Salotto Valadier: la nuova eleganza del gusto nel cuore di Fiumicino
di Andrea Petrini
Borgo Valadier, situato nel cuore di Fiumicino lungo l’attuale via Torre Clementina, rappresenta un esempio significativo di pianificazione urbanistica neoclassica del XIX secolo. Progettato tra il 1823 e il 1828 dall’architetto romano Giuseppe Valadier, il borgo fu voluto dallo Stato Pontificio, grazie anche all’interessamento del tesoriere camerale monsignor Belisario Cristaldi, per rispondere alle esigenze di una popolazione in crescita e per riqualificare l’area portuale lungo la Fossa Traianea, l’antico canale artificiale collegato al porto di Traiano. Questo affascinante quartiere, con il suo porto canale e le suggestive architetture, è oggi diventato un punto di riferimento per gli amanti del buon cibo.
Nel vivace panorama culinario di via Torre Clementina, tra tanti indirizzi di grande livello, spicca una nuova anima enogastronomica: Salotto Valadier. Il locale, nato da un’idea di Francesca Carli, Matteo Camodeca e Andrea Ragno, rappresenta il punto di arrivo di un percorso fatto di passione, famiglia e spirito imprenditoriale.
“Da quando sono nata, i miei genitori avevano un ristorante di carne, e mia madre mi raccontava che, non appena ho iniziato a camminare, andavo in giro per i tavoli a prendere le ordinazioni”, racconta ridendo Francesca. Poi aggiunge, ricordando: “In realtà loro mi hanno sempre spinta a fare altro nella vita. Mi suggerivano di studiare, di andare all’estero”. Ma dopo tre anni di università, Francesca si rende conto che quella non è la sua strada: il suo sogno è aprire un chioschetto al mare. “Nel frattempo ho conosciuto Andrea, e abbiamo fatto una stagione insieme da papà, con mio fratello Matteo”.
Dopo una stagione a Le Brocchette (di cui, appunto, il proprietario Carmine è il padre di Francesca Carli), i tre danno vita ad Azul, un posto giovane e vivace dove godersi il relax del mare, con una proposta ristorativa semplice ma originale, decisamente inusuale per un chiosco sulla spiaggia. L’appetito, mai come in questi casi, vien mangiando, e il successo del locale li spinge a lanciarsi nel Salotto Valadier che, ufficialmente, apre il 4 dicembre 2023.
Il ristorante dispone di due ingressi — uno su via Torre Clementina e l’altro su via degli Orti — e di uno spazio esterno che introduce al percorso tra le diverse sale, le quali, grazie ai loro ampi tavoli, possono ospitare fino a una sessantina di persone.
Lo stile del locale, vintage e raffinato, spazia dall’autenticità della Sala delle Rocce (dove è stata recuperata l’originale conformazione dei muri del palazzo, risalente alla fine dell’Ottocento) alla terza sala, dominata dal bancone del bar, perfetta per intrattenersi nel dopocena, passando per un’altra sala più intima, pensata per eventi privati e dotata di un ingresso riservato.
La mise en place richiama quella di un tempo: candele sui tavoli, centrini, lampadari e complementi d’arredo contribuiscono all’unicità di ogni ambiente.
L’atmosfera è quella di casa: questa è l’idea alla base di Salotto Valadier, un concetto che si riflette anche nella cucina. Il menu porta la firma di Simone Chindamo, affiancato ai fornelli da Davide Leone. I due giovani chef propongono una cucina essenziale e pulita, caratterizzata da un profondo rispetto per la materia prima e arricchita da estrosi e interessanti fuori menu che spesso prevedono una rivisitazione dei piatti tradizionali romani in chiave marinara, come ad esempio la cacio e pepe col polpo o la gricia di calamaro.
La proposta estiva di Salotto Valadier prevede un menù contemporaneo che unisce tradizione mediterranea e creatività gourmet.
Accanto ai classici ed imperdibili crudi di mare, vengono proposti piatti accattivanti come lo scampo crudo e gambero rosso crudo con gelée di limone e coulis di fragole, dalla freschezza travolgente, oppure il baccalà affumicato con melone in osmosi, acqua di melone e crema al basilico: un piatto di grande tecnica (l’osmosi è effettuata tramite soluzione salina) e contrasti, dove si gioca tra sapori salini, affumicati, erbacei e una misurata tendenza dolce.
Altro piatto iconico del menù estivo è la fettina panata di pescato alla milanese, con maionese allo zafferano e concassé di pomodorini. Qui si approda su un comfort food rivisitato, dove la panatura “alla milanese” applicata a una freschissima orata, arricchita dalla maionese allo zafferano (che aggiunge una nota aromatica importante), rende il piatto goloso, croccante e divertente.
Tra i primi, accanto a un risotto con scampi, stracciatella e pesca – dalla cottura impeccabile e audace nei contrasti – spiccano i tonnarelli alla Norma con pescato: un omaggio al celebre piatto siciliano, dove la pasta, cotta nel brodo di ombrina, avvolge un sugo ispirato alla Norma, in cui la dolcezza dei pomodori e la cremosità delle melanzane si fondono con la delicatezza del pescato del giorno. Il tutto è esaltato da una besciamella di ricotta salata, crema di pomodorini arrosto, salsa al basilico e una generosa spolverata finale di ricotta salata.
Tra i secondi, in alternativa alla classica grigliata mista (ovviamente freschissima), abbiamo ordinato il filetto di scorfano scottato con crema di carote, chips di patate e fagiolini corallo: un piatto che gioca sia sulle consistenze che sul contrasto di sapori, risultando equilibrato, solido e ben costruito.
Si chiude in dolcezza con le creazioni di chef Chindamo: dalla tartelletta con lemon curd, fragole e coulis di fragole fino all’ottimo semifreddo al passion fruit con Namelaka al cioccolato bianco e cocco. Una scelta perfetta per concludere con leggerezza e carattere.
La proposta enologica, curata dalla competenza di Francesca Carli, si presenta con una carta che alterna etichette iconiche a referenze più rare e sorprendenti, selezionate con sensibilità e raccontate con la competenza di una sommelier professionista. Un tocco ulteriore di completezza potrebbe essere dato dall’indicazione dei millesimi e da un diverso ordine di presentazione, portando la sezione delle bollicine – al momento della visita posta in chiusura – all’inizio della carta, per riservarle la giusta evidenza e valorizzazione.
Salotto Valadier
Via della Torre Clementina 90, Fiumicino
Tel. 06 5710 3917.
Sempre aperto
www.salottovaladier.com
La ristorazione non è il mio mestiere ma la cucina di mare,secondo il mio modesto parere,ha almeno una condizione imprescindibile e cioè che la nota iodata e salmastra si deve sentire. FRANCESCO