Trattorie a Roma, ecco le migliori secondo Osterie Slow Food 2014


 

 Da Armando al Pantheon

Salita dei Crescenzi, 31
Tel. 06 68803034
Aperto a pranzo e a cena
Chiuso sabato sera e domenica
Conto sui 35 euro
Siete accanto ad uno dei monumenti più famosi e suggestivi del mondo. Una trattoria a gestione familiare, un locale piccolo e accogliente. Cucina tradizionale romana, che segue le stagioni e il calendario delle cucina di casa di una volta (ma dove trovate anche uno dei primi menu completamente vegetariani della capitale). Chiocciola 2014.
Da preferire, secondo Slow Food: coratella d’abbacchio, zuppa di orzo perlato con lenticchie e funghi, l’abbacchio a scottadito e i saltinbocca alla romana.
E, aggiungiamo noi, insuperabile anche la gricia!

 

La gricia di Armando al Pantheon

 

Da Cesare

Via del Casaletto, 45
Tel. 06.536015
Aperto a pranzo e a cena
Chiuso mercoledi
Conto sui 30 euro
Una trattoria di quartiere – nata negli anni Sessanta e rilevata qualche anno fa da Leonardo Vignoli – che è diventata ormai l’osteria del cuore per molti romani. Cucina romana classica, ma vivacizzata e alleggerita, in un ambiente informale e accogliente. Chiocciola anche nel 2014.
Da preferire, secondo Slow Food: polpettine di bollito, fiori di zucca fritti, vignarola, bombolotti alla gricia, gnocchi al sugo di coda. E, per chiudere, crostata di visciole.

 

Dal Cavalier Gino
Vicolo Rosini, 4
Tel. 06.6873434
Aperto a pranzo e a cena
Chiuso: mercoledi
Conto sui 25-30 euro
Un piccolo locale a due passi da Montecitorio. Gino, arrivato a Roma dall’Abruzzo begli anni Cinquanta oggi ha 80 e viene aiutato in sala e in cucina dai figli. Atmosfera retrò e ricette della tradizione.
Da preferire, secondo Slow Food: tonnarelli cacio e pepe, matriciana di polpo, tonnarelli alla ciociara, manzo bollito alla picchiapo’, abbacchio a scottadito, cicoria ripassata in padella.

 

Da Teo

Piazza dei Ponziani 7/A
Tel. 06 5818355
aperto a pranzo e a cena
Chiuso domenica
conto sui 35 euro.
In una piccola piazzetta di Trastevere questa trattoria caciarona e genuina. Il servizio, informale ma preparato, con simpatia e destrezza mantiene il controllo anche nelle giornate di pienone.
Da preferire, secondo Slow Food: rigatoni alla gricia con le fave, cacio e pepe, pollo con i peperoni, abbacchio alla scottadito.

 

I fritti di Teo

 

Da Felice a Testaccio

Via Mastro Giorgio 29
tel 06.5746800
aperto a pranzo e a cena
chiusura: mai
Conto sui 40 euro
Felice non c’è più e anche il quartiere ha cambiato volto da quando fu aperta questa trattoria romanesca. Oggi il figlio porta avanti l’attività, in un locale rinnovato, dal volto semplice e senza pretese. Praticamente obbligatorio prenotare.
Da preferire, secondo Slow Food: tonnarelli cacio e pepe, abbacchio al forno con patate, carciofo alla romana, alici fritte, gricia, carbonara, testarelle, involtini al sugo, puntarelle con le alici.

 

Flavio al Velavevodetto

Via di Monte Testaccio 97
tel 06.5744194
aperto a pranzo e a cena
chiuso: mai
conto sui 35 euro
Siamo sempre al testaccio. In realtà Flavio De Maio ha lavorato proprio da Felice, per tanti anni, prima di spostarsi qualche metro piu’ in la’ con un’attività tutta sua. Prodotti di stagione, ricette della tradizione, e un buon rapporto qualità prezzo hanno fatto in pochi anni la cifra di questo locale. arredato semplicemente, con tanti coperti e un servizio efficiente.
Da preferire, secondo Slow Food: fritti misti, carciofi alla giudia, strangozzi, baccalà al forno con patate, gnocchi col sugo di spuntature, abbacchio al forno, tiramisù al bicchiere, pesche al vino.

 

La cacio e pepe di Flavio

 

Grappolo d’Oro

Piazza della Cancelleria, 80-84
Tel. 06 6897080
Aperto a pranzo e a cena
Chiuso mercoledi a pranzo
Conto sui 35 euro
Siamo in pieno centro storico, in zona Campo de’ Fiori. Un piccolo ambiente ben curato, piccoli tavoli apparecchiati in maniera frugale, servizio informale ma attento e preparato, vini del territorio e cucina ispirata dal mercato e dalla tradizione.
Da preferire, secondo Slow Food: fritto vegetale, cacio e pepe, gnocchi con spuntature di maiale, saltinbocca alla romana, puntarelle.

 

Il baccalà del Grappolo d’Oro

 

Il Quinto Quarto

Via della Farnesina, 13
tel 06.3338768
aperto a pranzo e a cena
Conto sui 37 euro.
A pochi passi da ponte Milvio, un locale con cucina a vista, che ha fatto delle frattaglie il suo punto forte. Trippa, fegato, cuore, polmore, coratella, animelle: tutti prodotti considerati una volta lo scarto delle macellerie ma che molti osti romani oggi propongono con successo, in preparazioni alleggerite e spesso fuori dagli schemi.
Da preferire, secondo Slow Food: fritto misto alla romana, muffin di pecorino e fave, rigatoni alla carbonara, trippa alla romana, coratella, coda alla vaccinara.

