Salerno, bentornato Pietro Rispoli: ristorante Aladino


Pietro Rispoli con le figlie Maria Rosaria e Annamaria

Pietro Rispoli è tornato a Salerno. Dove è nato, dove aveva cominciato, partendo con il papà. Dove con Il Cenacolo – primo e unico ristorante gourmet del capoluogo campano- aveva risollevato per dodici anni il livello della ristorazione cittadina. Poi il trasferimento nei Picentini, con la Masseria della Nocciola, fino al dicembre dell’anno scorso.

Ristorante Aladino, uno dei Pulcinella di Pietro Rispoli

Oggi è tornato nel «suo» centro storico, con tutta la famiglia a dargli una mano, insieme al suo fedele braccio destro, Antonio Frusciante. Il locale è piccolo, accogliente e raccolto. Ventotto coperti, tanto legno e colori caldi. Il verde, l’arancio e i Pulcinella portafortuna sui tavoli.

Ristorante Aladino, la sala

Un menu breve e conciso, con i classici della tradizione e le proposte più innovative. Troverete i piatti evergreen di Pietro, come il fiore di zucca in pastella con mousse di ricotta, la parmigiana di alici, la genovese, la pizzaiola, la zuppetta di fagioli con tortino di scarole. Ma anche i suoi più riusciti esercizi di cucina, dove attraverso la tecnica vengono esaltati quei prodotti di nicchia continuamente cercati, inseguiti, valorizzati. Ed ecco allora la ghiaccia di finocchi con gamberetti e salsa allo yogurt; il cappuccino di mare; il risotto con consistenza di piselli seppioline e carciofi. Sempre desta l’attenzione ai prodotti del territorio, anche quelli più poveri e nascosti ma, soprattutto, grande rispetto per la stagionalità: il menu attuale resterà così fino a marzo, quando entreranno in carta le verdure e i colori della primavera che Rispoli ama trasferire in cucina.

Ristorante Aladino, dettagli

Tre i menu degustazione, tutti a 35 euro: c’è quello della Tradizione, c’è l’Innovazione e poi il “Faccio io” che segue giornalmente l’estro dello chef. Ricercato e ricco di chicche tutte locali il tagliere di salumi accompagnato da un «velo di latte», cioè le prelibatezze casearie scovate in tanti anni di ricerca e passione, come ad esempio la ricotta di Agerola.

Ristorante Aladino, la pizzetta fritta di benvenuto

Capitolo a sè, come sempre da Rispoli, per il dessert. Si va dall’insuperabile tortino di nocciole di Giffoni con salsa alla vaniglia e frutti di bosco, alla millefoglie di ricotta, alla fonduta di pere con mousse di cioccolato, alle crespelle di mele annurche.
La carta dei vini proietta il meglio della cantina di Pietro concentrato in circa 100 etichette, con servizio anche al bicchiere. Ma non deve temere chi conosce davvero la sua cambusa: su una sorta di lista “on demand” continuamente arricchita e aggiornata sarà possibile ordinare il proprio vino preferito. Facendone richiesta con 12 ore di anticipo, e con un ricarico di solo il 30% sul costo in enoteca, troverete la vostra bottiglia del cuore pronta sul tavolo.

Ristorante Aladino, la carta

Aladino
Via Dei Canali
Tel. 089.229972
Aperto a pranzo e a cena
Chiuso la domenica sera e il lunedi

33 Commenti

      1. in cima a via canali (incrocio con via tasso) abitavano gli avi della famiglia di mia madre.
        è una via che è vicina al trincerone (facilità di parcheggi) ma è anche nel/del nucleo più antico di salerno, senza assolutamente essere movida. anzi..

    1. Caro Gerardo, ti ringrazio per le parole lusinghiere nei miei confronti , l’onore è tutto mio di esserti vicino e essere ritornato a Salerrno, tra l’altro in una zona che mi ha visto crescere.
      A presto

    1. non ho capito chi sei, ma ti ringrazio anche se credo di essere tornato in punta di piedi .
      Cercherò comunque di fare del mio meglio con gli amici dei Canali.

  1. una famiglia che investe in un periodo non proprio facile e un’ottima cucina che ritorna in città. Due belle notizie che meritano un brindisi. Auguri!

    1. Ringrazio per aver espresso belle parole nei nostri confronti e simbolicemente brindo con lei.
      Saluti

  2. Una bella notizia per Salerno…speriamo che in questi anni lo chef così bravo ai fornelli sia migliorato nel rapporto con il pubblico (compresi coloro i quali non conosce personalmente)…ricordo un suo atteggiamento a dir poco brusco ai tempi del Cenacolo…ma ovviamente sarà stata solo una serata sfortunata…
    Salerno purtroppo è una piazza difficile per l’altra ristorazione e l’aspirante tale – come dimostrano tanti felici tentativi purtroppo finiti male negli ultimi tempi – ma certe caratterialità – secondo me – non aiutano soprattutto in un ristorante di livello…

    Comunque buona fortuna perchè la città ha bisogno di iniziative del genere

    1. Signor Nico il carattere dell’ing.Pietro è effettivamente a volte spigoloso. Molto è legato all’aspetto che anche lei sottolineava e cioè, l’assoluta complessità del panorama gastronomico salernitano che certo non agevola chi lavora con passione e professionalità. Si affidi ancora con fiducia “alle cure” dell’ing. Rispoli, sono certo che ne trarrà beneficio.
      p.s. rispetto ai tempi del Cenacolo adesso ci sono anche le figlie e, nonostante la mia ammirazione senza riserve per il fantasioso padre, il fattore estetico ha fatto un notevole salto di qualità.
      p.p.s. anche l’occhio vuole la sua parte.

