Falanghina 2009 Beneventano Passito Igt | Voto 86/100


Romeo e Toni De Cicco

Romeo e Toni De Cicco

TERRA DI BRIGANTI

Vista 5/5. Naso 25/30. Palato 24/30. Non Omologazione 31/35

Uva: falanghina
Fermentazione  e maturazione: legno e acciaio
Fascia di prezzo: da  5 a 10 euro

Il vitigno falanghina ha certamente marcato il suo primato in Campania anche sul versante dei vini dolci. Nelle ultime annate le produzioni di etichette passito da questo vitigno estremamente poliedrico si è notevolmente ampliata, soprattutto nel beneventano, dove ci si trova di fronte ad una svariata pattuglia di etichette, molto spesso frutto del lavoro di piccolissime aziende. Da Nifo Sarrrapochiello, con l’incredibile finezza dell’etichetta Sarriano, a Corte Normanna con la complessità del Porta dell’Olmo, dalla Cantina del Taburno con la longevità del Ruscolo, ad Aia dei Colombi con l’estremo equilibrio dello Jocalis, con l’elenco che potrebbe continuare.

 In questo svariato schieramento, composto quasi sempre da etichette prodotte nell’ordine di un migliaio di bottiglie, non possiamo non inserire il Beneventano Igt Falanghina Passito prodotto dalla piccola realtà casaldunese Terra di Briganti, che attesta con estrema evidenza proprio il primato del vitigno falanghina in terra sannita per quanto concerne la produzione di vini dolci. Nelle prime annate di produzione aziendale (fino alla vendemmia 2007), i fratelli Toni e Romeo De Cicco che nel loro tempo libero danno una mano alla realtà produttiva condotta dalla mamma Giuseppina D’Occhio, per la produzione del passito si sono affidati alle uve falanghina ma accompagnata da quelle malvasia e trebbiano. Poi, una volta partita la rivoluzione nei vigneti, arriva la produzione monovitigno, manifestatosi con caratteri particolarmente diversi nella produzione 2008 e 209. Se la prima colpiva più per concentrazione di frutto, la seconda emerge per eleganza fine e complessa. A tratti quasi viscoso nella sua discesa nel calice, nettare dal colore giallo oro intenso, con incursioni di ambrato.  Un passito di grande personalità, con il naso che si combatte tra la complessità dei vini dolci delle zone più fredde all’esplosione che tipicizza quelli che vengono dalle aree calde. Sarà forse per il particolare microclima che si crea su questa colline sempre ventilate e mai asfissiate dal caldo estivo. Al naso colpiscono le svariate erbe, macchia mediterranea dominata soprattutto da timo e rosmarino, poi note di pomodoro essiccato, infine marcate invasioni tostate. Marcata la spalla alcolica (15°) ben sorretta dalla notevole acidità  coniugata ad un residuo zuccherino non estremo: un vino di eccellente bevibilità e disponibile ad abbinamenti che vanno dai dolci secchi ai formaggi semi-stagionati di buona intensità e da provare anche su piatti più elaborati segnati dalle spezie.

Questa scheda è di Pasquale Carlo

Sede  a Casalduni. Contrada Tacceto, 6. Tel. e fax 0824.856388
www.terradibriganti.it
Enologo: Roberto Mazzer. Ettari: 4 di proprietà. Vitigni: aglianico, falanghina, fiano e coda di volpe