Arpago 2007 Primitivo Tarantino Igp


Enzo Carparelli alla Real Venaria di Torino

I PASTINI
Uva: primitivo
Fascia di prezzo: da 5 a 10 euro
Fermentazione e maturazione: acciaio


Il nome dell’azienda dei fratelli Enzo e Lino Carparelli in Val d’Itria, deriva da Pastinum in latino,  propriamente “zappa” e, in via derivata, “terreno destinato alla vite”. In poco più di dieci anni grazie alla loro passione e caparbietà hanno riportato alla dovuta dignità i vitigni coltivati in questa zona e soprattutto dimostrato che la Puglia non è una regione tipicamente “rossista”. Io però, sono rimasta fulminata da un rosso: annata 2007 solo acciaio. Rimango di sasso davanti ad Enzo Carparelli, durante il mio giro torinese di assaggi dei vini delle altre cantine del Sud che hanno ricevuto la chiocciola dalla nuova guida Slow Wine 20111.

Il colore è rosso rubino vivo, giovane sprizza freschezza con qualche pennellata violacea. Al naso il frutto è possente e intenso, piccoli frutti di bosco,  seguiti a ruota da sentori più evoluti di spezie, pepe nero e liquirizia un po’ dolce. Al gusto i tannini sono maturi, non invasivi, fini ed eleganti. I caratteri che mi colpiscono sono freschezza e sapidità che bilanciano alla grande i 14 gradi di alcool. Al  palato il vino si muove con una buona persistenza e lunghezza e chiude con una piacevole nota dolce per nulla stucchevole. Siamo ad appena 150 mt. sul livello del mare, sistema di allevamento alberello pugliese. Si vendemmia a metà settembre mi racconta Enzo Carparelli. Il vino fermenta con lunga macerazione, segue affinamento in acciaio per 6 mesi e ancora due mesi in bottiglia. E’ davvero un bel prodotto, super abbinabile a tavola e udite… è un affare, 4, 90 euro franco cantina, io ne farei scorta.

Sede a Locorotondo (Ba), via Italo Balbo , Tel. 080.8980923, fax 080.8980944. www.ipastini.it Enologo: Lino Carparelli. Ettari: 15 di proprietà. Vitigni: aleatico, primitivo, bombino, verdeca, bianco d’Alessano, fiano minutolo

scheda di Giulia Cannada Bartoli

2 Commenti

  1. Concordo per la qualità di questo vino che è schietto e rappresenta un vero primitivo.

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