Terre di Pisa, Terre del vino: 20 etichette da non perdere


Le vigne di Terriciola

Le vigne di Terriciola

di Adele Elisabetta Granieri

“Terre di Pisa, Terre del Vino”, evento organizzato dalla Camera di Commercio di Pisa in collaborazione con l’agenzia di comunicazione DarWine&Food, ha aperto il sipario sulla viticoltura di qualità della provincia, dalla costa tirrenica di Riparbella ai borghi storici di San Miniato, Peccioli, Terricciola, passando per le balze di Volterra. Un’area che fa da ponte fra la Toscana del vino più classica, quella interna, e quella costiera, più moderna.

Oltre 300 etichette sono state portate in degustazione dai 36 produttori che hanno aderito alla manifestazione, ospitata nella sede della Camera di Commercio. Un quadro enologico variegato e un territorio dalle tante specificità geologiche e climatiche, che può essere riassunto in quattro macroaree: San Miniato-Valdera-Monti Pisani, Colline Pisane, Volterra-Alta Val di Cecina, Costa-Riparbella-Montescudaio.

Le vigne di Terriciola

Le vigne di Terriciola

Molti dei migliori rossi prodotti hanno base bordolese, perché Merlot e Cabernet Sauvignon sono tradizionalmente coltivati in zona sin dal 1600 (venivano proprio dalle colline pisane le barbatelle che Incisa della Rocchetta si procurò per piantarle a Tenuta San Guido), poi, a completare l’offerta di vitigni d’oltralpe, il Syrah. I terreni argillosi che caratterizzano gran parte dell’area, ben si prestano alla coltivazione dei vitigni internazionali a bacca rossa. Vinificati in purezza o in uvaggio, danno vita a vini con un evidente tratto distintivo sapido-salmastro, frutto delle stratificazioni pleistoceniche dei terreni.

Ciò nonostante, il Sangiovese conserva un ruolo importante nel panorama enologico locale: più rotondo e solare rispetto al Chianti Classico, ma ben slanciato dalla salinità, trova le migliori interpretazioni nelle annate meno felici.

Quanto ai bianchi, d’importanza sicuramente marginale rispetto ai rossi, il peso maggiore è dato da Vermentino e Chardonnay, a cui si aggiunge una piccola produzione di Viognier.

Podere Marcampo, Volterra

Podere Marcampo, Volterra

Badia di Morrona, Igt Toscana Vermentino Felciaio 2018: un Vermentino che profuma di limone ed erbe aromatiche, dal sorso fresco e dal piacevole finale sapido.

Torre a Cenaia, Igt Toscana Vermentino Cenaja 2018: un Vermentino dalle note di agrumi e ginestra, dal sorso pieno, di gran bella struttura.

Podere Spazzavento, Docg Chianti Riserva 2015: 90% di Sangiovese e 10% di Colorino dai profumi di mora e rosa appassita e delicati richiami di tabacco. In bocca è pieno, dai tannini ben levigati.

Pagani De Marchi, Doc Montescudaio Rosso Montaleo 2016: 70% di Sangiovese, 15% di Merlot e 15% di Cabernet Sauvignon dalle note di ribes, erbe officinali e soffusi richiami speziati, dal sorso in equilibrio tra freschezza e sapidità.

Badia di Morrona, Doc Terre di Pisa Sangiovese Vigna Alta 2016: Un Sangiovese in cui i profumi di violetta e amarena sono rinfrescati dalle note di menta ed eucalipto, dal sorso elegante, molto ben calibrato.

Fattoria di Fibbiano, Doc Terre di Pisa Sangiovese Ceppatella 2013: Un Sangiovese che sa di arancia rossa e fiori di campo, con un delicato tocco pepato ed un sorso fresco, succoso e di carattere.

