Villammare di Vibonati, La Cantinella sul mare


Corso Italia, 129
Tel. 0973.365442
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Chiuso lunedì, ferie variabili tra gennaio e febbraio

Lo chef Nando con il patròn Mario. FotoPigna

Villammare come Cetara? Lo speriamo proprio: a due passi dalla Taverna Portosalvo è nata l’estate 2006 questa nuova esperienza di segno opposto per quanto riguarda stile e tecnica, ma con la base comune della freschezza del prodotto e la serietà. Due scelte, dunque, per gli appassionati della buona cucina che hanno, è bene ricordarlo, a due chilometri anche il Ghiottone. Nasce così, proprio al confine tra Campania e Basilicata sorvegliato dai monti calabresi, un distretto gastronomico di eccellenza che da solo merita il viaggio e la sosta per godere dei sapori oltre che della natura spettacolare e incontaminata.
Ma veniamo alla Cantinella: l’ambiente è molto carino e intimo, una trentina di posti a stringersi, cucina a vista, hotellerie giusta e moderna, buona scelta di vini anche se Campania, Lucania e Calabria andrebbero notevolmente rinforzate. Il giovane chef Nando Melileo ha proposte pensate, giocate sui sapori, spesso divertite o euforiche come nel caso del cappuccino di seppie e patate che ci ha ricordato Rocco Iannone, sempre di carattere come possiamo vedere dal menù consigliato: torretta di alici con tartare di melanzane e cuore di pomodoro, vellutata fredda di zucchine Trombetta con fantasie del pescatore, fazzoletti farciti di ricotta di bufala e provolone del monaco con leggera vellutata di frutti di mare, pesce azzurro e concassea di pomodorino del pendolo, petali di ulivo con fumetto di crostacei al fiano Marsella con involtino di scorfano e lardo di Colonnata, vetresca di tonno rosso in manto di sesamo bianco e trilogia di peperoni, polpettine di seppie agli agrumi con salsa di yogurt acido di Vannullo, piccola pasticceria e dolce al cucchiaio. Il tutto per 48 euro. La famiglia Riccardi punta dunque ad una ristorazione moderna in una zona da sempre caratterizzata dalle cotture prolungate della tradizione, ma il completamento della superstrada Cilentana l’ha ormai resa facilmente raggiungibile per tutti i vacanzieri del Parco Nazionale e il gioco vale la candela anche grazie all’ottimo rapporto tra qualità e prezzo. A chi gira per lavoro viene presentato il lunch a 18 euro. C’è, nel menù, una costante attenzione al territorio campano e lucano come dimostrano l’involtino di semola con ricotta di bufala gratinato al pecorino di Colliano su crema di San Marzano e il cavatiello cilentano al guanciale di maiale vibonatese su salsa al Naima e pecorino di Moliterno.
Una chiamata alle armi dei prodotti tipici come dimostra anche il risotto alla pescatora in foglia di fico Troiano, una linea rigorosa e fantasiosa sul mare (citiamo ancora il trancio di gallinella e tartufi di mare in guazetto con il timballino di scarola napoletana) smentita solo nelle proposte di carne dove troviamo ricette inutili in stile anni ’80 come il filetto al pepe verde o al Barolo (?) francamente fuori posto in riva al mare di Ulisse: molto meglio una braciola di capra cilentana o una tagliata di Podolica!
Benissimo i dolci, tra cui il cannolo cilentano nato dall’incontro di Enzo Crivella e Sal De Riso fatto con la ricotta di capra che sta spopolando, piccola pasticceria e un buona lista di distillati. Da non perdere.

Come arrivare

Lasciare la Salerno-Reggio all’uscitaPadula-Buonabitacolo. Proseguire in direzione Sapri-Policastro. Al termine della superstrada, girare a sinistra verso Sapri ed entrare, dopo qualche chilometro, a Villammare. I locale è sul lungomare vicino la chiesa. Altra possibilità è uscire a Battipaglia, proseguire per Agropoli, Sapri lungo la Cilentana e, al termine, girare a sinistra in direzione di Sapri sino a Villammare.