Ponte della Lama 2005 Rosato Puglia igt


CEFALICCHIO

Uva: nero di Troia, montepulciano
Fascia di prezzo: da 1 a 5 euro
Fermentazione e maturazione: acciaio

Parmigiana di pesce serra, cannelloni verdi, pasta e fave, cefalo e gamberetti, bruschette con ricotta di bufala. Piccolo pranzo domenicale al Pappacarbone di cui si è appassionato Enzo Vizzari sull’Espresso di venerdì 5, tante bottiglie in degustazione, una vuota: il rosato di Cefalicchio, antica azienda della famiglia Rossi, in conduzione biodinamica dal 1992, dunque in tempi non sospetti. Ancora una volta, insomma, questa tipologia mostra tutta la sua potenza e poliedricità nell’adattamento ma, soprattutto, piace a tutti i palati. Naturalmente, intendiamoci, non stiamo parlando di un vino di grande complessità, capace di rendere memorabile una degustazione, bensì di un vino di servizio, adatto ad accompagnare discretamente la maggior parte dei piatti della cucina moderna alleggerita e marinara, sostenere la conversazione e far rimpiangere a tutti la mancanza della seconda bottiglia. Il tutto a prezzo strepitoso. Ecco la risposta meridionale alla crisi del vino, quella del consumo quotidiano soprattutto nel nostro clima caldo. La vinificazione avviene non per salasso, come in genere si faceva per ottenere i rosati, ma con un contatto solo di alcune ore con il mosto e pigiatura molto leggera. Sono convinto, ma la mia è una presunzione quasi ideologica, che usando solo il nero di Troia il bicchiere potrebbe avere più carattere e maggiore riconoscibilità. La diffusione del montepulciano infatti è il risultato della necessità di avere iperproduzioni tipica degli anni ’60 e ’70, per questo è scesa lungo la dorsale adriatica sino nelle Murge per affacciarsi anche nel Sannio. Ora è in significativo arretramento di fronte all’avanzata dei vitigni campani in forte espansione sia in Puglia che in Molise: aglianico, falanghina e fiano. In genere, ma non sempre, il montepulciano banalizza il vino perché lo arrotonda troppo. Ponte della Lama ha buoni sentori di frutta rossa con un sottofondo floreale di rosa, in bocca ha un ottimo attacco morbido, la beva è sostenuta dalla freschezza, nonostante l’annata difficile ha persistenza e struttura. Un bel prodotto della novelle vague rosata di Puglia, pensato in una azienda di solide tradizioni, sorvegliata dal Vulture e dal Gargano dove si producono olio extravergine e conserve di grande qualità grazie ad un terreno non stressato e al giusto rapporto con le leggi della natura.

Sede a Canosa. Cantina in località Cefalicchio. Sede legale: corso San Sabino 6, punto vendita via Andrea Doria 11. Tel. 0883 617601, fax 0883 666238. www.cefalicchio.com. Enologo: Franco Pastore. Ettari: 90 di proprietà. Bottiglie prodotte: 150.000. Vitigni: nero di Troia, montepulciano, chardonnay, moscato reale.