Addio a Carmine Botti, eroico viticoltore cilentano


Carmine ed Emiliana Botti

Carmine Botti è morto a 71 anni. L’inesorabile clessidra del tempo scorre e si porta via tutta la generazione protagonista della rinascita del vino campano. La sua era una piccola azienda familiare, poco meno di cinque ettari, che aveva fondato nel 1970 in Contrada Moio di Agropoli. Una collina dove ha allevato aglianico e fiano, le sue due grandi passioni.
Uno dei primi ad avviare un discorso di qualità che ha mantenuto inalterato nel corso degli anni. Ritroso ma non scontroso, Carminuccio lo chiamavano tutti, anche noi. Un diminutivo che rivela un carattere affabile, disponibile.
Un viticoltore vero, fuori dai meccanismi mediatici, conosciuto solo dagli appassionati del Cilento ma rispetatto da tutti i suoi colleghi proprio per la serietà del lavoro e la discrezione con cui lo portava avanti.
Le sue bottiglie erano sincere, il fiano fresco e profumato, l’Aglianico di tradizione maturato senza fretta in botti grandi. Il suo modo di porsi era generoso, ingenuo e vero. Stare con lui è sempre stato un grandr piacere.
Negli ultimi anni è stato affiancato dalla figlia Emiliana.
Perdiamo una persona per bene, ma contenti di essere stati tra i pochi a raccontarlo con costanza dall’inizio della nostra conoscemnza, metà anni ’90, ad oggi.
Alla  moglie Valeria, alle figlie Emiliana e Francesca, alle sorelle Angela e Carmela le nostre profonde e sentite condoglianze.
Non lo dimenticheremo.

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3 Commenti

  1. Carminuccio Botti è stato prima di tutto un vero galantuomo di altri tempi. Sono andato a trovarlo tante volte nella sua vigna ad Agropoli e sono stato sempre colpito dalla sua gentilezza e bonarieta’. Purtroppo negli ultimi tempi è stato molto male e così non ho potuto vederlo, ma sono stato in contatto con Emiliana fino a questi giorni. Con Carminuccio se ne va un pioniere di tutta l’enologia cilentana ed un pezzo della storia territoriale. Spero che il Signore lo accolga nel suo regno. Riposa in pace caro Carminuccio. Condigliante a Emiliana che già da qualche tempo aveva raccolto il testimone e a tutta la famiglia.

  2. Carminuccio era vero e schietto come il suo vino da cui compravo anche lo sfuso per freschezza e beva immediata:quasi lo stesso vino che finiva in bottiglia senza i costi di quest’ultima.Ogni volta che si passava lo si trovava sempre in vigna :non me ne voglia nessuno ma era la più bella e meglio tenuta del Cilento.PS Già fatto in passato per un altro grande del vino per cui spero che i viticoltori sapranno rinunciare ad una piccola parte del loro miglior vino prodotto per fare una bottiglia commemorativa in suo onore.In alto i calici:questo fine settimana si beve Botti FM

    1. Grazie a tutti ❤️
      Sapevo di avere un grande papà….in questi giorni ne ho avuto ulteriore conferma….

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