Vini Tenuta Marino nel Materano


Vini Azienda Agricola Francesco Marino

Vini Azienda Agricola Francesco Marino

di Enrico Malgi

Essere alternativi non significa essere considerati come una seconda scelta, ma invece vuol dire essere valutati uguali al progetto primario. Premessa indispensabile per quanto riguarda la viticoltura materana rispetto a quella più famosa del comprensorio del Vulture e per la quale si può vaticinare un futuro a tinte rosa.

La Tenuta Marino Azienda Agricola Piano delle Rose nasce all’interno di un territorio bellissimo ma ancora sconosciuto come il Parco Nazionale del Pollino. Francesco Marino è proprietario dell’omonima azienda biologica già dalla fine degli anni ’70, ripercorrendo le orme di suo nonno che aveva fondato la cantina Rocca Imperiale in Calabria. Duecentodieci gli ettari di proprietà, di cui ventisei vitati tutti accorpati e posizionati a cavallo dei comuni di San Giorgio Lucano in provincia di Matera e Noepoli in provincia di Potenza. Viti allevate ad un’altitudine media di cinquecento metri s.l.m. Centomila le bottiglie prodotte annualmente, sotto la direzione dell’enologo Fabio Mecca. Ampia, variegata e singolare la produzione vinicola, di cui ho avuto occasione di assaggiarla quasi interamente in questi giorni.

Controetichette Vini Azienda Agricola Francesco Marino

Controetichette Vini Azienda Agricola Francesco Marino

Terra Aspra Basilicata Bianco Igp 2014. Aglianico vinificato in bianco.  Maturazione in acciaio e quindi affinamento in vetro per quattro mesi. Tredici gradi e mezzo di alcolicità. Prezzo finale in enoteca di 19,00 euro.

Una vera scoperta di un vino singolare, che già dal colore giallo paglierino si dimostra bello vivo e propositivo. Al naso si propone un complesso bouquet,di frutta esotica, ma anche con rivoli di agrumi, ampliati poi da sfumate nuances vanigliate, iodate e mielose e da fiori bianchi. In boccasorso sapido e fresco. Fluido morbido, croccante, energico e quasi tannico. Finale persistente e godibile.

Terra Aspra Greco Bianco Matera Dop 2015. Acciaio e vetro. Tenore alcolico di tredici gradi. Prezzo finale della bottiglia di 14,00 euro.

Giallo dorato nel bicchiere, con leggere venature verdoline. L’impatto olfattivo regala subito note fruttate di pera, di pesca bianca, di susina e di pompelmo. Percezioni aromatiche di fiori bianchi e di vegetali. Bella spinta acida che elargisce freschezza, sapidità, tonicità e dinamismo. Sviluppo palatale voluminoso, bene amalgamato e ricco di vibrazioni succose e polpose. Chiusura ottimamente registrata su toni lunghi ed appaganti.

Terra Aspra Rosato Matera Dop 2015. Uve di primitivo. Acciaio e boccia. Gradazione alcolica di tredici e mezzo. Prezzo in enoteca di 15,00 euro.

Colore rosa cerasuolo. Profilo olfattivo ben dosato, profumi di terriccio, di radici, di fragole, di ciliegie, di mirtilli, di melagrana, di mirto e di zenzero. Sulla lingua atterra un sorso suadente, morbido, affusolato, gradevole e fine, impreziosito poi da un garbato tocco dinamico e riccamente ricamato. Chiusura scorrevole .

Terra Aspra Basilicata Rosso Merlot Igp 2012. Un vino Merlot prodotto in terra lucana può sembrare un azzardo, ma a quanto sembra le cose stanno diversamente. Personalmente sono rimasto pienamente soddisfatto. Maturazione del vino in acciaio e poi affinamento in botti di legno per un anno. Dopo l’imbottigliamento il vino ha continuato l’elevazione prima di essere messo in commercio. Prezzo in enoteca di 15,00 euro.

