Napoli, ristorante La Cucina di Palazzo Caracciolo: una ventata d’aria fresca in città


al centro lo Chef Aldo Lanotte, a sx il Maitre sommelier Antonio Basile, a dx il Presidente nazionale Ses Francesco Continisio

di Giulia Cannada Bartoli

Ambiente d’eccezione e cena gourmand per la Festa degli Auguri della Scuola Europea Sommelier guidata da Francesco Continisio.

La scelta in città ha tenuto conto della competenza e del prestigio dell’ospitalità dell’intero Staff del Ristorante dell’Hotel Palazzo Caracciolo**** “La Cucina”, con Antonio Basile, Maitre Sommelier e  lo Chef Aldo Lanotte, giovane, brillante napoletano con numerose e blasonate esperienze internazionali alle spalle. Aldo parte nel 1997, direzione Parigi, sei mesi in stage dal Maestro Alain Ducasse, subito dopo, trasferta in Germania per un’ulteriore esperienza con Heinz Winkler,  l’inventore della «cucina vitale», che unisce gastronomia e benessere. Instancabile, dopo sei mesi, Aldo parte per il Giappone per confrontarsi con la filosofia asiatica della cucina, al rientro un altro grande salto: Enoteca Pinchiorri al tempo di Carlo Cracco; prima del rientro a Napoli, chiude in bellezza a  Roma, dal mitico Heinz Beck per otto mesi.

Nel 2001 la conoscenza con Mario Avallone della Stanza del Gusto, dove rimane fino al 2006 impadronendosi della grande cucina di territorio del sud. Fino al 2009, tre anni di esperienza nel Banqueting d’Autore, finchè a Giugno 2009 arriva l’apertura de “La Cucina di Palazzo Caracciolo, da allora Aldo va avanti come un treno. In cucina ci sono sette persone, ecco parte della brigata.

al centro lo chef Aldo Lanotte, il Sous chef Rosario dello Iacono, il Capo Partita Ciro ambrosio e a sx il Capo partita Omar Chiriguyaia dall’Ecuador

L’atmosfera che si respira è elegante e al contempo rilassante. Il nome dato al ristorante rievoca la voglia di far sentire gli ospiti in famiglia con una sfavillante cucina rosso Ferrari che risalta in sala. Il locale è aperto sia, agli ospiti dell’hotel, sia al pubblico.

La cucina in sala

ancora un angolo della cucina: tradizione e innovazione

la sala pronta per la festa

La Mise en place

Il menù è  stagionale  con  almeno tre  nuovi innesti quotidiani, per entreè, primo e secondo; la cucina è mediterranea, rilassata, senza voli pindarici, con sapori nitidi e invitanti.

alberi di limone all'ingresso ad evocare l'atmosfera mediterranea de "La Cucina"

Il ristorante propone un interessante menù degustazione di cinque portate a 40, 00 € ed il sabato è di scena “‘O Brunch a Palazzo”: una ricca e  tarda colazione gourmet di prodotti del territorio (tra i quali un interessante selezione di formaggi campani) tra dolce e salato, dalle 12, 30 alle 15,30. La pasta e la pasticceria sono opera dello chef, mentre, per il pane, si preferisce affidarsi alla solida tradizione napoletana del cuore della Napoli storica. Buono il Panettone artigianale di Aldo Lanotte, morbida lievitazione e antichi sapori. Veniamo al gustoso menù della serata:

il menù

il brindisi d'inizio con Presidente e Vice Presidente: Francesco Continisio e Palmina Trabocchi

Fiori di zucca farciti di ricotta e gamberoni di Mazara

Risotto al limone sfusato amalfitano, con totani croccanti, intrigante e profumato

Risotto al limone sfusato amalfitano, con totani croccanti, intrigante e profumato

Babà alla griglia con gelato di gelsi, interessante contrasto di profumi, temperature e consistenze

dulcis in fundo il panettone artigianale di Aldo Lanotte

In abbinamento alla cena, i vini offerti da Masseria Frattasi, piccola azienda fortemente territoriale del beneventano. Tutti indovinati gli accostamenti: la freschezza dello spumante ha retto bene la fritturina dell’aperitivo; la Falanghina si è espressa alla grande sul risotto, con una notevole freschezza, profumi morbidi ed una struttura decisa, ma impalpabile (14°C); perfetta esibizione di Iovi Tonant 2006 sul maialino, ingresso morbido, sostenuto ancora da una notevole verve acida, beva lunga e piacevole; sorpresa generale per il Moscato di Baselice, sconosciuto ai meno esperti, ha retto bene sul babà, nonostante la “difficile” presenza del gelato, di solito non abbinabile.

I vini

Prestige rosè Spumante di aglianico

Falanghina Del Taburno Bonea 2010

Iovi Tonant Aglianico del Taburno 2006

Moscato di Baselice  passito 2007

Ancora piacevoli chiacchiere dopo la consegna dei diplomi, auguri sinceri e promessa di arrivederci a gennaio con l’inizio dei nuovi corsi. Decisamente l’ospitalità di Palazzo Caracciolo, coerente con la filosofia semplice e briosa  della Scuola Europea Sommelier, ha contribuito alla perfetta riuscita dell’evento, a soli tre mesi dal debutto in Campania della Scuola, e siamo solo all’inizio…

Palazzo Caracciolo – La Cucina Ristorante
Via Carbonara 111/112
Tel.081.0160770
www.hotel-palazzo-caracciolo-naples.com

3 Commenti

  1. Sig. Luciano PIGNATARO, mi scusi se mi permetto.Ho sempre letto con interesse il suo sito nutrendo profonda stima per la sua professionalità. Sono inorridito però, alla lettura di questo articolo, leggere una recensione sulla SCUOLA EUROPEA SOMMELIER che lega il marchio della propria scuola a quello del discount LIDL negli spot tv, per promuovere vini a DOC ad €1,99 la trovo sinceramente una grande caduta di stile.

  2. Bellissima serata, da ripetere, buon cibo, ottimi i vini, in particolare la Falanghina Bonea, dall’ottimo naso fruttato, soprattutto melone bianco e banana che si ritrovano poi al gusto.

    Approfitto per fare a tutti i membri e gli alunni della Scuola, tanti auguri di buone feste!

    Alla prossima!

  3. Sig. Continisio, lungi da me dal mettere in dubbio le capacità professionali del Sig. Pignataro e del suo staff. Leggo sempre con grande interesse ed attenzione i suoi articoli. Proprio per questo sono intervenuto in merito a questo articolo, per evidenziare un fatto che non ritenevo in linea con la filosofia a cui mi ha abituato Luciano. Perciò Continisio, non giri le carte in tavola insinuando che da parte mia sia messa in dubbio la professionalità di queste persone. Sono le iniziative pubblicitarie della Scuola Europea Sommelier al centro della mia attenzione, non l’operato di questo blog.

I commenti sono chiusi.