Il nuovo menu di Massimo Bottura è un omaggio ai grandi cuochi italiani


Massimo Bottura dedica un menu ai piatti iconici dei grandi cuochi che hanno fatto la storia della cucina italiana trascinandola dalle secche della tradizione regionale e portandola ad un livello di leggibilità nazionale e internazionale.
Molto presto per dire se si è trattato di un Rinascimento o di Marinismo, la risposta può venire solo dallo scorrere del tempo, come nei grandi vini. Ma una cosa è certa, è il manifesto dell’ultima generazione italiana felice, quella dei baby boomer nati dopo la guerra e che prima della Pandemia non avevano mai conosciuto un periodo di fermo e di grandi privazioni.

I cuochi presenti nel menu di Bottura

Menu di Massimo Bottura

Massimo Bottura è cuoco di memoria, riparte dai Cantarelli e da Bergese, quando la cucina italiana si stacca dal passato e ambisce a divenire altro, passando per Marchesi, il cuoco che più di tutti l’ha sprovincializzata nelle forme dando dignità al mestiere di cuoco, per approdare ai contemporanei, grandi maestri come Igles Corelli, Fulvio Pierangelini, Salvatore Tassa, Gianfranco Vizzani, Giancarlo Perbellini, Gennaro Esposito, Antonio Santini, Ciccio Sultano e Fabio Picchi. Praticamente tutta l’Italia

Chi sono i cuochi del menu di Massimo Bottura

Un menu manifesto, come non si vedevano da cento anni, quelli del Futurismo che certo non immaginavano un futuro fatto di cibo spazzatura e base di carne piena di ormoni.

Più che un manifesto di intenti, quasi un riassunto del bello vissuto in questa fase storica di crescita iniziata dalla fine degli anni ’90 ma che affonda le sue radici nei magici anni ’60, quando esplose la voglia di ristorante, a cui forse la Pandemia ha messo un punto finale. O comunque un punto e virgola.
Vedremo , al momento non resta che andare a provare e fortunati sono quelli che hanno mangiato i piatti eseguiti dagli autori citati da Massimo perché è un godimento compararli con la reinterpretazione del cuoco numero uno del momento.

C’è in questo gioco anche un versante 2.0, quante volte nei forum e nei social si è fatto il gioco dei piatti più importanti della nuova cucina italiana?

Aperte le discussioni allora, sui presenti e sugli assenti. Purchè se ne parli e ne parli chi comprende.

2 Commenti

  1. Amo il cinema ma non i remake semplicemente perché sono sempre deludenti e comunque denunziano una mancanza di idee.PS Assenze ce ne sono ed anche vistose ma parlarne significa buttarla in rissa mentre il momento richiede fatti e novità.FM

  2. Anche il GRANDE MASsImo sembra stanco.

    E in affanno l’ispirazione creativa.

    Come sapete, tutti i grandi artisti hanno avuto
    delle FASI diverse nella loro carriera artistica.

    Ci sono anche fasi di calo a cui si sopperisce con il mestiere.
    Rimaneggiamenti di cose già fatte.

    Penso che la cucina degli stellati abbia finito di stupire.

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