Ecco tutte le 90 pizze che mangerete alla Città della Pizza a Roma


La Citta' della Pizza

La Citta’ della Pizza

Più di 90 differenti ricette di pizza per un vero e proprio tripudio di colori, aromi e sapori differenti provenienti da tutta Italia. Un totale di oltre 40 tra i migliori maestri pizzaioli della Penisola impegnati nelle pizzerie temporary, nei workshop per addetti ai lavori, nei laboratori per adulti e bambini e nei pranzi e cene a quattro mani con la compagnia dei grandi chef. Uno spazio materie prime e un’area abbinamenti. Sarà questo e molto altro La Città della Pizza, il format ideato da Vinòforum e realizzato con la collaborazione di Ferrarelle, in scena da venerdì 31 marzo a domenica 2 aprile presso gli ampi spazi di Guido Reni District – in via Guido Reni, 7. Un grande evento aperto a tutti – con ingresso libero – dedicato alla regina internazionale dello street food, che farà di Roma, per tre giorni, La Città della Pizza.

Oltre 30 saranno i maestri pizzaioli che si alterneranno nelle “Case”, le pizzerie temporary – 10 al giorno, a partire dalle ore 18.00 di venerdì fino alle 23.00 di domenica – dalle quali verranno sfornate calde e fragranti pizze, suddivise nelle categorie “Napoletana”, “All’italiana”, “A degustazione”, “Al taglio” e “Fritta” (in vendita a partire da 4€). A queste vanno ad aggiungersi, per tutta la durata della manifestazione, lo spazio, atteso da molti, “Senza Glutine”, e “La Casa della Semola”, per la pizza 100% semola di grano duro firmata da La Molisana. Un tour virtuale da Nord a Sud dello Stivale, per scoprire tutte le varianti che offre il goloso universo della pizza. Ogni pizzaiolo preparerà una sua versione di Margherita o Marinara, un cavallo di battaglia e una special edition pensata in esclusiva per La Città della Pizza. Spazio dunque per gli amanti dei grandi classici, ma anche per chi ha voglia di sperimentare con ingredienti insoliti che daranno vita a pizze originalissime: Tartare di filetto di pecora marinato alle erbette e insalatina di agrumi, oppure Impasto al grano arso con fior di latte di Agerola, blu di bufala, pancetta stufata di nero casertano, pepe macinato fresco e olio evo, o Foie gras, mozzarella di bufala e confettura di limone, solo per citarne alcune. Unico comune denominatore, imprescindibile, l’alto livello qualitativo.

Ed ecco che venerdì 31 marzo, primo giorno di manifestazione, prenderanno posto nelle Case: Massimo Bosco della Pizzeria Bosco (Sassari), Petra Antolini di Casa Petra (Verona), Marzia Buzzanca di Percorsi di Gusto (L’Aquila), Massimiliano Prete di Gusto Divino (Cuneo), Giancarlo Casa de La Gatta Mangiona (Roma), Pierluigi Police di O’scugnizzo (Arezzo), Gennaro Battiloro de La Kambusa (Lucca), Gianfranco Iervolino di Morsi e Rimorsi (Caserta), La Confraternita della Pizza (Roma), Ciro Oliva di Concettina ai Tre Santi (Napoli).

Sabato 1 aprile sarà il turno di: Luca Belliscioni di Grecco Enjoy (Roma), Mirko Rizzo di Pommidoro (Roma), Emiliano Aureli de La Taverna dei Corsari (Rieti), Pier Daniele Seu del Mercato Centrale Termini (Roma), Emanuele Liguori de L’Antica Pizzeria Da Michele (Napoli), Alessandro Coppari di Mezzometro (Ancona), Stefano Vola di Vola Bontà per Tutti (Cuneo), Matteo Aloe di Alce Nero Berberè (Bologna), Antonio Pappalardo de La Cascina dei Sapori (Brescia), Cristiano Piccirillo de La Masardona (Napoli).

