Siparium 2006 Sicilia igt, il rosso di Stefano Masciarelli
VEROVINI
Uva: merlot
Fascia di prezzo: da 20 a 25 euro
Fermentazione e maturazione: acciaio e legno
Sono ormai tante le storie in cui la vita di un artista si lega indissolubilmente al mondo del vino, pare che questi due poli si attraggano spinti da una forza magnetica irresistibile ed il risultato è sempre molto interessante. Un artista più di ogni altro ha bisogno di rifugiarsi nella calma e nella bellezza di luoghi tranquilli dove rigenerare la mente e nutrire il proprio talento, molti di loro scelgono la quiete e lo splendore dei vigneti e se ne innamorano a tal punto da diventare produttori.
E’ proprio questo il caso dell’attore Stefano Masciarelli che finalmente è riuscito a realizzare il sogno di fare vino nella terra da lui più amata, la Sicilia, dopo lunghe ricerche ha acquistato un vigneto sulle colline marsalesi, impiantato interamente a merlot ed ha affidato all’azienda VeroVini il compito di occuparsi della produzione di Siparium. Solo l’unione di due personalità esuberanti e estremamente vivaci come quelle di Stefano ed Angela Galia, titolare di VeroVini, poteva realizzare in tempi brevi questo progetto realizzato con estrema cura di ogni particolare ed attrarre l’attenzione e l’approvazione di tanti ancor prima che il vino uscisse sul mercato. Siparium è un vino snello ed elegante, contrariamente a quello che ci si potesse aspettare da un merlot prodotto in un clima caldo come quello della Sicilia, grazie alla notevole esperienza su questo territorio dell’enologo Gaspare Vinci che è riuscito ad ottenere un vino da vitigno internazionale che esprime con estrema naturalezza territorio e leggerezza.
Il merlot è la grande passione di Stefano Masciarelli ed ha quindi scelto di produrre un unico vino da uva merlot in purezza, è in effetti il risultato di una fusion di culture e di pensieri, oggi si tende a demonizzare i vini realizzati con vitigni non autoctoni, un errore a parer mio, mai porre barricate od imporre pregiudizi verso chicchesia, un vino va giudicato per il suo risultato nel bicchiere, la sua piacevolezza non va sminuita perché in controtendenza con ciò che più tira in quel determinato momento, sarebbe troppo riduttivo ed un tanti nello da regime assolutista. Si apre quindi il sipario su questo vino presentato al pubblico per la prima volta lunedì 15 marzo da Franco Ricci, direttore di Bibenda e presidente AIS Lazio, e dalla relatrice Daniela Scrobogna al Cavalieri Hilton di Roma, non poteva ricevere battesimo migliore. Angela Galia con il suo irresistibile accento trapanese ha raccontato la storia della propria azienda, la sua grande amicizia con Stefano Masciarelli e le tecniche di produzione delle 5000 bottiglie di Siparium, da uve merlot in purezza, allevate a contro spalliera, su terreno argilloso a 150 metri con resa per ettaro di 60 quintali. Segue affinamento in barrique di primo e secondo passaggio per 12 mesi ed in bottiglia per 6 mesi.
Il risultato è un vino estremamente piacevole, dal colore rosso rubino dotato di notevole trasparenza, al naso è ampio e non si esprime sulle note fruttate come ci si aspetterebbe da un merlot, ma esordisce con note salmastre e speziate di cioccolato e carrubo, poi minerali di gesso,catrame e ferro, delicatamente fruttato sui toni dell’amarena e piccoli frutti rossi. In bocca è snello, molto fresco e di sapidità decisa, notevoli i sentori minerali, delicato nei tannini, è indubbiamente un vino molto versatile per le sue caratteristiche di finezza e leggerezza, quindi sono tante le possibilità di abbinamento, da piatti di pesce più strutturati, come ad esempio del tonno al sesamo od una zuppa di pesce alla carne, dalla semplice bistecca alla brace a piatti più elaborati.
Musicalmente scelgo un pezzo nel quale si fondono i colori del jazz e quelli della musica classica essendo Siparium appunto una fusione di più culture e pensieri, quindi…
Questa scheda è di Marina Alaimo
VeroVini
via Ugo Foscolo 65 Paceco (TP). Tel. 0923 409284 389790557
www.verovini.it
Un commento
I commenti sono chiusi.
Voglio sottolineare la bravura della relatrice e degustatrice Daniela Scrobogna che riesce ad essere molto professionale pur non annoiando mai chi la ascolta, e vi assicuro che è una dote rara.