Exultet 2009 Fiano di Avellino docg | Voto 92/100


Luigi Moio

QUINTODECIMO

Uva: fiano di Avellino
Fascia di prezzo: da 30 a 35 euro in cantina
Fermentazione e maturazione: acciaio e legno

Vista 5/5. Naso 28/30. Palato 28/30. Non Omologazione 31/35

Tutto inizia nel 2004: un uomo (Luigi Moio), una donna (Laura di Marzio),  una vigna di tre ettari a Lapìo e un vino, Exultet 2006.

Il primo successo arriva proprio nel  2006…Straordinario, far debuttare un Fiano, a due anni dalla vendemmia; la retro etichetta, allora come oggi, recita che  il vino ha una ‘shelf life’ di minimo 10 anni. Da qui s’intuisce il progetto agricolo, l’obiettivo di affermare un proprio personale stile (‘stil de maison’ per dirla alla francese richiamando gli anni in questo paese di Luigi Moio). Le viti sono state impiantate a Lapìo  appunto nel 2004, bassissima la resa: 1,2 kg. per ceppo, 4.000 ceppi per ettaro. Esposta a sud ovest la vigna è a 570 m. sul livello del mare, le escursioni termiche favoriscono il lavoro dei precursori d’aroma.

La vendemmia  che cade abitualmente tra fine settembre e i primi 10 gg. di ottobre, ha avuto luogo tra il 6 e l’8 di ottobre; Sono passati quasi sette anni dall’esordio sul mercato. Il piano di lavoro
si è delineato progressivamente, adattandosi all’andamento delle successive annate: in testa sempre chiaro l’obiettivo di produrre un Fiano varietale, un cru da collezione, ogni anno dalla stessa vigna,  da conservare fino al momento giusto. Quando il tempo comincia a lavorare il vino può essere già bevuto, consapevoli che lo scorrere degli anni è soltanto un alleato per una bottiglia che evolve lentamente e  continuamente verso  un Fiano  da poter accantonare  per raccontarlo alle generazioni che verranno.

L’annata 2009 è sul mercato dall’ aprile 2011. Ho aperto la bottiglia qualche giorno fa, a tre vendemmie di distanza: un tempo breve considerate le potenzialità di cui sopra. L’annata ha visto abbondanti piogge in inverno con temperature diurne piuttosto miti; forti escursione termiche in luglio e agosto, con temperature più basse in settembre. Lo stato sanitario delle uve alla vendemmia è risultato eccellente grazie alla già citata resa di produzione severamente contenuta con molta disciplina in vigna.

Veniamo al vino: il colore è splendente, giallo paglierino con note verdi di gioventù, brillante e lussuosamente cristallino.  Il primo naso ha una forza esplosiva sorprendente, intenso quanto complesso: frutta fresca e profumata; una cascata di erbe aromatiche dal timo, al tiglio, all’acacia, lavanda, salvia e rosmarino; ancora note  dolci di agrumi canditi e  miele  appena spostate verso gustosi e leggerissimi  sentori di pasticceria; Sul fondo sottili quanto eleganti ricordi tostati e tartufati incontrano una leggera e vivace matrice minerale che completa l’opera di seduzione olfattiva.  L’ingresso al   palato  è fresco e avvolgente: richiama le note minerali avvertite all’olfatto. Il legno presenta una minore invasività rispetto alle altre annate, rallegrandone, se possibile, ulteriormente la beva che risulta inconfondibile e molto gradevole. Il vino è molto lungo e persistente, capace di mantenere in equilibrio  le sensazioni dell’olfatto e del gusto, in perfetta coerenza tra morbidezza e freschezza di beva.

Difficile pensare ad abbinamenti, non ritengo l’annata 2009 un vino da piatti di mare; le note dolci, aromatiche, tostate,  fresche  e minerali mi portano a pensare ai Fusilloni di Gragnano con pistacchi di Bronte e salsicce dell’Osteria Abraxas, o alla Calamarata alla Ponentina con Mozzarella di Bufala Campana Dop, recentemente elaborata per il contest dei Food Blogger per la prossima edizione delle Strade della Mozzarella.

Un vino decisamente versatile da bere anche senz’abbinamento, chiudendo gli occhi e immaginando quella vigna lassù a Lapìo dove tutto cominciò nove anni fa.

Questa scheda è di Giulia Cannada Bartoli

Sede a Mirabella Eclano, via San Leonardo; Tel e fax 0825.449321
Enologo: Luigi Moio; Bottiglie prodotte: 36.000; Ettari:15 di proprietà;Vitigni: aglianico, fiano, greco e falanghina; www.quintodecimo.it [email protected]

 

Un commento

  1. Un pò avara nei voti?Stupidate a parte,dai miei appunti della degustazione della scorsa estate mi risulta qualcosa in più .Adogni modo grande potenzialità e gran bel vino da bere anche da soli ,ma preferibilmente in dolce compagnia con dell’ottimo cibo a fare da partner .Lunga e fruttuosa vita a Luigi e Laura e ancora tanti vini in futuro per noi.FM.

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