Vini Baglio del Cristo di Campobello vincitori a Radici del Sud 2019


Vini Baglio del Cristo di Campobello vincitori a Radici del Sud 2019

Vini Baglio del Cristo di Campobello vincitori a Radici del Sud 2019

di Enrico Malgi

Insomma da quello che ho capito bene, quest’anno a Radici del Sud ci sono state poche aziende che hanno vinto per la prima volta. Invece la maggioranza ha replicato i riconoscimenti degli anni passati. Buon segno questo, vuol dire che la produzione in generale è connotata da un’ottima e costante qualità.

 

Stessa sorte è toccata anche all’azienda siciliana della famiglia Bonetta Baglio del Cristo di Campobello, che ha piazzato due etichette in vetta alla classifica: Adènzia e Lu Patri, guarda caso già vincitrici entrambe l’anno scorso. Negli anni passati l’azienda agrigentina aveva anche vinto nel 2014 e nel 2015 con il Grillo Laluci rispettivamente con i millesimi 2013 e 2014.

Adènzia Sicilia Bianco Doc 2018. Seconda piazza nella categoria del Gruppo Misto Vini Bianchi, come sentenziato dalla giuria dei Wine Buyers.

Blend di Grillo e Insolia. Affinamento sulle fecce fini per tre mesi a temperatura controllata in acciaio. Due mesi di elevazione in vetro. Tasso alcolico di tredici gradi. Prezzo in enoteca intorno ai 12,00 euro.

Limpido ed accattivante il bel colore giallo paglierino, leggermente sfumato di verdolino. Bouquet di ottimo impatto olfattivo con note fruttate di pera, melone, fichi d’india, agrumi e pesca,  di fiori bianchi, lavanda e salvia. Sorso deciso esibendo un timbro fresco, succoso, pimpante, elegante e cristallino. Sapidità mineralità, ariosità, sensualità e giusta morbidezza. Allungo finale delizioso, gradevole e coinvolgente. Un bianco che può durare ancora alcuni anni sicuramente. Da preferire su un risotto allo scoglio e formaggi giovani.

Lu Patri Nero d’Avola Sicilia Doc 2016. Primo posto assoluto nella sua categoria di appartenenza, così come sancito all’unisono da entrambe le giurie dei Wine Writers e dei Wine Buyers.

Maturazione per quattordici mesi in barriques di rovere francese, di cui un terzo nuove e poi affinamento in bottiglia per un anno. Tenore alcolico di quattordici gradi. Prezzo finale di 22,00 euro.

Rosso fuoco rubineggiante. Naso di ciliegia, prugna secca, fragola, ribes, mora e gelso, intersecati poi a calibrare ed eterogenee fragranze di viola, coriandolo, salvia, carruba, pepe nero, cannella, incenso, balsamo, liquirizia, goudron, cioccolato e tabacco. L’impatto del sorso sulla lingua determina una godibile percezione di avvolgenza, opulenza, raffinatezza, rotondità ed un perfetto equilibrio di tutte le componenti sensoriali. Palato sontuoso ed elegante, morbido e lineare, schietto e dinamico. Tannini setosi. Buona la spalla acida. Chiusura calibrata, vibrante e persistente. Buono adesso ed ottimo tra sette-otto anni. Da spendere sulla classica cucina terragna siciliana.

Sede a Campobello di Licata (Ag) – Contrada Favarotta – S.S. 123
Tel. 0922 877709 – 883214 – Fax 0922 883788
[email protected]www.cristodicampobello.it
Enologo: Riccardo Cotarella
Ettari vitati: 30 – Bottiglie prodotte: 300.000
Vitigni: Nero d’Avola, Cabernet Sauvignon, Merlot, Syrah, Grillo, Insolia, Catarratto e Chardonnay.