Winearmony, l’incontro tra vino, cibo e musica di Vincenzo Parente


winearmony degustazione

winearmony degustazione

di Gennaro Miele

Quelle domeniche quando…

Napoli è ancora addormentata a metà mattinata, coi suoi vicoli spogliati dalla velocità della vita d’ogni giorno, quando camminarvi è come attraversare un museo senza tetto, ammirando sulle mura segni d’anime artistiche che sembrano derivare da Basquiat e Wharol, violente e vivaci, antiche ma con uno sguardo al domani.

Quelle domeniche quando…

in questa cornice si insegue la voglia d’accompagnare questa passeggiata, intima ed artistica,con un calice, mentre si attraversa Largo Banchi Nuovi,
accompagnato dal profumo delle preparazioni casalinghe e dalla leggerezza delle lenzuola stese a danzare nel vento primaverile.

Vincenzo Parente

Vincenzo Parente

Quelle domeniche quando…

attraversi la soglia della chiesa, non più destinata al culto, dei SS. Cosma e Damiano e vieni accolto da Vincenzo Parente, professore di Matematica e formatore enogastronomico, che presta il suo tempo all’organizzazione di eventi in cui il focus è rivolto alla diffusione della cultura del vino. Ti accoglie con un calice e la promessa di un’esperienza in cui il nettare di bacco intercetta l’arte della musica.

Un incontro con la degustazione di tre vini, che apre la stagione degli eventi di Winearmony, che siabbinano ad altrettanti interventi gastronomici, intervallati dalle incursioni musicali dei maestri Filomena Scala (pianoforte) e Alfredo Apuzzo (clarinetto) che hanno dato senso all’inesprimibile bellezza della musica, alternando classici della cultura partenopea ad incursioni pop americane fino all’omaggio ai grandi classici.

winearmony

winearmony

Abbinamenti vino/cibo/musica:

• Falanghina Brut Feudi di San Gregorio / Rosticceria / Omaggio ad Elvis the King
Pallagrello Nero IGT Campania / Lasagna Napoletana / Omaggio al Maestro Ennio Morricone

• Moscato d’Asti DOCG Damilano / Zeppola di San Giuseppe / dolce commiato con Moon River

 

Quelle domeniche quando…

all’appagamento della sete del corpo si aggiunge quella dell’anima, in un lasso temporale che pur sembrando dilatato per l’armonica bellezza dell’evento
non sembra bastare, e ancora ne vuoi. Buon Calice.

 

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