Quindici vini per la cucina di mare da non perdere questa estate


Vini rossi da pesce

Vino Rosso da pesce

di Adele Elisabetta Granieri

È ora di lasciar cadere definitivamente il tabù: il vino rosso si può sposare con il pesce e ci sta anche molto bene.
Certo con quei piatti in cui è la materia prima a prevalere, figli di cotture non invasive (griglia, vapore, bollitura) e privi di una percentuale alta di materia grassa, il connubio con il rosso porterebbe inevitabilmente al divorzio immediato, ma con le preparazioni più elaborate, fatte di sapori decisi e cotture che combinano più ingredienti, l’unione è da mille e una notte. Zuppe, caciucchi, guazzetti, brodetti e umidi, specialmente se arricchiti da pomodoro e peperoncino, invocano il rosso almeno quanto le fritture le bollicine, ma anche le ricette orientaleggianti più speziate e piccanti non ne disdegnano l’abbinamento.
Dimenticate grandi complessità e strutture imponenti e cercate conforto nella precisione dell’essenziale di un buon rosso di pronta beva, freso e agile. Importanza vitale, affinché il matrimonio duri fino all’ultimo boccone, riveste la temperatura di servizio: 10-12 gradi, per raggiungere la temperatura ottimale dopo qualche minuto nel calice ed esaltare le note più fresche del vino.
Eccovi quindici etichette italiane, da nord a sud, che vi garantiranno una performance ottimale.

1-Verduno Pelaverga, Comm. G.B. Burlotto
Vitigno tipico del territorio di Verduno, il Pelaverga dà vita ad un vino che profuma di pepe nero e frutti rossi, con una delicata nota floreale di sottofondo ed un sorso leggiadro e beverino.

2-Barbera d’Asti Asinoi, Carussin
Una Barbera d’Asti da portare a tavola senza troppe remore, che sa di frutti di bosco, biancospino e violetta ed ha un sorso dalla beva compulsiva.

3-Rosso di Valtellina Olè Dirupi
Un Nebbiolo di Valtellina che si caratterizza per l’elegante timbro floreale e i soffusi richiami di pepe bianco. Un vino dal sorso dinamico, dalla trama tannica perfettamente cesellata.

4-Lezèr, Foradori
Da uve Teroldego, nato da un assemblaggio di 10 prove di vinificazione in anfora, legno, acciaio e cemento, è leggero di nome e di fatto. Profuma di scorza d’arancia e mirtillo ed ha un sorso succoso e dissetante.

5-Rossese di Dolceacqua Brae, Maccario Dringemberg
Dai pittoreschi terrazzamenti che guardano il mar Ligure più occidentale, arriva questo vino, dai profumi di macchia mediterranea, scorza d’arancia e timo dal sorso saporito ed elegante.

6- Lambrusco di Sorbara Metodo Classico, Zucchi
Ancora Sorbara e Metodo Classico, ma stavolta un Dosaggio Zero. Un Lambrusco dalle note di ciliegia e ribes e dai delicati rimandi floreali, che si esprime in un sorso vivace ed energico.

7-Sangiovese di Romagna Superiore, Marta Valpiani
I terreni fatti di creta, argilla rossa e calcare sono culla di questo Sangiovese di disarmante, essenziale finezza. I sentori iodati, di lamponi e fiori di campo si uniscono ad un sorso sottile e ben delineato, dal deciso timbro sapido.

8- Origini, Podere di Pomaio
Sangiovese aretino in cui le note di melograno e frutti rossi si arricchiscono di richiami di foglia di pomodoro e grafite, lasciando spazio ad un sorso fresco, dai tannini delicatissimi e dal finale salino.

9-Costa Toscana Alicante Rosso delle Ripalte, Tenuta delle Ripalte
Alicante ed un piccolo saldo di Carignano compongono questo rosso dell’isola d’Elba, dai profumi di gelso e mora ed una delicata nota pepata. Il sorso è fragrante, dal finale piacevolmente sapido.

10-Piedirosso Sabbia Vulcanica, Agnanum
Piedirosso che da vecchie viti radicate sul terreno vulcanico dei Campi Flegrei e si esprime con note di geranio, lampone e cera d’api ed un sorso teso e slanciato, dal finale salino.

11.Ischia Piedirosso Per’ e Palummo, Cantine Antonio Mazzella
Piedirosso che nasce affacciato sul mare di Ischia, dai profumi di fiori di ginestra, gelsi e macchia mediterranea ed un sorso succoso e invitante.

12- Susumaniello Oltremé, Tenute Rubino
Da vigne piantate su terreni di matrice calcarea nel brindisino nasce questo Susumaniello in cui le note di ciliegia e melograno si arricchiscono di delicati accenni pepati, che si ritrovano al sorso.

13-Cirò Rosso Segno, Librandi
Gaglioppo è interpretato in chiave semplice e immediata in questa versione di Cirò dai richiami di fiori e macchia mediterranea e dal sorso agile e fresco.

14-Cos, Frappato
Nel cuore del Cerasuolo, tra Acate e Vittoria, Giusto Occhipinti firma questo Frappato affinato in cemento. Un vino di grande carattere, dalle note di mora, fico d’India e scorza d’arancia e un sorso fresco e saporito, con una delicata trama tannica.

15-Monica di Sardegna I Fiori, Pala
Da uve Monica allevate ad alberello nel territorio di Perdiana nasce questo rosso dai richiami di rabarbaro, arancia rossa ed erbe officinali, dal sorso fresco e intenso.

vini rossi da pesce

3 Commenti

  1. D’accordissimo quasi su tutto Mi lascia solo perplesso l’assenza di una Schiava altoatesina probabilmente il primo rosso sdoganato sul pesce (in particolare zuppa )da tempi non sospetti Con simpatia FM

  2. @Denny Per i bianchi mi trova d’accordo anche se ottime biancolelle si fanno ormai anche a Ponza colonizzata in era borbonica da ischitani.Per i rossi un po’ meno.Ad esempio trovo nettamente superiori i Piedirossi dei Campi Flegrei PS Giardini Arimei vino da uve surmature dei fratelli Muratori nato da un progetto fortemente voluto dal loro enologo ischitano Francesco Iacono lo trovo letteralmente affascinante e di livello internazionale FM

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