Vino e pizza: il sommelier in pizzeria 9| Rocco Campana


Pizzeria Rovi Ercolano

Corso Resina 187

Tel. 081 4617690

Rocco Campana

di Antonella Amodio

La figura del sommelier in pizzeria è in costante evoluzione, poiché si inizia a comprendere l’importanza di abbinare la pizza ad una scelta accurata di vini. Questa combinazione tra pizza e vino ha portato a valorizzare il ruolo del sommelier come elemento fondamentale nel garantire un’esperienza gastronomica completa nel contesto delle pizzerie.

Ne parliamo con Rocco Campana, sommelier della Pizzeria Rovi di Ercolano.

Originario di San Giovanni a Teduccio, quartiere popolare e verace di Napoli, cresciuto con il Mulino Caputo davanti casa e con quella sana “scugnizzeria” che ti resta cucita addosso per tutta la vita. Dopo un diploma da perito informatico e anni di lavoro da dipendente, ha deciso di inseguire la passione per la ristorazione insieme a suo cugino Vincenzo, pizzaiolo e veterano del settore. Nasce così la pizzeria Rovi., e con essa il suo primo contatto diretto con i clienti, nel ruolo che ancora oggi sente più suo: la sala. Sportivo, amante del calcio e della palestra, trova il suo equilibrio nel mare, dove si rifugia ogni giorno, respirando a pieni polmoni l’aria salmastra che per lui è casa. Un’anima dinamica, concreta e appassionata: è con questo spirito che ha intrapreso anche il percorso da sommelier, portando in pizzeria un valore aggiunto fatto di competenza, territorio e abbinamenti sorprendenti.

Come inizia il tuo percorso da sommelier?

Ho sempre avuto una grande passione per il vino. Lavorando in pizzeria, ho deciso di approfondire questo mondo intraprendendo il percorso AIS con la delegazione Vesuvio. Dopo tre anni di studio,
mi sono diplomato con ottimi risultati.

Quali sono le caratteristiche che un buon sommelier deve avere?

Deve saper ascoltare e capire i gusti dei clienti, senza mai forzare le scelte. È fondamentale porsi in modo professionale, ma con il sorriso e un pizzico di umorismo. Nel mio lavoro, uso questo ruolo anche per formare il personale, affinché possa proporre abbinamenti nuovi ai clienti, rendendo l’esperienza ancora più completa.

Come pensi sia percepita la figura del sommelier in pizzeria?

È una figura molto apprezzata dai clienti. Rappresenta un vero valore aggiunto, soprattutto per una pizzeria che ambisce a far tornare il cliente e a regalargli un’esperienza completa. Non ultimo, vogliamo crescere e distinguerci.

C’è differenza tra proporre vino in pizzeria e in ristorante?

Non c’è tanta differenza. Certamente il cliente medio tende ad associare la pizza alla birra, e per questo offriamo una selezione di birre artigianali all’altezza. Tuttavia, stiamo
divulgando la cultura di quanto il vino possa esaltare una pizza.

Che tipo di cliente sceglie il vino in pizzeria? Si fanno consigliare?

Chi mi conosce sceglie spesso di affidarsi per un percorso di degustazione pizza-vino. Molti altri clienti invece scelgono direttamente dalla carta, ma sono sempre curiosi di conoscere i nostri suggerimenti. Organizziamo anche serate a tema con cantine e chef che si divertono a pregare i topping, e registriamo sempre il pienone.

Che vini si trovano nella cantina di Rovi?

Siamo partiti valorizzando il nostro territorio, il Vesuvio, per poi ampliare la selezione a tutta la Campania, l’Italia e anche all’estero. I vini bianchi sono sicuramente i più richiesti per la loro versatilità, in particolare la Falanghina.

Il tuo abbinamento pizza-vino preferito?

Sono molto tradizionalista: una bella provola e pepe abbinata a un Piedirosso del Vesuvio.

Quello più amato dai clienti?

Sicuramente la pizza al filetto del Piennolo abbinata ad un bicchiere di Falanghina.

Chi sono i clienti più aperti all’abbinamento pizza-vino?

I turisti stranieri. Sono molto più curiosi e desiderosi di sperimentare. Si lasciano trasportare con entusiasmo dai nostri consigli, specie sulle produzioni locali.

Il punto di forza della tua carta dei vini?

Il territorio. Il Vesuvio è protagonista, in prima pagina. La carta si focalizza sull’eccellenze del nostro vulcano, e ci
piace valorizzare i nostri vitigni, unici nel loro genere e parlare delle nostre cantine locali. É quasi una missione. Inoltre, sul menù abbiamo creato una sezione dove ad ogni pizza è abbinata a un vino.

Come vedi il futuro del vino in pizzeria?

Lo vedo in forte crescita, anche grazie alla comunicazione che sta avvenendo nell’ultimo periodo e alla passione di tanti come me che lavorano in pizzeria e ci credono. Il messaggio arriva e sempre più persone stanno scoprendo quanto sia affascinante il mondo del vino abbinato alla pizza.

Eleonora Rescigno

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