 

L’Asino d’Oro

Via del Boschetto, 73
tel 06 48913832
aperto a pranzo e a cena
chiuso domenica e lunedi a pranzo
conto sui 35 euro
Una bella osteria moderna, guidata dall’esperienza di Lucio Sforza, che guarda alle ricette classiche della tradizione di territorio – soprattutto quella povera delle zone interne – con degli spunti sempre nuovi e originali.
Da preferire, secondo Slow Food: lumache in umido, lombrichelli al tartufo, polpette di agnello. Si chiude con i tozzetti e le crostate artigianali.

 

I lombrichelli di Lucio Sforza

 

La Tavernaccia

Via Giovanni da castel Bolognese, 63
Tel. 06.5812792
aperto a pranzo e a cena
chiuso mercoledi
conto sui 30 euro
Locale storico, siamo a Trastevere, e Patrizia e Paola hanno preso dal loro papà le redini di questa bella osteria, ristrutturata recentemente. Ottima qualità dei prodotti, con l’attenzione alla materia prima da sempre sposata a quella per il mondo del biologico.
Da preferire, secondo Slow Food: salumi al tagliere, bucatini all’amatriciana, rigatoni con pajata, pasta e ceci, maialino al forno, abbacchio a scottadito, cicoria saltata e puntarelle.

 

Lo-steria

Via Prati della Farnesina, 61
Tel. 06.33218749
Chiuso lunedi in inverno, domenica in estate
Aperto solo la sera
Conto sui 30 euro
Siamo vicini a piazza di Ponte Milvio. Locale molto semplice, con arredamento minimale e cucina ispirata alla romanità, con grande attenzione ai prodotti regionali.
Da preferire, secondo Slow Food: saccoccio di fritti misti, bombolotti all’amatriciana, coniglio alla cacciatora, abbacchio romano IGP al forno. Chiusura in dolcezza con un’ottima crema bruciata.

 

L’Osteria di Monteverde

Via Pietro cartoni, 163
Tel. 06.53273887
aperto a pranzo e a cena
chiuso lundi a pranzo
Conto sui 30 euro
Aperto da pochi anni questo localino nel quartiere di Monteverde è già entrato nei cuori di molti romani. Preparazioni ispirate alla cucina tradizionale ma con registro molto moderno. Il menu cambia con frequenza, sempre caratterizzato da un’accorta attenzione agli ingredienti.
Da preferire, secondo Slow Food: amatriciana, gricia, cacio e pepe e carbonara; baccalà arrosto con patate, pecorino e cicoria.

 

Osteria dell’Angelo

Via Bettolo 24
aperto: a pranzo e a cena
chiuso domenica e lunedi
Conto sui 25 euro
Angelo Croce sta ormai per festeggiare il suo primo mezzo secolo in questa osteria del quartiere Prati. Osteria di quartiere, certo, ma che si caratterizza per una felice esecuzione dei classici romaneschi e un grande senso dell’ospitalità.
Da preferire, secondo Slow Food: la perlina laziale (tipico fagiolo del Lazio); pesce finto, cacio e pepe, polpetta di noce di vitella, coniglio in bianco all’alloro.

 

Osteria del Velodromo Vecchio

Via Genzano 139
Tel. 06.7886793
Aperto solo a pranzo (dal giovedi al sabato anche sera)
Chiuso domenica
Conto sui 32 euro
Il quartiere è l’Appio-Tuscolano, dove ormai questa autentica osteria a gestione familiare (Matteo in cucina, con Alessandra in sala) è diventata un punto di riferimento per tutti coloro che amano la cucina tradizionale delle case romane di un tempo. Ambiente semplice e curato, servizio attento anche se familiare. Chiocciola anche nel 2014.
Da preferire, secondo Slow Food: amatriciana, tonnarelli cacio epepe, rigatoni al sugo di coda, abbacchio al forno, trippa alla romana, insalata di polpo e patate. Si chiude con una buona crostata di albicocche con scorzette di arancia.

 

La coda alla vaccinara del Velodromo

 

Roberto e Loretta

Via Saturnia, 18-24
aperto a pranzo e a cena
chiuso il lunedi
Conto sui 40 euro
Ambiente un po’ datato, gestione familiare, seervizio vecchio stile (comprensivo di papillon), con molti coperti. Questa trattoria a gestione familiare porta avanti con orgoglio ed entusiasmo le ricette della tradizione capitolina, semplice e senza fronzoli.
Da preferire, secondo Slow Food: fiori di zucca fritti, minestra di arzilla e broccoli, coda alla vaccinara, trippa alla romana.

 

Trattoria Gli Amici

Piazza sant’Egidio, 6
aperto a pranzo e a cena
chiuso domenica sera
tel 06. 5806033
Conto sui 35 euro
Gran vivacità e movida assicurata in questa bella piazza di Trastevere. Fa da contraltare questa osteria  – che è legata ad uno dei tanti progetti della Comunità di Sant’Egidio – che lavora principalmente i prodotti regionali ispirandosi alla cucina tradizionale della Capitale.
Da preferire, secondo Slow Food: frittata di cipolle con scarole e olive, rigatoni all’amatriciana, polpette con sugo finto di pomodori.

 

Velavevodetto ai Quiriti

Piazza dei Quiriti 4
tel. 06.36000009
Conto sui 35 euro
Sempre aperto
Gemmazione del più famoso Flavio di Testaccio, questo locale molto moderno, ben organizzato, che riesce a gestire con notevole professionalità anche le sere  più affollate, si trova a pochi passi dalla piazza delle Cariatidi (quartiere Prati). Ambiente semplice ma curato, cucina attenta ai piatti classici della tradizione.
Da preferire, secondo Slow Food: rigatoni alla carbonara, tonnarelli cacio epepe, polpette di bollito, fettuccine al ragù di castrato.

 

La gricia di Flavio ai Quiriti