Sandro Sartor, GM Ruffino, alla Presidenza di Wine in Moderation. Segno di continuità di Ruffino a livello internazionale nella diffusione della cultura del bere responsabile


Sandro Sartor

Sandro Sartor

La nomina di Sandro Sartor, GM Ruffino, a Presidente di Wine in Moderation, l’associazione con sede a Bruxelles che promuove la cultura del consumo consapevole e del bere responsabile, si inserisce con grande coerenza in un contesto che vede Ruffino sempre più impegnata in termini di sostenibilità ambientale, sociale e di educazione al consumo responsabile di vino.

«È un onore, come italiano, essere alla Guida di WIM, racconta Sartor. E non mi sorprende vedere l’Italia alla guida di questo programma. Non solo siamo il primo Paese produttore di vino, che è parte integrante della nostra cultura da più di duemila anni, ma il vino è anche un prodotto radicato nella dieta mediterranea. E non potrebbe essere così, se non avessimo un approccio moderato e responsabile già nel nostro Dna. Il vino significa qualità della vita che può essere apprezzata pienamente nella moderazione e nel vivere di gusto, ciò in cui noi di Ruffino crediamo fermamente e per cui quotidianamente ci impegniamo».

La difesa della cultura del vino, dalla produzione responsabile al consumo responsabile, attraverso una gestione sostenibile, sono concetti divenuti i pilastri che contraddistinguono tutta la filosofia produttiva di Ruffino, trovando realizzazione in iniziative e progetti la cui finalità si eleva sopra il concetto stesso di business.

«È nel nostro progetto “Ruffino Cares”, continua Sartor, che questa visione della responsabilità sociale di impresa trova un suo naturale inquadramento, una sua identità e un chiaro pensiero strategico, che ogni anno enucleiamo e condividiamo nel documento ufficiale del “Bilancio di Sostenibilità”.»

Un ruolo di prestigio a livello internazionale per il GM Ruffino che si integra perfettamente nel pensiero del prendersi cura, nel to care racchiuso in Ruffino Cares. Secondo Ruffino «bere vino deve significare elevarsi nel piacere dello stare insieme e non isolarsi negli eccessi. Un modello di vita inclusivo, conviviale, capace di unire sotto il segno del bello e del buono, di cui il vino, e il vino Ruffino in particolare, si è sempre fatto storico portatore. Un “Vivere di Gusto” che è un augurio, un auspicio, ma anche una orgogliosa sottolineatura di un’attitudine, di una capacità tutta italiana, che in periodi come questi giova ricordare

In questa ottica si integra perfettamente anche il lavoro per la tutela dell’ambiente della sua biodiversità, che da molti anni è uno dei primari obiettivi aziendali. Già a fine 2021 più del 40% dei vigneti di proprietà di Ruffino sarà a conduzione biologica.

La nomina di Sartor sancisce dunque una coerente continuità di pensiero fra Ruffino e la mission istituzionale di WIM, all’interno di un contesto europeo certamente non facile e che vedrà portare avanti con doverosa ambizione e determinazione un programma unico, corale, volto a preservare e incentivare la cultura del vino.

Ruffino, fondata nel 1877 a Pontassieve, vicino Firenze, è sinonimo di storia del vino in Toscana. Grandi classici toscani, vini come Chianti Classico Riserva Ducale e Riserva Ducale Oro, Chianti Ruffino e Brunello di Montalcino Greppone Mazzi, sono da sempre il cuore della produzione Ruffino. In parallelo, la voglia di confrontarsi sempre con nuove sfide ha portato Ruffino alla creazione di imponenti Supertuscan, fra cui il pluripremiato Modus, e all’acquisizione nel 2018 di due tenute in Veneto per la produzione di Prosecco.  A fine 2011, Ruffino è stata acquisita da Constellation Brands, la più importante azienda vinicola americana, e una elettrizzante nuova pagina dell’affascinante storia di Ruffino è pronta per essere scritta. Ruffino oggi è una realtà profondamente radicata nel suo storico territorio, la Toscana, e al contempo aperta alle complesse sfide del mercato globale: presenti in quasi 90 paesi, i vini Ruffino costituiscono un segno forte di italianità e del Vivere di Gusto.