Presentata la guida Postcard from Cilento di Bruno Sodano: un viaggio nei segreti della terra della Dieta Mediterranea


Postcard from Cilento, la guida cartacea

di Carmen Autuori

La guida

Postcard from Cilento la guida turistica – non turistica, e non è una contraddizione come vedremo, ideata e scritta da Bruno Sodano con la prefazione di Luciano Pignataro, giunta alla sua ottava edizione, nasce con lo scopo di accompagnare i viaggiatori nei segreti della terra dei longevi, patria della Dieta Mediterranea. In sostanza una versione contemporanea delle antiche e preziose “cartoline viaggiate”, oggi veri e propri cimeli storici che, oltre a testimoniare con immagini le varie tappe di un viaggio, ne riportavano le sensazioni più intime, ossia pezzi di vita vissuta.

Postcard from Cilento, Bruno Sodano

Una forte assonanza, non solo nel nome, con Postcard from Cilento perché entrambe sono mosse da uno stesso scopo: raccontare per condividere emozioni.

Le stesse emozioni che Bruno, napoletano di nascita e cilentano per amore, ha vissuto in prima persona e continua a vivere ogni volta che respira l’aria salmastra delle magnifiche coste o l’odore del mirto, del ginepro, della menta selvatica quando percorre i sentieri dell’entroterra. È il racconto di produttori, delle storie di chi resta, nonostante tutto, per farsi custode di un patrimonio d’inestimabile valore. È la testimonianza di sapori, di piatti risultato di riti ancestrali, ma anche di fine dining, di osterie, di agriturismi e di piccoli hotel di charme dal lusso raffinato e discreto, dell’inconfondibile odore del pane da grani autoctoni e di pizze “emigranti” che hanno mantenute saldo il loro credo centrato sui prodotti della terra, la loro.

La nuova edizione 2025 racconta di 27 paesi, dalla costa all’entroterra, si presenta in 164 pagine formato rivista, la versione digitale, completamente gratuita e scaricabile dal sito www.postcardfrom.it , è in italiano e in inglese ed è distribuita nella versione cartacea su tutto il territorio cilentano, nei punti di accoglienza Cilentomania, negli esercizi selezionati e in tutte le principali fiere del turismo e della ristorazione in Italia.

<<Il Cilento non si attraversa, si ascolta, ha bisogno di tempo, di silenzi – dice Bruno Sodano -. Qui la natura ha tenuto per sé il meglio, oltre al mare, ai monti, agli orti, anche i volti di chi ha deciso di restare. Quest’anno non ho voluto fermarmi alla superficie delle cose, ma di scendere nelle radici camminando nei paesi, entrando nelle case dove, tra l’altro, ho scoperto ricette inedite fedelmente riportate nella guida. Il risultato assomiglia ad un diario di bordo, fatto non solo di itinerari, ma di esperienze immersive nella patria della Dieta Mediterranea. Proprio per questo ho pensato di presentare la nuova edizione a Dispensa San Salvatore 1988 della famiglia Pagano la cui visione di Cilento è basata su un unico credo, la Dieta Mediterranea appunto, che non è solo un modello alimentare, ma un vero e proprio stile di vita fondato sulla connessione profonda tra persone, prima ancora che su uomo e natura, che diventano comunità. Ho desiderato che i tanti amici presenti potessero osservare, gustare, toccare con mano una straordinaria realtà fondata sul grande rispetto per questa terra benedetta prima dagli dei e poi da Dio, partendo dalla visita all’azienda agricola>>.

Postcard from Cilento, Dispensa San Salvatore 1988

Il tour alla scoperta dell’Azienda Agricola San Salvatore di Peppino Pagano

Si parte con la visita al modernissimo caseificio che produce latticini con latte di bufala allevate all’interno dell’azienda stessa nella limitrofa Giungano. Qui tutto ruota intorno a tre principi fondamentali: la tradizione, la sensibilità e l’innovazione data dall’uso di macchinari all’avanguardia che garantiscono un prodotto eccellente.

Postcard from Cilento, il caseificio

A seguire la scoperta dell’orto che con i suoi prodotti – ortaggi, frutta, uova e carni proveniente da polli e galline felici – ha come scopo la valorizzazione della cucina di Dispensa San Salvatore, dal 2016 una tra le più solide realtà ristorative pestane, sosta quasi obbligata per gourmet e viaggiatori appassionati di cilentanità. Qui è il menu che insegue l’orto non viceversa.

Post card from Cilento, l’orto

Colpisce la profusione di fiori, lavanda, rose, margherite e siepi fiorite che delimitano la suddivisione ordinatissima degli spazi, ognuno destinato a colture diverse, in base alla stagionalità.

Ci viene spiegato che la loro presenza oltre a fornire il nutrimento per le api (all’interno dell’azienda sono presenti varie arnie) funge anche da attrattore per gli insetti nocivi.

L’esteso frutteto prevede la coltivazione del melograno e del fico, un omaggio al Cilento più autentico, mentre le albicocche ricordano la terra natia di Peppino Pagano, il vesuviano.

