadella Bologna igp, carciofini arrostiti e limone di Sorrento igp.

L’Oro di Napoli, la Pizza del Golfo
In chiusura la Margherita “L’Oro di Napoli” con mozzarella, perline, pomodoro e basilico.

L’Oro di Napoli, la Margherita L’Oro di Napoli

L’Oro di Napoli, il cornicione nel dettaglio
In conclusione zeppoline con crema e amarene e per finire piccole golosità con crema alle nocciole e topping all’amarena con cui i clienti vengono omaggiati a fine pasto.
Tra i dolci in carta anche il classico spumone di Pasqualino Lamberti di Montecorvino Rovella.

L’Oro di Napoli, zeppoline con crema e amarene

L’Oro di Napoli, il dolce dell’amore

L’Oro di Napoli, liquorini
Ultimo progetto di Pierino Cardonia, appena nato, è quello delle birre artigianali da 75 cl, una doppio malto (6,8°) e una bionda (5,5°) che parlano di territorio anche grazie alle etichette su cui compaiono i luoghi dell’infanzia di Montecorvino Rovella in cui Pierino è radicato e che ama. Da febbraio saranno disponibili altri 4 gusti e anche il formato da 50 cl.

L’Oro di Napoli, le birre artigianali di produzione propria
In menu anche birre campane e una buona selezione di vini (tra cui etichette di Mastroberardino, San Salvatore e Polito e il Gragnano di Mariano Sabatino).
La pizza è anche questo, è offrire la possibilità di farcela oltre ogni difficoltà, è un simbolo di speranza, è il fuoco che alimenta un sogno di riscatto che diventa realtà grazie anche e soprattutto all’unione familiare e alla passione per quest’arte.
L’Oro di Napoli
Viale della Repubblica, 56
Montecorvino Rovella (Sa)
Tel 324.7767015
Chiuso il lunedì