Vini Villa Matilde Avallone Viticultori In Campania Felix – Nuove annate

di Enrico Malgi
In un modo o nell’altro anche quest’anno fortunatamente sono riuscito a mantenere l’impegno con i fratelli Tani e Maria Ida Avallone, proprietari dell’omonima azienda vitivinicola di Cellole, degustando così i loro meravigliosi vini delle nuove annate. Un’ampia batteria di ben dodici etichette delle diciannove complessivamente prodotte.
Sinuessa Falanghina Roccamonfina Igp 2019. Soltanto Falanghina. Maturazione per tre mesi in acciaio e poi elevazione in vetro. Tasso alcolico di tredici gradi. Prezzo finale di 8,50 euro.
Classico il colore giallo paglierino non troppo carico. Pregevole il ventaglio olfattivo, che mette in mostra tutto il suo enorme potenziale. In primis risaltano profumi fruttati di mandarino, pesca, mela, pera e banana, intrecciati ad essenze floreali e vegetali di ginestra e di macchia mediterranea. Sulla lingua impatta un sorso ben modulato da percezioni eleganti, soavi, setose, sapide e condite poi da una lama di ottima acidità. Palato agile, seducente, accattivante, ritmico, aggraziato e fruttato. Slancio finale di ottima presa. Su un piatto di spaghetti alle vongole e latticini.
Falerno del Massico Bianco Dop 2019. Falanghina in purezza, lavorata parzialmente in anfore di terracotta ed acciaio per tre mesi. Gradazione alcolica di tredici e mezzo. Prezzo finale di 13,50 euro.
Giallo Paglierino vivo. Sensitivo- Al naso note floreali di biancospino e di gelsomino, unitamente a erbe officinali e sensazioni speziate. Sorso fruttato, fresco, polposo, elegante, morbido, vellutato, sapido, minerale, equilibrato e fine. Cotè gentile, affusolato e dinamico, che prelude ad un finale gradevole e lungo. Da preferire su carne bianca e minestre di legumi.
Terre Cerase Rosato Campania Igp 2019. Aglianico al 100% lavorato in acciaio e boccia. Gradazione alcolica di tredici e mezzo. Prezzo finale di 8,50 euro.
Singolare la veste cromatica costellata da un colore rosato tipo provenzale. All’olfatto si materializza innanzi tutto un pot pourri di delicati profumi fruttati di amarena, melagrana, fragola, mirtilli, more e mirtilli. Sensazioni floreali e vegetali di buona costumanza. In bocca arriva un sorso fresco e gioioso, equilibrato e lineare, gradevole e stuzzicante. Garbato il vezzo sapido che blandisce il palato. Gusto morbido e sospiroso. Chiusura scorrevole ed appagante. Su pesce in guazzetto e tagliere di salumi.

Greco di Tufo Docg 2019. Ovviamente soltanto Greco maturato in acciaio per quattro mesi e poi elevato in vetro. Gradazione alcolica di tredici e mezzo. Prezzo finale di 11,00 euro.
Giallo carico e prezioso il colore che si scorge nel bicchiere. Al naso pesca gialla, nespola, albicocca e pompelmo, seguiti da deliziose rimembranze di zenzero, chiodi di garofano e note sulfuree. Sorso energico, vibrante, strutturato, sontuoso e dinamico. Chiusura tonica, sulfurea e persistente. Migliorerà col tempo sicuramente. Da abbinare ad un ottimo risotto alla pescatora e mozzarella.
Fiano di Avellino Doc 2019. Soltanto acciaio e vetro. Gradazione alcolica di tredici e mezzo. Prezzo finale di 11,00 euro.
Alla vista si presenta un colore giallo luminoso con riflessi verdolini. Timbro olfattivo destinatario di un esaltante caleidoscopio di gradevoli a variegate nuances: pesca bianca, clementina, mela, ananas, nocciola, gelsomino e vegetali freschi. Sorso accattivante per l’incidenza raffinata, elegante, sapida, succosa, reattiva, fruttata e comunicativa. Grip solido, sferzante, tagliente, scattante, intrigante, seducente e cristallino. Retroaroma generoso e persistente. Serbevolezza a lunga scadenza. Da provare su un piatto di spaghetti ai frutti di mare e formaggi freschi.
Vigna Caracci Falerno del Massico Bianco Dop 2016. Falanghina in purezza raccolta soltanto in annate migliori. Fermentazione una parte in acciaio ed un’altra in barriques francesi. Affinamento in acciaio e vetro per otto mesi. Tenore alcolico di quattordici gradi. Prezzo finale di 22,50 euro.
