Vade retro groupon, allunghi solo l’agonia dei ristoranti


di Marco Contursi

Groupon e menù scontati oltre l’inverosimile, sono solo il modo per prolungare una agonia, ma la disfatta è dietro l’angolo.

Questo commentavamo con un amico ristoratore dopo aver letto un cartello che pubblicizzava un menù a pranzo in un locale a 4.99 e prevedeva primo-secondo-contorno-acqua e il secondo era tagliata o baccalà fritto, piatto notoriamente non economico. Basta farsi due conti: se approfittassero dell’offerta 40 persone, sarebbero 200 euro, ma mettici i costi di materia prima, personale, utenze, lavaggio, cosa rimane?……poco o nulla, dunque: cui prodest? A nessuno, poiché chi lo fa ci guadagna una miseria, ammesso che lo faccia, e rompe le scatole a chi invece facendo qualità o rispettando leggi e fornitori questi prezzi non può proporli. E anche i clienti restano fregati, poiché pensare di mangiare bene a 5 euro per un menù completo è pura stupidità.

Per non parlare dei voucher di sconto tipo groupon e simili dove si leggono cose folli. E io ne ho provati 4 per voi, prima di scrivere questo pezzo.  Menu di pesce per due persone a 25 euro a coppia di cui almeno il 30% va a Groupon, cioè un ristorante fa mangiare pesce a 17 euro a coppia, cioè 8.5 euro a persona. Ma ci rendiamo conto? Oppure sushi a pranzo a 14.90  a coppia, oppure ancora menu carne a 22 euro a coppia…..

Li ho provati e la qualità delle pietanze era veramente poca cosa: salumi del peggiore discount, vongole da sugo pronto in barattolo (sempre discount), carne figlia di nn e muffin confezionato, decorato con un po’ di zucchero e spacciato per dolce home made……per carità di Dio. D’altronde se c’è chi vende ai ristoranti carne suina a 3 euro al kg e prosciutto crudo a 5, fare un menù low cost non è impossibile, anche e il ristoratore non calcola le spese fisse e quindi anche comprando merda, ci rimette comunque appena arrivano le scadenze obbligatori (contributi, utenze ecc..).

Sia chiaro a tutti, il 90% di chi esce a cena coi groupon, non torna a prezzo pieno ma va alla ricerca di un altro groupon. Conosco persone, anche abbienti, che ci vanno tutte le settimane, sempre e solo coi buoni sconto, alla ricerca di quello più conveniente. Che poi, se proprio un ristorante pensa che regalare cibo porti bene alla sua attività perchè si affida a groupon a cui deve riconoscere una percentuale che varia dal 50 al 30 % del prezzo, già basso? Potrebbe fare lui stesso una promozione e incassare l’intera cifra, anche perché oggi sono tanti i mezzi per pubblicizzarla raggiungendo migliaia di persone e spendendo pochi euro, tipo sponsorizzando l’offerta su facebook.

Purtroppo tutte queste offerte a prezzi stracciati, generano solo confusione in un settore in cui troppi cucinano: bar, panifici, salumerie, supermercati, tutti hanno ormai un angolo in cui somministrano cibi pronti, un tempo solo da asporto, oggi con tavoli e sedie messi alla buona. Ma posso mangiare una coscia di pollo in mezzo a casalinghe che spingono carrelli e bambini che strepitano?, Sì, certo, se pollo-contorno-pane-bibita mi vengono 4 euro. Tra le cause del proliferare di queste offerte stracciate il fatto che le diarie giornaliere di rappresentanti e simili siano calate di brutto, nonché la voglia di tutti, anche di chi non potrebbe permetterselo, di andare a cena fuori. E qui mi piace riportare per intero le parole del titolare di un locale di recentissima chiusura a proposito di una delle 4 cause della fine della sua attività:”Un altro aspetto che ha pregiudicato il nostro investimento è stato il cambiamento del paradigma gastronomico. L’esplosione di pizza e panini ha cambiato tutto, le persone hanno trovato la possibilità di vivere l’esperienza del ristorante a prezzi più convenienti e con un offerta di cibo che li soddisfa”. Parole che si adattano ancor più a chi va a cena fuori o addirittura festeggia una promessa di matrimonio sfruttando groupon e simili. Io stesso una volta sono andato ad un compleanno per poi scoprire che il festeggiato aveva comprato 30 voucher al prezzo di 7.5 euro l’uno per antipasto-pizza-birra-dolce-amaro.

Ma non è meglio farsi un panino con un buon prosciutto e un’ottima mozzarella piuttosto che mangiare a 5 euro, carbonara con guanciale (di facocero), petto di dodo alla piastra e broccoli marziani scoppiettati? Certo, ma vuoi mettere la soddisfazione di aver fatto un affare, trovando un menù completo a 5 euro?

L’unico affare lo farà il medico a cui ti rivolgerai tra qualche anno…..

Un commento

  1. Riguardo ai ristoranti, il problema l’hanno creato proprio loro proponendo come dice pietanze pessime sperando di guadagnare un paio di euro a coupon per sbarcare il lunario. Quanto costa una campagna pubblicitaria? Questo dovrebbero essere siti come Groupon, fai entrare centinaia di persone nel tuo locale sfruttandolo, gente che mai avresti raggiunto col volantino distribuito al semaforo o su Facebook e simili dove ti legge solo chi è già tuo potenziale cliente, ed a quel punto sta a te essere in grado di sfruttare al meglio l’opportunità per rende tutti felici e far tornare loro ed arrivare gli amici ai quali diranno meraviglie della tua cucina. Troppo facile invece truffarli, perché proporre una cena del valore X via coupon all’80% e poi proporre roba che non vale nemmeno il 20% restante è una truffa, e poi piagnucolare perché i clienti cattivi non entrano, la reputazione te la sei sputtanata da solo. E, ne sono certo, saresti fallito anche senza Groupon, ristoratori non ci si improvvisa a prescindere da ciò che credono i gonzi.

I commenti sono chiusi.