
di Fabrizio Scarpato
Mandilli, fazzoletti. Grandi, morbidi, vezzosi,
con quello scarto di colore. Insufficienti però a raccogliere
millemila lacrime di felicità
TERZA PAGINA di Fabrizio Scarpato
di Fabrizio Scarpato
3 commenti
Bruno Anastasia
6 luglio 2019 - 09:53agnello o coniglio ?
quel poco che si dice è anche contraddittorio…..
lucab
6 luglio 2019 - 19:46@ Bruno è di coniglio, agnello è una lieve distrazione.
Ho mangiato i mandilli ma conditi diversamente.
La particolarità di questa pasta fresca è che i mandilli sono sottilissimi e non hanno uova o al massimo 1.
Sono un grande piatto della tradizione e Fabrizio Scarpato ha fatto bene a parlarne.
Riprendo, qui, il discorso fatto con il ristorante le Lampare al Fortino sul “riso, patate e cozze”
Andare a ristorante e mangiare
i mandilli al sugo di coniglio fatti a regola d’arte, in modo eccellente cioè, è una magnifica esperienza come Fabrizio Scarpato ha detto.
Anche se si possono cucinare.
Secondo me, questo discorso vale per tutti i grandi piatti della tradizione italiana:
e i “Mandilli de Sea” possono stare, senza dubbio, tra i grandi primi italiani.
fabrizio scarpato
8 luglio 2019 - 10:05Grazie per l’attenzione. Erano al ragout di agnello (era Pasqua, infatti, e vedo solo ora l’imperdonabile errore in didascalia foto…. anche perché il coniglio alla ligure sarà oggetto di un prossimo tweet). E comunque la loro morte è e sarà sempre il pesto. Amen e ancora grazie
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