Vinitaly: Zaia lancia la candidatura colline del Prosecco a patrimonio Unesco


una veduta delle colline di Valdobbiadene

una veduta delle colline di Valdobbiadene

Certo del successo il Presidente della Regione Veneto Zaia

di Giulia Cannada Bartoli

A circa un mese daIla notizia data su Il Mattino di Napoli dal giornalista Luciano Pignataro che il prossimo 14 aprile,  la candidatura della pizza napoletana sarà ufficializzata alla sede Unesco a Parigi alla quale seguirà una  lunga campagna elettorale per il voto finale previsto nel 2017. La candidatura italiana della pizza occupa il quinto di cinquanta posti disponibili, le probabilità sono alte. Proprio qualche giorno prima l’11 Aprile da Vinitaly parte anche  la candidatura delle Colline del Prosecco al Patrimonio Unesco. Un territorio dove  ambiente e viticoltura di qualità creano un binomio invincibile nel cuore della provincia di Treviso.

il Presidente della Regione Veneto Luca Zaia

il Presidente della Regione Veneto Luca Zaia

Zaia ha avuto il forte appoggio del  Presidente del Consorzio del Prosecco Docg di Conegliano-Valdobbiadene Innocente Nardi e dell’Advisor del Progetto dottor Ottavio Di Bella nel corso di un’affollata  Conferenza stampa.  “Il dossier tecnico è chiuso – ha annunciato con soddisfazione il Governatore – con la partita Unesco andiamo a competere al massimo livello mondiale convinti di poter vincere, perché proponiamo un sito unico al mondo e valorizziamo non solo la sua straordinaria qualità produttiva vitivinicola, ma anche un ambiente di pregio trattato come tale dai viticoltori, e una storia che risale a decenni e decenni addietro, quando gli agricoltori che io chiamo ‘eroici’, con le sole mani e le zappe, si spezzarono la schiena e riuscirono a sostituire i rovi e le sterpaglie che c’erano con meravigliose vigne”.
Il Prosecco, citato per la prima volta in un documento  scritto nel 1754, è divenuto il prodotto simbolo di quest’area collinare, sintesi di una originale combinazione riuscita  tra pratica agraria tradizionale, ricerca scientifica applicata e moderne operazioni di marketing  che hanno portato le bollicine del trevigiano ad  essere  il vino italiano più esportato al mondo.

Il procedimento di valutazione internazionale, così come è avvenuto per la nostra pizza,  si sviluppa in circa 2 anni, durante i quali tecnici e osservatori Unesco si recheranno in sopralluogo nell’area e ne valuteranno la rispondenza alle caratteristiche della candidatura.
“Ci stiamo lavorando da tempo – ha detto in proposito il Presidente della Regione – ora è il momento di lanciare la volata finale verso l’obiettivo”.
Il Prosecco Docg conta infatti quasi 3.300 viticoltori, 445 vinificatori, oltre 180 Cantine e  quasi 5.500 addetti. Un vero e proprio distretto produttivo altamente specializzato nella produzione di vini spumanti di qualità.