Vino e Coronavirus. Consorzio vini d’Abruzzo, parla il presidente Valentino Di Campli


Valentino Di Campli

Valentino Di Campli

di Adele Elisabetta Granieri

Come reagiscono i vini abruzzesi  alla crisi del Coronavirus? Lo abbiamo chiesto a Valentino Di Campli, presidente del Consorzio di Tutela Vini d’Abruzzo.

Qual è la situazione delle vostre aziende?
E’ ovviamente un periodo difficile su tutto il territorio italiano. Essendosi azzerato il canale horeca, si è generato un lockdown economico per la stragrande maggioranza di cantine che lavorano con questo settore. Il momento è quindi molto critico qui da noi, ma anche in tutta Europa, in Nord America. Bisogna aspettare e capire quale sarà l’evolversi di questo scenario: fortunatamente, il Montepulciano oramai da anni rientra tra le prime 3 denominazioni più vendute in Gdo in Italia, ma anche sui principali mercati esteri quali Germania, Uk, Nord America, e questo fattore sicuramente ci aiuta. Ad esempio in Nord America, le persone in questo periodo acquistano molto attraverso il liquor store o, in Canada, presso i negozi del monopolio, dove i vini abruzzesi sono ben presenti.
Le aziende, in generale, hanno provato ad organizzarsi con mezzi alternativi: consegna a domicilio, vendita online, ecc per essere sempre presenti e attive nel lavoro che in questo momento è cambiato radicalmente.

Quanto conta il canale HoReCa per le vendite dei vostri vini?
Molto. Il canale HoReCa è un’attività importante soprattutto per quei vini con una fascia di prezzo medio alta.

Quanto conta l’export per il vostro comparto vitivinicolo?
L’export rappresenta oltre il 60%; i nostri principali mercati sono in Europa la Germania e gli Uk, poi Stati Uniti e Canada mentre in Asia, Giappone e Cina sono mercati in crescita

Come si stanno comportando i mercati esteri nei confronti dei vostri prodotti?
Ovviamente sui nostri principali mercati vi è il lockdown e quindi si è principalmente fermi. In Germania, Uk e Usa, la Gdo continua a lavorare chi è su quei canali, ma tutto il resto è chiuso. Quindi è come qui, in Italia, chi si affida al canale HoReCa è in questo momento fermo.

Quali sono le strategie che state mettendo in atto a sostegno delle aziende?
Il Consorzio sta portando avanti varie attività di comunicazione a sostegno delle proprie aziende: è partita di recente la campagna online #iobevoabruzzese, si stanno organizzando appuntamenti sul web con stampa e operatori del settore, si attiveranno a breve altre iniziative social per cercare di diffondere il più possibile le iniziative del consorzio in aiuto alle aziende vinicole, si stanno appoggiando i nostri produttori con la gestione dell’e-commerce per la vendita dei prodotti online, ecc.

Rese ridotte, distillazione… quali misure prenderete per fronteggiare la crisi?
Questi sono temi delicati su cui Consorzio e l’intera filiera produttiva nazionale si stanno confrontando per affrontare e capire quali siano le migliori misure da adottare in questa situazione di crisi, per evitare che i strani meccanismi possano destabilizzare gli equilibri di mercato.