Angiolina a Marina di Pisciotta, la seconda vita della trattoria di mare del Cilento
Trattoria Angiolina a Marina di Pisciotta
Traversa Passariello, 2
Sempre aperto a pranzo e cena
Tel. 333 169 3993
Chiuso lunedì a pranzo
Chiuso da ottobre a Pasqua
Una storia italiana, semplice: Angiolina si mise a dar da mangiare agli operai che costruivano la ferrovia nel Dopoguerra a Marina di Pisciotta. Lavori lunghi, come per le strade, ed è così che ci spieghiamo la nascita di trattorie lungo i binari o nei pressi delle stazioni. Dopo la scomparsa della madre nel 2018, il figlio Rinaldo ha proseguito per una stagione, ma dopo tanti anni ha deciso di mollare l’attività.
Ed è qui la seconda parte della storia: la gestione di questo locale in riva al mare viene rilevata, su proposta dello stesso Rinaldo che voleva che la trattoria continuasse a vivere affidandola nelle buone mani di chi ci lavorava da vent’anni in cucina, Italo Orlando e poi di Brigida Senatore e Antonio Amendola in sala. Tre ragazzi che accettano una sfida difficile e che subito li mette di fronte alla chiusura imposta dal Covid. Nonostante questo vanno avanti e adesso sono arrivati al sesto anno in grande spolvero e con tanto entusiasmo.
Una storia di resilienza in un paesino bellissimo della costa cilentana su cui Vito Puglia accese i fari quando era vicepresidente nazionale di Slow Food creando il presidio, tutt’ora esistente, delle alici di Menaica, l’antico sistema di pesca ereditato dai coloni greci. Un paese che non è facile raggiungere perchè da un lato la strada costiera è praticamente stata quasi spazzata via da una frana e si procede con difficoltà in un transito consentito solo alle auto.
Ma nonostante questo resistono e noi abbiamo trovato una gestione intelligente e colta, in cui alcuni piatti della gestione di Rinaldo e di Angelina sono dei dolmen inarrivabili, come i famosi spaghetti con le alici, le alici imbottite all’insalata o alla scapece. Ma la proposta si è modernizzata con dei crudi spettacolari come possono essere da queste parti grazie al mare di un territorio poco antropizzato (cento chilometri di costa con la metà degli abitanti del Vomero o del Testaccio).
Ci arriviamo a pranzo del mio compleanno per goderci quello che sappiamo trovare: una atmosfera lenta, il sole magnifico che attraversa l’acqua cristallina della spiaggia bandiera blu, poco confusione alla Marina con la gente che si gode il mangiare semplice fatto di prodotti di alta qualità.
Tavoli pieni con qualche turista, clienti abituali o del luogo, una buona carta dei vini, un servizio fatto di simpatia e di attenzione e per me è bellissimo vedere questi ragazzi che hanno scelto di restare e che lavorano nel cuore del Cilento: ecco i pilastri a cui questa terra meravigliosa può attaccarsi per affrontare l’abbandono delle giovani generazioni che preferiscono la luce delle grandi città. Resto sconcertato, ma è davvero una parentesi, della scelta di Slow Food di togliere la chiocciola a questa osteria che invece andava raddoppiata visto che la cucina e la sala sono le stesse anche dopo che Rinaldo ha lasciato. Vabbé, del resto resta un mistero anche la chiocciola persa dall’Antica Osteria Pepe a Caiazzo che interpreta lo spirito di Slow Food non a chiacchiere ma nei fatti. Ma nel mondo della cultura orizzontale che non va in profondità nelle cose ci sta tutto, anche la resa di Slow Food alle banalità degli uffici stampa. Il problema infatti è in chi sbaglia a valutare e non di chi è valutato.
La verità è che in questo posto si sta bene, si mangiano piatti della tradizione ben eseguiti, una frittura perfetta e i tre protagonisti meritano ogni supporto. E il prezzo è ancora da trattoria nonostante si mangia il mare che è a dieci metri.
Bravi bravi bravi, non perdete Angiolina questa estate.
Cosa si mangia da Angiolina a Marina di Pisciotta
Trattoria Angiolina a Marina di Pisciotta
Traversa Passariello, 2
Sempre aperto a pranzo e cena
Tel. 333 169 3993
Chiuso lunedì a pranzo
Chiuso da ottobre a Pasqua
Possiamo tranquillamente affermare che quella di Slow food è una scelta scellerata. mai ho gustato ( non mangiato) piatti così buoni fatti con elementi semplici e a km zero. A noi delle guide importa poco.. ci fidiamo del nostro palato ed Angiolina è una tappa fissa ed imperdibile , figurati che io parto da Napoli solo per andarci a pranzo..