Un vino capolavoro che non smette mai di sorprendere. Colore giallo paglierino carico. Al naso si presentano per la rivista incantevoli e copiose fragranze di tanta roba buona. L’incipit riguarda particolarmente la percezione di frutta fresca ed in parte anche quella secca: clementina, albicocca, mela, pera, melone cantalupo, mango, mandorla e fichi secchi. Folta la florealità e la speziatura di chiara origine orientale. Rimandi idrocarburici. Gentili e non invasive le percezioni balsamiche e tostate, perché il legno è stato ben dosato. Sulla lingua plana un sorso pulito, integro, etereo, avvolgente, centrato, glicerico e bello teso per la gioia delle papille gustative. Beva equilibrata, espressiva, pervasiva, affascinante e compiacente. Ne avrà ancora per molti anni. Finale edonistico e persistente. Si potrebbe abbinare a piatti di mare, ma va bene anche con quelli più strutturati di terra.
Mata Vino Spumante Rosé di Qualità Brut Metodo Classico. Sboccatura a gennaio 2020, dopo 42 mesi di affinamento sui lieviti. Aglianico in purezza. Gradazione alcolica di dodici e mezzo. Prezzo finale di 18,00 euro.
Colore rosa salmonato di ottimo aspetto. Spuma soffice e vaporosa. Il raffinato perlage è punteggiato da minuscole e vivaci bollicine. Emblematici i sospiri olfattivi che rimembrano le fragoline di bosco, cassis, mirtilli, uva spina, glicine e lavanda. Ricordi di piccola pasticceria. Sorso secco e fragrante, aromatico e languido, elegante e sapido, cremoso e dinamico. Tattilità gentile, vellutata e succosa. La chiusura è da maestro. Da preferire su un risotto alle fragole e su pizza margherita.
Aglianico Campania Igp Roccaleoni 2015. Aglianico al 100% lavorato in acciaio e poi affinato in botti grandi. Gradazione alcolica di tredici e mezzo. Prezzo finale di 8,50 euro.
Colore rosso rubino. Intreccio olfattivo segnato da una miscellanea di ottimi profumi, in cui di primo acchito prevalgono quelli fruttati di drupe piccole e medie, intrecciati poi a voluttuose credenziali di violetta, geranio, pepe nero, noce moscata e chiodi di garofano. Sussurri terziari prorompenti. In bocca arriva un sorso rotondo, armonico, balsamico e fondente. Calibrata la carica tannica. Guizzante l’acidità che dona freschezza. Pregnanza gustativa intensa, temperamentale, sostanziosa ed infiltrante. Serbevolezza ad oltranza. Retroaroma sontuoso ed appagante. Da spendere su un bel piatto di pasta al ragù e carne alla brace.
Falerno del Massico Rosso Dop 2016. Quasi tutto Aglianico e schegge di Piedirosso. Maturazione una parte in botti piccole ed un’altra in botti grandi per un anno. Lunga la permanenza del vino in bottiglia. Gradazione alcolica di tredici e mezzo. Prezzo finale di 12,50.
Bicchiere tinto da un colore rosso rubineggiante e splendente. Il naso si tuffa nel crogiolo per aspirare golose essenze di ciliegia, prugna e piccoli frutti del sottobosco. Quello che colpisce di più però è il tripudio di profumi fumé, speziati e terziari che attaccano proditoriamente le narici. Le promesse fatte al naso, poi, vengono subito mantenute fedelmente in bocca, perché l’esemplare sorso rilascia godibili percezioni tattili di corposità, rotondità, complessità e fruttuosità. Tannini già evoluti. Freschezza a go go. Palato bene strutturato, ferroso, cenerino, fine e sapido. Ottima longevità. Allungo finale morbido e persistente. Da associare a piatti saporiti della cucina territoriale.
Cecubo Roccamonfina Rosso Igp 2014. Composito blend di Primitivo e Piedirosso, insieme a piccole quantità di antiche varietà storiche locali, tra cui spicca la rara varietà di Abbuoto. Maturazione in acciaio e legno piccolo. Gradazione alcolica di tredici e mezzo. Prezzo finale di 17,50 euro.