Postcard from Cilento, il frutteto

Sempre nel frutteto more, fragoline di bosco, ribes, mirtilli: tutti i frutti saranno destinati alla pasticceria del ristorante oppure trasformati in confetture per impreziosire i magnifici yogurt di latte di bufala, liquori o nettari.

E proprio nel frutteto razzolano le galline ovaiole del tipo Livornese, considerate le ruspanti per eccellenza, le Australorp, ovaiole da record e polli della razza Bresse, una razza francese che possiede il marchio A.O.P, equivalente della nostra DOP, e si caratterizza per la carne assai pregiata.  L’allevamento, orgoglio del direttore Antonello Ricco, è dotato di un’unità di macellazione mobile, mentre le uova vengono raccolte rigorosamente a mano.

Postcard from Cilento, le galline

Si prosegue per la visita all’allevamento modello di Giungano dove bufale felici vengono alimentate con i foraggi coltivati in azienda e seguono una dieta specifica per ogni esigenza.

Postcard from Cilento, le bufale

A ridosso l’impianto di biogas che, sfruttando il letame, alimenta un motore di collegamento ad un cogeneratore producendo energia elettrica utile al fabbisogno aziendale. Un altro esempio virtuoso centrato sul rispetto per l’ambiente.

Un piccolo gioiello la cantina, orgoglio di Peppino Pagano, testimonianza di una cultura vitivinicola antichissima, quella del Cilento, che ha dato vita ad alcuni dei vini più iconici dell’intera Campania.

Postcard from Cilento, la cantina con Peppino Pagano

Concludendo l’azienda agricola San Salvatore è un vero e proprio incubatore culturale il cui scopo è quello di valorizzare il rispetto per la terra, la ricerca, il recupero delle tradizioni, la tutela della biodiversità.

Il pranzo

All’ombra di un rigoglioso pergolato nel parco della Dispensa San Salvatore, delimitato da cespugli di rose canine e magnifici agapanti, il pranzo conviviale.

Postcard from Cilento, il tavolo imperiale

Un bellissimo colpo d’occhio il tavolo imperiale, la cui mise en place con runner a quadretti rossi, centrotavola di erbe mediterranee, mirto, menta, rosmarino, basilico e peperoncini rossi in vaso, colorati piatti di ceramica ha anticipato il tono del pranzo, ovvero una tipica colazione cilentana di quelle che si consumavano in campagna nella breve pausa dal duro lavoro. A fare da sfondo la lavorazione “live” dei cavatelli, acqua e farina impastati con gesti sapienti e la produzione in diretta di treccia e mozzarella.

Postcard from Cilento, la lavorazione dei cavatelli

Ovviamente tra gli antipasti latticini a profusione, oltre alla mozzarella, la ricotta, il cacioricotta, il primosale. A seguire la frittata di patate, le melanzane imbottite alla cilentana, la ciambotta di verdura appena raccolta nell’orto, l’insalata di fagiolini e patate, la parmigiana, gli straordinari salumi di Gioi Cilento. E poi l’insalata di pomodoro contadina con friggitelli crudi, melanzane sott’olio, cipolla novella, sedano, basilico a profusione, quella che una volta si consumava direttamente nei campi in una ciotola condivisa e l’acquasale, pane di grano autoctono con pomodori e alici di menaica.

PostCardFrom Cilento, la mozzarella

PostCardFrom Cilento, ricotta e primosale

Postcard from Cilento, acquasale

Postcard from Cilento, insalata patate e fagiolini

Postcard from Cilento, le melanzane imbottite

Postcard from Cilento, l’insalata di pomodoro contadina

Come dicevamo, qui è il menu che insegue l’orto e non viceversa, allora cavatelli con i fiori di zucca e cremosa ricotta e la lagana e ceci, il piatto quattro stagioni sulla tavola dei cilentani.

Postcard from Cilento, cavatelli e fiori di zucca

Postcard from Cilento, lagane e ceci

La vera sorpresa è stata la frutta, ormai quasi introvabile nei ristoranti: ciliegie, fragole e albicocche orgoglio di don Peppino Pagano che le ha importate dalla sua terra, il Vesuvio, e che ora crescono nel frutteto adiacente all’orto della Dispensa. Per finire immancabile lo yogurt di bufala, tra i prodotti di punta della latteria, con i lamponi e una deliziosa cheesecake ai frutti di bosco.

Postcard from Cilento, la frutta

Postcard from Cilento, la cheesecake

Concludiamo la meravigliosa giornata con una riflessione di Luciano Pignataro, tratta dalla prefazione alla guida: “Per entrare nei segreti bisogna conoscere il Cilento e questa guida ha precisamente questo scopo. Non vi resta che leggerla”.

La guida Postcard from Cilento è scaricabile gratuitamente al seguente link:
www.postcardfrom.it

 

Un commento

  1. Acquasale di terra acquapazza di mare:solo questo potrebbe bastare nel Cilento a farti ………….volare in senso letterale visto che l’aereo porto a pieno ritmo almeno d’estate ha ricominciato a funzionare.FRANCESCO

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