Roma, ViviBistrot. Colazione nel parco a Villa Doria Pamphili


Il Vivi Bistrot a Villa Doria Pamphili

Una splendida giornata di sole. E’ festa, si pranza fuori. Ma dove? Come tenere a bada allo stesso tempo una petite peste di sei anni e una bilancia superelettronica che impietosamente registra con precisione fino all’ultimo grammo? Mi dirigo decisa verso Villa Doria Pamphili, il più grande parco di Roma. Sicuramente grande abbastanza da neutralizzare le energie della piccola e i miei sensi di colpa.
Ho sentito parlare di lunch leggeri, zuppe vegan, tutto bio e arredi in stile provenzale. E, soprattutto, ho sentito parlare di Daniela Gazzini e Cristina Cattaneo, le due donne (ovvio no?) all’origine di tutto ciò. Filosofia di «vita nel parco», imprenditoria e inventiva femminili, alimentazione salutista e il gioco è fatto.

Una concentrazione di piccoli eventi pubblici nel parco – come quella che è capitata a me – con allegate centinaia di famiglie in trasferta non è proprio il massimo per capire come funziona la cucina, ma ci provo lo stesso. La sala interna del bistrot, ricavata da un vecchio fienile dell’Ottocento, è molto graziosa, così come il grande bancone del bar. Purtroppo la domenica si serve tutto in bicchieri monouso.

ViviBistrot. Il bancone del bar

Frutta, verdura e gelati sono invitanti così come i dolci da prima colazione e i cornetti che sono in realtà dei croissant niente male. Fuori nel parco c’è davvero tanta gente ma il verde e il panorama aiutano a ritagliarsi preziose boccate di ossigeno. Al bistrot la fila alla cassa è di dimensioni sovietiche, ma scorre veloce.

ViviBistrot. L'angolo centrifughe e gelati

Per fortuna ho prenotato  (la domenica si può solo per il turno delle 12, poi ci si mette in coda anche per il tavolo). Con la bella stagione ovviamente si apparecchia fuori, tutto molto carino anche se più che la Provenza i tavolini ricordano un confortevole giardino made in Ikea. E posate, piatti e bicchieri del menu bambini vengono proprio da li’, imbattibile assicurazione svedese su vetro e porcellana del servizio agli adulti.

ViviBistrot. Il mio tavolo

Il lunch in questa stagione prevede, tra gli antipasti, dei crostini rustici con patè toscano, un buon hummus di ceci fatto in casa servito con pane siriano,  una ricottina di bufala biologica con crostini di pane; mozzarella di bufala bio con colatura di alici di Cetara ma anche un bel cestino di fave fresche e pecorino.

ViviBistrot. Hummus di ceci fatto in casa servito con pane siriano

Tra i primi piatti, invece, vellutata di verdure di stagione bio con caprino fresco, trofie con bottarga di Marzamemi al profumo di limone, delicate ed equilibrate, eliche di Gragnano con pesto fresco, fagiolini e pomodorini pachino.

ViviBistrot. Trofie con bottarga di Marzamemi al profumo di limone

Per i secondi piatti si può scegliere tra diverse quiche alle verdure, il pollo al curry di Madras con riso basmati e cumino, hamburger  di carne biologica o vegetariano, roast beef all’inglese con tortino di patate o carpaccio di tonno affumicato ai profumi del Mediterraneo.

ViviBistrot. Pollo al curry di Madras con riso basmati e cumino

Discreta scelta di insalate e dessert. I prodotti, tutti controllati e di origine biologica, sono il frutto della selezione di Daniela e Cristina tra le specialità regionali italiane e francesi, ma con divertite puntatine nelle cucine più conosciute del Medioriente e dell’India. A pranzo spenderete circa trenta euro. Si organizzano pic nic, feste per bambini e la sera si cena a lume di candela, ingresso esclusivo perchè il parco è chiuso al pubblico.

Virginia Di Falco

Vivi Bistrot
Villa Doria Pamphili

Ingresso di Via Vitellia, 102
Tel.  06 5827540

Aperto:– dal 1° maggio al 30 settembre tutti i giorni fino alle 21.00 e dal martedì al sabato per cena fino alle 24.00
– In inverno: tutti i giorni dalle 8.00 alle 18.00

www.vivibistrot.com

5 Commenti

  1. mi ricorda i bistrot del nord europa all’interno dei parchi cittadini!!!!belle atmosfere

  2. Bene, bene, cara Virginia, vedo che, nonostante la petite e la superelettronica bilancia, non ti perdi d’animo!
    Viva la vita! :-)))

  3. Ha ragione Giancarlo, sembra il bistrot che si trova nel museo Munch……………………pero’ c’e’ solo una piccola differenza: la temperatura e il sole!!!!!!!!!!!!!!!!!!

  4. Sono rimasta un pò delusa dal piatto (?) o meglio ciotolina Ikea che accoglie una porzione (!?!) di trofie al pomodoro per bambini. Per fortuna che il mio piccolo non è di molto appetito … altrimenti avrei dovuto prendere almeno tre porzioni! Siamo lontani dai menù bambini che si trovano in tanti paesi europei. Inoltre è inaccettabile il monouso (per fortuna soltanto la domenica). Penso che si siano ampi margini di miglioramento. Buon lavoro!

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