Hobo Food Explorer a Brusciano: la pizza di Sebastiano Giannini e Salvatore Bonetti
Hobo Food Explorer, Brusciano (NA)
Via Giacomo Matteotti
Telefono: 081 015 5980
Aperto la sera. Chiuso il lunedì
di Antonella Amodio
Avevo già sentito parlare da tempo di Hobo Food Explorer, la pizzeria di Brusciano fondata da Sebastiano Giannini e sua moglie Fortuna. Il progetto prende vita durante la pandemia, quando Sebastiano decide di trasformare il locale — un tempo disco pub — nell’attuale pizzeria. Complice la perdita del lavoro da parte di Fortuna, i due colgono l’occasione per ripensare il loro futuro professionale e dare un nuovo senso ai sacrifici condivisi.

Hobo Food Explorer
La sede resta quella originaria, in via Giacomo Matteotti, non lontana dal ristorante Taverna Estia, due stelle Michelin. Il nome “Hobo” richiama la cultura statunitense dei viaggiatori ribelli e romantici, aperti a nuove esperienze; un concetto che si riflette nella filosofia della proposta di cucina. In breve tempo, il locale si trasforma in un punto di riferimento per la pizza e per la cucina partenopea, che piace anche per qualche incursione gastronomica di altre culture (il gelato fritto, tra i dessert, ne è un esempio). Mentre Sebastiano approfondisce lo studio dei lievitati e frequenta corsi di formazione sulla pizza, dopo circa due anni dall’apertura (avvenuta nel 2021), entra in squadra anche Salvatore Bonetti, che avevamo lasciato a Casa Nostrum a Frattamaggiore.

Hobo Food Explorer
I due pizzaioli, affiancati dal fornaio Davide, si fanno notare portando in tavola impasti curati, farciture ben bilanciate e cotture precise. L’impasto classico proposto da Hobo è realizzato con biga e criscito, una firma di Salvatore Bonetti, che applica la stessa tecnica anche per il padellino, utilizzando criscito al 100%. Entrambi gli impasti sono ottenuti con farine di tipo 1 e tipo 0, meno raffinate, per un risultato leggero e di sapore.

Panetti da 280 grammi – Hobo Food Explorer

Forno – Hobo Food Explorer
La proposta pizza di Hebo Food Explorer
Il menù si articola in tre sezioni principali: le pizze classiche, le “Hobo Selection”, che guardano nella maggior parte ai topping ispirati alla cucina partenopea e infine le pizze a’ rot e carretta, omaggio alla tradizione più popolare napoletana. Tutte sono rifinite con olio extravergine d’oliva e sale integrale di Trapani (Presidio Slow Food), che restituiscono intensità ai sapori. Tra queste, la Diavola a’ rot e carretta si è rivelata la mia preferita: un perfetto bilanciamento tra il piccante del peperoncino e il mix di acidità e dolcezza tipico del pomodoro San Marzano, completata da salame dolce e fior di latte di Agerola. La stesura sottile e larga è da manuale.

Diavola a’ rot e carretta – Hobo Food Explorer

Dettaglio pizza Diavola a’ rot e carretta – Hobo Food Explorer
La pizza Ortolana si ispira alle verdure e agli ortaggi di stagione, come indicato nel menù. La base è di fior di latte e, nel mio caso, erano presenti patate, zucchine, peperoni e pomodoro. Molto buona, e servita con una piacevole varietà di consistenze degli ortaggi.

Pizza Ortolana – Hobo Food Explorer
E infine, non certo per importanza, la Margherita: pomodoro San Marzano e fior di latte di Agerola. Una pizza che evidenzia sopratutto il lavoro sull’impasto, espressione di una
competente scuola contemporanea.

Pizza Margherita – Hobo Food Explorer

Dettaglio del cornicione – Hobo Food Explorer

Cottura della pizza – Hobo Food Explorer
Caramelle di bacon in salsa BBQ, il pollo con panatura croccante, il pulled pork di propria produzione, richiamano il vecchio locale. Portate lasciate per i clienti che frequentano Hobo da prima della trasformazione e che continuano a richiederle, affiancando la tradizionale friggitoria di crocchè e frittatine.

Vetrata sulla sala – Hobo Food Explorer
L’ambiente è accogliente, con circa 80 coperti distribuiti tra la sala interna e uno spazio esterno, piacevolmente allestito per la bella stagione. Il cuore della sala, divise in più spazi, è la grande vetrata che affaccia direttamente sull’area forni.

Esterno di Hobo Food Explorer
Accompagna la proposta gastronomica il beverage: ampia la selezione di birre, sia in bottiglia che alla spina. La carta dei vini, composta da circa 25 referenze, meriterebbe invece una rimodulazione più aderente all’identità del progetto: al momento, solo una referenza proviene dal territorio vesuviano. Un ampliamento in questa direzione, con maggiore attenzione alle produzioni locali, valorizzerebbe ancor di il lavoro di qualità di Hobo Food Explorer.

Hobo Food Explorer
Andate a trovare questi ragazzi: i prezzi sono più che onesti, considerata la qualità della pizza e il servizio gentile e ben fatto: la Margherita costa 6 €, l’Ortolana 10 € e la pizza a ruota di carro 12 €, disponibile anche senza glutine. All’accoglienza c’è Fortuna, che trova una sistemazione per tutti, anche con il locale pieno.