Scintillante di un rosso granato il colore nel bicchiere. Trafila olfattiva molto complessa e che segue una sua linea segnatamente progressiva e varietale. Al naso, quindi, si alternano profumi di marasca, susina, ribes, mirtilli, chiodi di garofano, noce moscata, vaniglia, liquirizia, tabacco, cacao e grafite. Tocco floreale, insieme a parvenze di macchia mediterranea. La lingua impatta un sorso pieno, intenso, voluminoso, avvolgente e vigoroso, ma anche morbido, elegante, tagliente e seducente. Trama tannica ben levigata. Palato nitido, balsamico e sensuale, che anticipa una chiusura ben calibrata e goduriosa. Durerà ancora per altri anni. Sulla terragna cucina locale.
Petrafusa Taurasi Docg 2015. Aglianico in purezza lavorato in acciaio e legno grande per un anno. Gradazione alcolica di tredici e mezzo. Prezzo finale di 22,50 euro.
Colore rosso rubino carico e luminoso. Pregevoli le percezioni odorose di sottobosco, amarena e susina, seguite da spunti floreali di rosso vestiti. Profumi speziati di pepe nero, anice, curry e noce moscata. Ancora carrube, goudron, caffè, cacao, cioccolato fondente, caucciù, fichi secchi e mandorle tostate. Voluttuoso, gaudente e prorompente il contatto del sorso sulla lingua, che determina così una perfetta fusione tra i superlativi tannini, l’ottima acidità e la morbida tessitura. Gusto fine, dinamico, tonico, austero, arioso, armonico e sostanzioso. Serbevolezza a lunga scadenza. Retroaroma di grande spessore. Su un cosciotto di agnello al forno con patate e formaggi stagionati.
Vigna Camarato Falerno del Massico Riserva Dop 2011. Aglianico e briciole di Piedirosso. Maturazione in acciaio e legno piccolo. Tasso alcolico di quattordici gradi. Prezzo finale di 39,00 euro. Vino prodotto soltanto nelle annate più favorevoli.
Dopo circa nove anni dalla vendemmia il colore si mantiene vivo e splendente di un rosso granato. Bouquet che espande i suoi ampi, variegati, complessi e meravigliosi profumi a tutto tondo. All’inizio si colgono credenziali di tanta buona frutta fresca, in particolare ciliegia, prugna e sottobosco. Floreali di viola, iris e geranio. Rimandi speziati e terziari: noce moscata, chiodi di garofano, zenzero, pepe nero, liquirizia, tabacco, ginepro, china, incenso, resina, balsamo e mentolo. Sorso accattivante, adulatore, affabulatore, ammaliante, intenso, fondente, maestoso e sontuoso. Tannini ben risolti. Palato intrigante, complice, terroso e reattivo. Spalla acida che espande grande freschezza. Fine della corsa ancora molto remota. Allungo finale completo, affascinante e persistente. Su cacciagione e formaggi caprini.
Bene, anche stavolta ho degustato come al solito un’eccellente batteria di vini di Villa Matilde. Davvero un’ottima esecuzione. Oltretutto questa azienda possiede l’abilità di sapere allungare i tempi di conservazione delle bottiglie, mantenendo nel contempo una qualità sempre costante. Questo grazie al determinante apporto del famoso enologo Riccardo Cotarella, che cura tutta la produzione con la collaborazione di Fabio Gennarelli consulente enologico aziendale. Giova ricordare, poi, il conveniente rapporto qualità-prezzo delle bottiglie.
Sede a Cellole (Ce) – S.S. Domiziana, 18
Tel. 0823 932088 – Fax 0823 932134
[email protected] – www.villamatilde.it
Enologo: Riccardo Cotarella, con la collaborazione di Fabio Gennarelli
Ettari di proprietà: 110, di cui 70 vitati. Bottiglie prodotte: 700.000
Vitigni: Aglianico, Piedirosso, Primitivo, Abbuoto, Falanghina, Fiano e Greco.
2 risposte
I commenti sono chiusi.
Confesso le mie debolezze:dopo il Fiano sono Aglianico dipendente e trovo che il Vigna Camarato le cui vigne ho camminato e di cui conservo gelosamente alcune annate mirate )sia tra le migliori interpretazioni di questo vitigno nel casertano.Complesso equilibrato piacevolmente “abboccato”a tavola si fa buon compagno di viaggio di un ragù tradizionale napoletano ma non disdegna neppure la cacciagione della nostra amata regione.PS Nuove annate sta a significare che esce dopo otto anni di cantina o c’è stata una svistatina?
Grandi vini quelli di Villa Matilde com’è noto. Il Vigna Camatrato poi, è sempre giovane a prescindere dal millesimo come sai caro Francesco.