Tenuta di Ghizzano, Doc Terre di Pisa Rosso Veneroso 2015: 70% di Sangiovese e 30% di Cabernet Sauvignon dalle note di ciliegia, sottobosco e bacche scure e soffusi richiami di cacao. Riempie la bocca con elegante avvolgenza e giusto graffio.

I Giusti e Zanza, Igt Toscana Rosso Dulcamara 2015: 70% di Cabernet Sauvignon, 25% di Merlot e 5% di Petit Verdot che profuma di mirtilli maturi e rabarbaro, seguiti da note di cacao e liquirizia. Un vino dal sorso importante, con i tannini ancora scalpitanti.

Fattoria di Statiano, Igt Montecacastelli Rosso Statiano 2016: Un Sangiovese in purezza che sa di frutti rossi e fiori, dal sorso succoso, invitante e delicato.

Borgo di Alica, Igt Toscana Rosso Roslin 2012: 50% di Ciliegiolo e 50% di Merlot dai richiami di gelsi rossi e fiori ed una nota pepata di sottofondo, dal sorso vibrante, di buona struttura.

Cairossa, Igt Toscana Rosso Aria Di Caiarossa 2015: un blend dato dal 34% di Syrah, 29% di Cabernet Franc, 14% di Merlot, 13% di Cabernet Sauvignon e 10% di Alicante, dai profumi di ciliegia, foglie di fico e alloro, con una suadente nota di fondo di noce moscata e rooibos ed un sorso pieno, lungo ed equilibrato.

Cairossa, Igt Toscana Rosso Caiarossa 2016: un blend impegnativo, fatto dal 42% di Merlot, 25% di Cabernet Franc, 15.5% di Syrah, 6% di Cabernet Sauvignon, 6% di Petit Verdot, 4.5% di Sangiovese ed 1% di Alicante, dà vita a questo outsider che sa di fragolina di bosco e zagara, con richiami di cuoio e curry, dal sorso materico e ricco, ma dotato di dinamismo e freschezza.

Cairossa, Igt Toscana Rosso Pergolaia 2015: 80% di Sangiovese, 17% di Merlot e 3% di Cabernet Franc, dalle note di arancia rossa e rosa appassita e soffi pepati ed un sorso avvolgente, di bella progressione fresco-sapida.

Fattoria di Fibbiano, Igt Toscana Sanforte 2014: Un Sangiovese Forte che sa di violetta e agrumi, con una delicata nota di grafite ed un sorso di grande freschezza e allungo salino.

Fattoria Sorbaiano, Igt Toscana Sangiovese Pian del Conte 2016: Un Sangiovese dai profumi di ciliegia e macchia mediterranea, succoso ed agile in bocca.

Il Rifugio dei Sogni, Igt Toscana Rosso Goccia Volterrana 2010: 65% di Sangiovese, 30% di Cabernet Sauvignon e 5% di Canaiolo, dalle note di confettura di more e tè nero e delicati richiami di erbe officinali, con un sorso dinamico, che non lascia intuire l’età.

Le Palaie, Igt Toscana Rosso Sotterfugio 2016: Un Merlot in purezza dai profumi di frutti di bosco, glicine e richiami di rosmarino, dal sorso succoso, agile ed elegante.

Podere Marcampo, Igt Toscana Rosso Severus 2016: Un Sangiovese che sa di mora matura, fiori di lavanda e bacche scure, con un sottofondo di tabacco da pipa ed un sorso fresco, di bella struttura.

Villa Saletta, Igt Toscana Rosso 980 AD 2015: Un Cabernet Franc dai profumi di cassis e rosmarino, con sbuffi di resina e liquirizia ed un sorso appagante, succoso e lungo.

Az. Agr. Castelvecchio Doc Vin Santo del Chianti Armida 2014: Un blend di Trebbiano Toscano, Malvasia Toscana e Colombana in percentuali uguali, la cui complessità olfattiva si dipana tra le note di albicocca secca, tabacco e cuoio, con intensi rimandi balsamici ed un sorso materico ed avvolgente, dal lungo finale salino.