Sulla pizza? Solo olio di semi, mai olio d’oliva! Parola della pizzeria Da Michele


Alessandro Condurro

Alessandro Condurro

Sulla pizza? Meglio l’olio di semi a quello d’oliva. Non le manda a dire Alessandro Condurro della Pizzeria Da Michele, protagonista della più gettonata intervista di questo mese.
Proprio nel corso di una discussione su Facebook passa al contrattacco.“Parliamo di olio? Bene, io mi siedo qui comodo ad aspettare qualcuno che mi dimostri scientificamente, attenzione non per gusto o preferenza personale, come l’olio di semi di soia faccia male e quello extravergine no, come sulla pizza l’olio di semi di soia sia nocivo e quello extravergine no, o uno sia più o meno nocivo dell’altro. Signori miei, noi non andiamo a casa degli altri ad imporre le nostre regole, ma nessuno (associazioni, protocolli, consorzi, giornalisti) deve imporci le loro. Noi a casa nostra usiamo l’olio che ci pare a noi e lo facciamo e lo diciamo a testa alta andandone fieri. Poi per carità anche a me sulla fetta di pane o sulla mozzarella piace di più l’olio extravergine a crudo”.

Pizza napoletana (Foto Riccardo Melillo)

Pizza napoletana (Foto Riccardo Melillo)

Che dite, ce n’è abbastanza per una bella sparatoria estiva?

7 Commenti

  1. A giudicar leggerezza,profumo e sapore e digeribilita’di codesta pizza…totale ragione al sig,Condurro.Poi la moda,la scienza,ed il vezzo,cambia idee e visure et concetti.Qualora un azienda denominasse il suo olio…. estratto finissimo di girasole pregiato nazionale ed in graziosa bottiglia superasse nel prezzo il top extravergine… ecco che come per magia la conversione dei piu’prende forma…

  2. La posizione presa dall’intervistato è comprensibile. La sua attività , tra le più antiche nel settore, ha sempre usato olio di semi…non c’è molto da replicare, non lascia troppo spazio alle opinioni altrui.
    Come smentirlo? L’altra sera sono stato a mangiare una pizza fritta di fronte a “Michele” , in realtà ero andato per tentare di mangiare una delle sue margherite, ho ripiegato, facendo benissimo, sulla pizza fritta per la fila che c’era , fila che alle 20.30 era già sufficiente a scoraggiare chi come me, lo riconosco, non ama particolarmente la loro pizza. Ebbene alle 11.00 c’erano ancora circa 30/40 persone in attesa…con questi risultati il sig. Condurro si fa tante risate grasse quando viene tirato in ballo su questioni di olio evo o di semi. Per ora è ancora così. Nel frattempo gli altri, i Sorbillo, I Salvo, I Vuolo fanno la loro strada e non vivono di rendita …perchè si sa , prima o poi le rendite finiscono.

  3. Certo in termini di calorie non cambia niente, cambia sicuramente il gusto ed il sapore,cambia la quantità di antiossidanti, ed aggiunto a uscita forno non aggiunge niente in termini di sapore. Sarei pero’ curioso di sapere la temperatura della pizza durante la cottura, non la temperatura del forno, ma proprio della superficie del disco di pasta, perchè ogni olio a temperature diverse si comporta in un determinato modo.

  4. Buongiorno non entro nel dibattito ma anni fa leggendo il protocollo della Pizza verace si parlava di olio EVO . Al più presto rigiro la domanda al Pizzaiolo di Fiducia. Cordiali Saluti Antonio

  5. Il punto è quello dell’equilibrio tra qualità del prodotto e gusto; ovvero, laddove l’olio di semi sia davvero di ottima qualità (non saprei come andrebbe dimostrato), allora il prodotto risulterebbe accettabile al di là del gusto anche personale.
    Certo, l’olio di oliva garantisce quel gusto unico che, unito agli altri ingredienti, ben si sposa producendo un prodotto finito unico per gusto e qualità; ma si potrebbe obiettare che l’olio di oliva cambia il gusto!!
    A mio avviso, ogni ingrediente DEVE apportare gusto e non risultare neutro, pertanto, personalmente, prefisco olio di oliva.

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