Rosso rubino, con virata verso il granato. Bouquet ben delineato e riconoscibile per la sua odorosa esplosione di piccoli frutti del sottobosco e per i chiari effluvi floreali di violetta e di rosa. In appresso si percepiscono anche nuances di mentolo, di caffè torrefatto, di pepe nero, di tabacco e di cacao. Attacco in bocca morbido ed elegante, fresco e sapido, rotondo e corposo, strutturato e deciso. Tannini morbidi.  Allungo finale persistente.

Terra Aspra Primitivo Matera Dop 2011. Fermentazione alcolica e malolattica in vasche di acciaio. Maturazione in botti di rovere per un anno. Affinamento in vetro. Tasso alcolico di quindici gradi. Prezzo finale della bottiglia di 22,00 euro.

Bel colore rosso rubino luminoso nel bicchiere. Al naso uva passa, mirtilli, ribes, fragola, pepe nero, funghi e liquirizia. Ed ancora palpiti di erba mediterranea ed un accenno tostato. Sorso pulito ed elegante, caldo, pimpante, fascinoso, fruttato, seducente, sensuale ed avvolgente. Tannini levigati. Profilo finale pienamente appagante.

Terra Aspra Rosso Basilicata Igp 2010. Aglianico in purezza. Fermentazione in acciaio e così pure la malolattica. Affinamento in botte di rovere per dodici mesi e poi elevazione in boccia per altri quattro mesi. Tenore alcolico di quattordici gradi. Prezzo in enoteca di 19,000 euro.

Colore rosso rubino splendente. Al naso complessi profumi di drupe rosse e nere piccole e medie, in modo particolare mirtilli, ribes. mora, prugna e ciliegia, accompagnati da sentori di violetta. Creptii speziati di pepe nero, noce moscata e zenzero. Voluttuosi gli sbuffi di carruba, di eucalipto, di incenso, di china, di tabacco, di cuoio, di liquirizia e di resina. In bocca fa il suo ingresso un sorso caldo e pieno, mitigato da una nota acida che apporta freschezza, da un’ottima morbidezza e da una trama tannica quasi del tutto arrendevole. Portamento austero e timbro terroso. Mineralità profonda. Palato nitido, scattante ed armonico.

Sede a San Giorgio Lucano (Mt) – Contrada Piano delle Rose
Tel e Fax 0835 815978
[email protected]www.tenutamarino.it
Enologo: Fabio Mecca
Ettari vitati: 26 – Bottiglie prodotte: 100.000
Vitigni: aglianico, primitivo, merlot, cabernet sauvignon, syrah e greco.

2 Commenti

  1. Tra i pochi che conosco che conosce bene e fa conoscere un territorio sconosciuto.Complimenti sempre Enrico .PS.Oltre che capitale della cultura Matera e il materano pare che si avviino a diventare piano piano capitale della viti-cultura.Povera Potenza che con la bellezza non ha competenza se perde anche il primato del vino rischia l’impotenza.FM.

  2. Andiamoci piano caro Francesco, perché il Vulture rappresenta sempre il territorio vitivinicolo più vocato della Basilicata per numero di bottiglie prodotte e per qualità dei vini. Ma proprio come affermavi tu il Materano, fino a poco tempo negletto e dimenticato, sta pian piano risalendo la china. Ed i risultati sono abbastanza incoraggianti, tenendo conto anche della spinta ricevuta dalla grossa visibilità che ha investito ultimamente proprio la città di Matera. Ed il riverbero sta coinvolgendo tutto l’indotto commerciale, produttivo e turistico, compreso il settore vitivinicolo. L’unica pecca che caratterizza il territorio materano è che qui non esistono punti di riferimento legati ad un vitigno autoctono e locale, come nel caso del Vulture. Ma l’impegno, l’ingegno, la caparbietà e la voglia di fare bene dei materani sta supplendo anche a questo. Se non esistono varietà autoctone, allora si possono utilizzare vitigni dei territori confinanti, come il primitivo e l’aglianico in modo particolare, oltre ad altre specie nazionali e, soprattutto, internazionali, che stanno ottenendo ottimi risultati. Sono sicuro che la viticoltura materano è destinata sicuramente a crescere nei prossimi anni. Almeno è questo che mi auguro e spero.

I commenti sono chiusi.