Vini Varvaglione vincitori a Radici del Sud 2019


Vini Varvaglione

Vini Varvaglione

di Enrico Malgi

La storica azienda pugliese Varvaglione Vigne & Vini dei coniugi Cosimo e Maria Teresa Varvaglione non conosce mezze misure, quello che si deve fare deve essere fatto sempre al meglio. Ed infatti la batteria degli ottimi e variegati vini prodotti sono tutti eccellenti e premiati dappertutto. Con Radici del Sud poi questa azienda sembra avere un feeling del tutto particolare, perché ogni anno riesce immancabilmente a primeggiare. Tanto è vero che in quest’anno 2019 Varvaglione si è aggiudicato addirittura quattro prestigiosi riconoscimenti con tre etichette diverse.

Controetichette vini Varvaglione

Controetichette vini Varvaglione

12 e Mezzo Malvasia Bianca del Salento Igp 2018. Duplice premio a Radici del Sud nella sua specifica categoria: primo posto assoluto da parte della giuria dei Wine Buyer e seconda posizione assoluta decretata dai giudici dei Wine Writers. Prima piazza conquistata a Radici del Sud nel 2017 con l’annata 2016. In più Medaglia d’oro ricevuta al Concours Mondial di Bruxelles 2019.

Malvasia bianca in purezza, lavorata in acciaio e vetro. Gradazione alcolica di dodici e mezzo. Prezzo in enoteca sotto i 10,00 euro.

Limpido e lucente il bel colore giallo paglierino nel bicchiere. Al naso si apre un sensitivo bouquet, dal cui paniere fuoriescono per magìa intensi profumi fruttati di cantalupo, pesca gialla, albicocca, mandorle, nocciole, litchi e mango. Timbro salmastro-agrumato. Delicate carezze di fiori bianchi e di glicine, insieme a sbuffi di vegetale sostanza vanno poi ad impinguare l’ottimo corredo aromatico. Sulla lingua plana un sorso accattivante per aromaticità, freschezza, vivacità, eleganza, morbidezza e sapidità. Coté tenero e giocoso. L’intrigante finale rende la bocca davvero appagante. Sulla cucina di mare e su sfiziosità.

Salice Salentino Dop 2015. Prima piazza conquistata dal millesimo 2016 da parte della giuria dei Wine Buyers nella categoria dei vini Negroamaro. L’annata 2015 aveva già arraffata la seconda posizione nel 2018.

Negroamaro al 100%. Maturazione in barriques francesi ed americane per dieci mesi. Tasso alcolico di quattordici gradi. Prezzo finale di 13,00 euro.

Veste cromatica segnata da un vivido e luminoso colore rosso rubino carico. Estremamente interessante l’impatto olfattivo che mette in mostra un campionario di pregevoli profumi: la ciliegia, la susina, il ribes ed il lampone. Una florealità di uguale tonalità e persistenza riesce poi a pareggiare il conto. Indicativi e canonici gli speziati respiri, subito seguiti da terziaria bontà. In bocca un sorso arioso e ben ritmato, seducente e tagliente, raffinato e balsamico, sontuoso e sapido. Tessuto tannico ben calibrato. Sviluppo palatale irradiante, dinamico, sapido, fine, rotondo ed equilibrato. Retroaroma soddisfacente. Su carne bianca e rossa e pesce in guazzetto.

Papale Primitivo di Manduria Dop 2016. Linea Oro. Primo classificato assoluto nella propria categoria di appartenenza, così come hanno disposto i giudici dei Wine Writers. Il millesimo 2013 aveva già conquistato la prima piazza all’edizione 2016 di Radici del Sud. Questo millesimo ha vinto anche la medaglia d’oro al Berlin Wine Trophy.

Soltanto Primitivo. Dopo la fermentazione in acciaio il vino transita in botte grande e poi in barrique per circa un anno. Gradazione alcolica di quattordici e mezzo. Prezzo in enoteca di circa 30,00 euro.

Bicchiere tinto da un colore rosso rubino concentrato. Note di frutta rossa piccola e media a go-go si alleano con l’inseparabile girandola floreale. Rovere ben calibrato che ci tiene ad elargire sospiri speziati di noce moscata, chiodi di garofano, zenzero e vaniglia. Note balsamiche, mentolate, cioccolatose, terrose ed empireumatiche. Sorso subito caldo ed avvincente. Ma la ricettiva bocca lo accoglie premurosamente come fosse un figlio tornato da un lungo viaggio. E così, mentre se lo coccola affettuosamente, in cambio riceve una sferzata di freschezza, una finezza tannica, una rotondità, una polposità, un’armonia ed una profondità gustativa. Incedere finale persistentemente appagante. Davvero un grande vino, emblema di tutta la viticoltura pugliese. Sulla terragna cucina regionale.

Sede a Leporano (Ta) – Contrada a Santa Lucia
Tel. 099 5315370 – Fax 099 5334116 – Cell. 320 8393418
[email protected]www.varvaglione.com
Enologo: Cosimo Varvaglione
Ettari vitati: 155 – Bottiglie prodotte: 3.500.000
Vitigni: Primitivo, Negroamaro, Malvasia Nera e Bianca, Aglianico, Verdeca, Falanghina, Fiano e Chardonnay.