    2. Gentile Signor Nico,
      anche lei come il Sig.Alex, fà riferimento al carattere di Pietro.
      Sicuramente i giorni non sono tutti uguali ed a questo si aggiunge un carattere che non è certamente falso od affettato, ma bensì un tipo troppo schietto
      per la nostra società, amante della cucina e non di diplomazia.
      Poi aggiungo : Chi è senza peccato scagli la prima pietra.
      P.S. le aspettative nei nostri confronti sono eccessive, non habbiamo la presunzione di fare alta Ristorazione, ma solo una ristorazione che possa soddisfare chi ci vuole seguire e noi stessi.
      Spero sia dei nostri
      A presto.

  3. Bene, ora mi sento di nuovo apposto. Finalmente è ritornato in città Pietro Rispoli, francamente si sentiva e ne sentivo la mancanza, come appassionato e come (se posso permettemi) Salernitano. Ora, di nuovo abbiamo un Ristorante in città. Grazie, Pietro, plauso a Te ed alle tue Figlie.

  4. Sarà sicuramente una “magica” avventura…in bocca al lupo Ingegneeeee’..!!!
    Marco Guarnaccia

  5. oggi, 07 aprile 2012, quasi per caso ho avuto la bellissima notizia del ritorno di Pietro Rispoli a Salerno. Per chi, come il sottoscritto era un assiduo frequentatore del Cenacolo, non poteva esserci notizia più bella dal punto di vista culinario in una città come Salerno che frequento da anni per motivi affettivi, ma che , ahimè, continua ad offrire un panorama gastonomico ben poco esaltante. Il ritorno di un grande chef come Pietro è quindi, almeno per il sottoscritto una grande notizia: saprò di nuovo dove gustare piatti preparati come Dio comanda, sperando che la sua rinnovata presenza i sia di stimolo anche per gli altri ristoratori per superare l’empasse gastronomico di questa città per altri versi desiderosa di progredire. Intanto , ed al più presto vado a rigodermi Pietro!

    1. Ed io ben volentieri sono qui ad aspettarla.Grazie per le graditissime parole espresse nei miei confronti, in tempi così difficili fanno bene soprattutto allo spirito.
      A presto

  6. La cosa peggiore delle “belle cose passate” è che quasi mai ritornano. Archi, tangenti, colori, profumi che m’hanno riportato indietro ad un tempo mai dimenticato, ma soprattutto mi hanno riconciliato con il mio grande “scorbutico” insostituibile Maestro. Avrei voluto scrivere dei piatti che ho provato, dei pani e dei dolci stratosferici, della freschezza travolgente delle materie prime, dei rari assaggi di cose perdute o di cose appena scoperte, e soprattutto della delicata, sobria, complicata semplicità di una cucina mai improvvisata, mai banale, colta e fruibile al contempo…Avrei voluto, ma non avrei mai potuto rendere il senso della mia emozione e nemmeno lontanamente far sentire il profumo di quella attanagliante sensazione di ritorno al passato, la saletta privata, il giovane Pietro e quel suo vino commovente, la sua cucina nuova ed antica, gli occhi ansiosi del papà a leggere di nascosto i piatti e gli sguardi degli ospiti. La cosa peggiore delle “belle cose passate” è che quasi mai ritornano, “quasi” mai, per fortuna. Grazie Pietro di essere tornato nel futuro… e Buona Fortuna a te e alle tue fantastiche donne. Con rinnovato, grande e sempiterno affetto. Il Tuo allievo Gino Oliviero (OGM)

  7. Mi commuovi e ti sono grato per questo ritorno al passato. Il passato è la nostra scuola di vita e nel bene e nel male ci arricchisce di esperienza, ci lega alle persone che poi saranno sempre dentro di noi e tu caro amico sei uno di loro. Come le definisce tu , le mie donne ti aspettano
    Un abbraccio.

    1. Ed io verrò, grato ed onorato di essere dentro la vostra straordinaria storia di vita. A presto. Gino (OGM)

  8. Dopo la prima visita (a cui è subito seguito un commento lasciato nell’altro spazio dedicato ad Aladino presente qui sul sito, ovviamente positivo) non ho potuto fare a meno di tornare e ritornare in questa “oasi nel deserto”.
    I commenti di Oliviero mi hanno fatto ricordare questa citazione di De Filippo, che secondo me meglio descrive le vette Gastronomiche di cui è capace Mr. Rispoli:

    “Solo dopo aver studiato, approfondito e rispettato la tradizione, si ha diritto di metterla da parte, sempre però con la consapevolezza che le siamo debitori, per lo meno, d’avere contribuito a chiarirci le idee. Naturalmente, se si esita ancorati al passato, la vita che continua diventa vita che si ferma ma, se ci serviamo della tradizione come d’un trampolino, è ovvio che salteremo assai più in alto.”[Eduardo De Filippo]

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