Tutto Food, le pizze artigianali nella Gdo con Da Michele e Bonci
L’artigianato vincere la partita anche sfruttando la tecnologia dell’industria. E’ il caso delle pizze congelate firmate dall’Antica Pizzeria Da Michele e da Gabriele Bonci che presenterà il suo ingresso in questo mondo proprio a Tuttofoof. Si tratta di una risposta ad un mercato sempre più ampio e forte, anche se sulla carta può sembrare un paradosso di fronte alla crescita d pizzerie, soprattutto napoletane, in Italia e nel mondo. E invece è proprio la mutazione genetica della società occidentale in cui la famiglia è sempre meno centrale a favore dell’individuo singolo, che crea i presupposti per una crescita sempre più marcata e anticiclica. Non dobbiamo pensare a Napoli come riferimento, ma città come Milano dove i single sono in forte aumento: in fondo non c’è nulla di più semplice e salutare usare una pizza congelata dopo una giornata di lavoro. Semplice, non dimentichiamolo, economico.
La novità a Tutto Food è che la pizza di Gabriele Bonci entra per la prima volta in tutte le case degli italiani (e non solo): «La Mia Teglia», questo il nome scelto, è un progetto in collaborazione con Naturally Pinsa che è destinato a rivoluzionare l’offerta pizza nella grande distribuzione, sia in Italia che all’estero. Un prodotto premium che parla di grande artigianalità. “Qui dentro vive la storia di un seme piantato, di una terra coltivata con cura e di persone che hanno lavorato sodo per portarlo fino a qui”. Questa è la frase che si legge sulle confezioni de ‘La Mia Teglia’.
‘La Mia Teglia’ fa parte della linea ‘Naturally Special – Bonci’, che fa sempre capo al brand cappello Naturally Pinsa. Un prodotto accessibile, ma di altissima qualità, pensato per rivoluzionare l’offerta pizza nella GDO. La ricetta è firmata da Gabriele Bonci ed è sua anche tutta la supervisione del processo di produzione. Un impasto autentico, dal classico formato rettangolare dagli angoli stondati, realizzato con lievito madre e un mix di farine ideato per l’occasione da Bonci. Tutte le materie prime sono 100% italiane e provenienti da agricoltura sostenibile certificata. Completa il tutto una lunga lievitazione che rende l’impasto estremamente digeribile.
La base pizza «La Mia Teglia» è precotta al 60% e può essere ultimata in qualsiasi forno di casa (anche nella friggitrice ad aria) seguendo le istruzioni sulla confezione. Dopo la cottura, può essere condita a piacimento.
Già da oltre tre anni è sul mercato la pizza “L’Antica Pizzeria Da Michele”, il risultato di un’idea precisa e di un grande lavoro di sperimentazione. Spiega Dario Roncadin: «Abbiamo iniziato a collaborare con la famiglia Condurro poco prima della pandemia. Volevamo che tutti gli italiani potessero trovare nel banco freezer un prodotto che ricordasse il più possibile l’esperienza di portarsi a casa una pizza della storica l’Antica Pizzeria Da Michele. Per prima cosa abbiamo lavorato sugli ingredienti: sono stati necessari oltre tre anni di ricerca e di test per trovare la formula perfetta. Importantissimo anche il packaging, che per valorizzare il prodotto è stato appunto sviluppato non solo per ricordare quello classico delle pizzerie, ma anche per dare la possibilità di gustarvi direttamente la pizza, senza bisogno di usare un piatto».
Ecco quindi che la confezione, che riprende il celebre logo de L’Antica Pizzeria Da Michele con il volto di Michele Condurro, è realizzata in fibra vergine, cosa che rende possibile mangiare la pizza direttamente nel cartone dopo averla cucinata in forno. Oggi dopo le prime due, le classiche margherite e marinara, si sono aggiunti nuovi gusti: diavola, prosciutto e funghi, quattro formaggi. «Con un lungo lavoro di ricerca e sperimentazione, gomito a gomito con il pizzaiolo de l’Antica Pizzeria Da Michele in the world, Antonio Falco, abbiamo reso adatta alla surgelazione la ricetta originale de l’Antica Pizzeria Da Michele, che vanta più di 150 anni di storia, rimasta inalterata nel tempo mentre si succedevano delle generazioni – commenta Alessandro Condurro –. Si tratta di un prodotto eccezionale, che mantiene tutte le caratteristiche dell’originale: una lista degli ingredienti cortissima (per l’impasto sono solo cinque), pomodoro e mozzarella che sono gli stessi utilizzati in pizzeria. Il procedimento inoltre prevede 24 ore di lievitazione, farcitura a mano e cottura in forno a legna su pietra lavica dell’Etna».
Nonostante la schiera di nutrizionisti no carb da social network, il mondo pizza si sta allargando oltre ogni possibile immaginazione. Che sia di una catena, oppure surgelata, il tema è il rispetto della qualità dei prodotti e dell’artigianalità.