Domenica 2 aprile, ultima giornata di lavori con Gabriele Bonci di Pizzarium (Roma), Salvatore Gatta di Fandango (Potenza), Ciccio Vitiello di Casa Vitiello (Caserta), Edoardo Papa di Biglietto Prego (Roma), Francesco Martucci de I Masanielli (Caserta), Salvatore Di Matteo della Pizzeria Di Matteo (Napoli), Vincenzo Esposito di Carmnella (Napoli), Giuseppe Pignalosa di Le Parùle (Napoli), Matteo Tambini e Davide Fiorentini di ‘O Fiore Mio (Ravenna), Diego Vitagliano della pizzeria Diego 10 (Napoli), Isabella De Cham di 1947 Pizza Fritta (Napoli) .

Tutti i pizzaioli coinvolti sono stati scelti in base a un “manifesto” dove risultano fondamentali i concetti di qualità, ricerca, cura e attenzione per tutte le fasi della produzione e, soprattutto, passione. A redigerlo, i 5 autori della manifestazione: Emiliano De Venuti, ideatore de La Città della Pizza e CEO di Vinòforum, il pizzaiolo Stefano Callegari e i giornalisti Luciano Pignataro, Luciana Squadrilli e Tania Mauri.

Ricchissimo il calendario dei workshop dedicati agli addetti ai lavori, con approfondimenti tecnici sulle diverse interpretazioni di impasti, cotture, condimenti e abbinamenti. Protagonisti nomi del calibro di Gino Sorbillo, Gabriele Bonci, Massimiliano Prete, Pierluigi Roscioli, Piergiorgio Giorilli, Massimo Bosco, Teo Musso, Giancarlo Casa, Emanuele Liguori, Matteo Tambini, Renato Bosco, Enzo Coccia, Stefano Callegari, Ciccio Vitiello, Isabella De Cham, i fratelli Salvo e Antonio Troncone.

Per tutti gli appassionati desiderosi di imparare ci saranno invece, tutti i giorni dalle ore 18.00 alle 21.00, i laboratori firmati Unox – azienda specializzata nella realizzazione di forni professionali. Mentre per i più piccoli sarà Boing – il canale 40 del DTT nato dalla joint-venture tra Turner e RTI Mediaset – a curare le “lezioni” con gli esperti.

Attesissime dai più “esigenti” le “Ferrarelle Sensational Brunch e Dinner”: live show a quattro mani firmati da maestri pizzaioli e grandi chef. A partecipare saranno i maestri pizzaioli Salvatore Di Matteo, Corrado Scaglione, Stefano Callegari, Renato Bosco e Ciccio Vitiello, insieme alle star della cucina Iside De Cesare, Fabrizio Sepe, Nicola Delfino, Pasquale Palamaro e Raffaele De Mase.

Non mancherà uno spazio dove approfondire la conoscenza delle materie prime della pizza, mentre, ad accompagnare il tutto, nei calici, ci saranno le bollicine italiane del Consorzio del Prosecco DOC e la birra artigianale di Baladin. Eccellenze che incontrano altre eccellenze.

Ecco il menu completo de La Citta’ della Pizza:

Menu completo de La Citta' della Pizza

Menu completo de La Citta’ della Pizza

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2 Commenti

  1. Peccato che per fare la tessera obbligatoria per degustare le pizze ci sia una fila chilometrica! Impossibile fare la card online nonostante il comunicato stampa diffuso ne comprendesse la possibilità.
    Non commento il comportamento degli steward che rispondono in malo modo alle rimostranze sui lunghissimi tempi di attesa per accedere alla manifestazione.
    La manifestazione poteva essere un modo molto interessante per far conoscere delle realtà gastronomiche di eccellenza in Italia ma la solita gestione romana ha rovinato tutto.

  2. Ma PERCHè queste iniziative NON le fanno mai a Milano? A Milano oggigiorno c’è un mercato triplo rispetto a Roma x questo genere di cose. In più, Milano è la capitale di tutto il nord Italia: la gente del nord NON PUò in giornata andare a Roma! Ma QUANDO la capiranno che qui al nord Italia non siamo (più) dei barbari che amano solo lavorare tutto il giorno e mangiare busecca? Meastri pizzaioli: vi vogliamo anche qui al nord!

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