La ricetta cult. Pastiera napoletana casalinga di tre generazioni


Ricetta pastiera napoletana

Pastiera casalinga

Pastiera casalinga

La pastiera napoletana.  Ecco qui una versione casalinga di questo dolce tradizionale della Campania, semplice ma ben eseguita, che ha il pregio di essere tramandata di madre in figlia.

Pastiera napoletana

Pastiera napoletana

Ecco allora la ricetta della pastiera napoletana tradizionale

 

Ricetta di Antonella Geppert

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Ingredienti per 10 persone

  • 1 barattolo di grano cotto (circa 600 gr.)
  • 700 gr. di ricotta
  • 500 gr. di zucchero
  • 5 uova
  • 70 gr di arancia candita
  • 70 gr di cedro candito
  • 1 una buccia di limone grattugiata
  • 1 bustina di vanillina
  • 100 gr. di burro
  • 250 ml latte
  • 3 fiale di essenza di fior d’arancio
  • 3 cucchiai di liquore Strega
  • un pizzico di cannella in polvere
  • 700 gr pasta frolla

Preparazione

In una pentola antiaderente piuttosto capiente mettere il latte, il burro, il grano, la buccia del limone e la bustina di vanillina facendo sciogliere il tutto a fuoco molto lento e mescolando fino ad avere la consistenza di una crema densa. A fine cottura lasciare raffreddare un po’.

Nel frattempo mettere in una ciotola la ricotta con lo zucchero e lavorarla fino ad ottenere una crema. Aggiungere questo composto a quello di grano raffreddato. Sbattere le uova e aggiungerle al composto. Mescolare bene e aggiungere tutti gli altri ingredienti: canditi, fior d’arancio, il liquore Strega e una generosa spolverata di cannella.

A questo punto il ripieno è pronto. Con questa quantità si possono ottenere fino a 3 pastiere (dipende dalla grandezza degli stampi). Foderare gli stampi con la pasta frolla fino ai bordi e versarvi il composto. Decorare le pastiere con strisce di pasta frolla disposte a rombi e infornare nel forno già caldo a 180° per circa un’ora (fino a quando risulteranno dorate e compatte).

La pastiera andrebbe mangiata almeno il giorno dopo, perché deve essere assolutamente fredda e deve avere il tempo di “asciugarsi”. Prima di servirla, spolverizzare con zucchero a velo.

Vini abbinati: Jocalis Falamghina Passito Aia dei Colombi

15 Commenti

  1. Assaggiata e…….bisognerebbe rendere giustizia all’autrice:meriterebbe di sicuro gli onori della cronaca anche perché si è difesa bene con pastiere ben più blasonate surclassandone di sicuro almeno un paio.FM.

  2. concordo…la sua pastiera è ottima!!!!….ma avete mai provato anche i suoi calzoncelli??? anche quella ricetta è frutto di un’antica tradizione tramandata di madre in figlia….ve li consiglio!!!!

  3. Conosco bene quella faccia…..Ah, che piacevoli abbuffate! Brava Anto, sarà di certo buona come allora!

  4. Quante qualita’ la mia amica Antonella! Brava continua a sorprenderci!

  5. in molte aree della Campania, Pasqua si è festeggiata ancora fino a lunedì (www.scriveve.it/food/ottava-dipasqua/) e c’è da scommettere che qualche ottima pastiera è ancora in giro per le tavole regionali, senza contare che ormai la Pastiera è di casa in molte pasticcerie, sia porzionata in quadretti e venduta come dolcino, sia a fette che intera. e meno male, visto che è così buona! questa poi, sembra ottima: complimenti!

  6. Non è brava solo nei dolci la nostra amica…. Peccato che la distanza chilometrica la preserva da incursioni continue per “assaggi” gastronomici!!! :-)

  7. Prenota la pastiera fatta in casa con ingredienti genuini, uova di galline ruspanti, grano preparato in casa senza aggiunta di conservanti, ricotta fresca di pecora della Sardegna, aromi naturali, cotta in teglia di acciaio di primo uso. Fatta secondo una vecchia ricetta tramandata da generazioni in generazioni. Chiunque l’ha assaggiata la trovata la migliore in assoluto. La pasta frolla è fatta con farina di prima scelta, uova di galline ruspanti e sugna (strutto) di maiale paesano. Rivolgersi a: [email protected] Cell. 328-7020240.

  8. Molto bella e, naturalmente, molto buona,(è il mio dolce preferito!!).C’è solo un problema :si mettono due chili a fetta….provare per credere!!!! E buona Pasqua a tutti!!!

  9. Da quel che vedo in giro c’è rimasta poca gente che fa una sana casalinga colazione a casa (e il tempo ci sarebbe, ma la comodità…..) accumulando tutta la settimana al bar un sacco di calorie inutili e dannose e poi ci facciamo prendere da scrupoli per mangiare una fetta di pastiera?! Santifichiamo le feste anche a tavola e limitiamoci quotidianamente dove è possibile!!!!!!!

  10. Perché sbattere le uova? Mica sta facendo una frittata? E poi lo Strega…sarà un gusto personale, ma non è la ricetta classica!

  11. Concordo con Germano.Niente chimica quando possibile,in commercio estratti di vainiglia facilmente reperibili.

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